Collezione "Aiace" autunno-inverno

 L'abito non fa il "monaco"

Se un giorno qualcuno, guardandosi allo specchio in un'affannosa ricerca della propria identità stilistica, rimpiangesse di non essere daltonico, dinanzi ad un ombelico del mondo dove colori (v. Macrina), tessuti (v. pantaloni gessati di Pelliccia), calzini rigorosamente abbinati alla cravatta o sudici, di spugna e dell'amministrazione (v. il primo Messina "degno erede di giaciglio", il secondo "Stanislawsky" De Nigris), cappottini radical - chic anni '60 - '70 (v. indifferentemente Ricci - Equizi), giacche sgargianti (v. pisellino Landucci 1° giorno), collane…lasciamo stare ( v. Alfano), scarpino martellato (v. Zota), impermeabili modello MedioBanca (v. Cozzolino), barbour decisamente anni '80 (v. Macchia - Lusi - Pisani), pantaloni elasticizzati e camicia di Jeans (v. 1° giorno Pagano), pantofole spaziali, da infermiere ( rispettivamente Saveriano e Cifra) trionfano in un "ensamble incongruente" non abbiate paura , è solo un deja - vù. 

Potrete uscire lo stesso, a meno che, sopraffatti da un impeto di pietas non decidiate di auto punirvi e rinunciare alla libera uscita. Se un giorno altri, dinanzi a pollici scomposti (v. quasi totalità 48° corso "Aiace"), gomiti divaricati (v. Perpetuini, Ciracò - Ciriaco), il freddo della mattina (rivedi Zota), fuscelli al vento o pendoli perpetui (v. Banfi & Di Stefano v/s Paciotta & Salvatori " per la par - condicio fra le compagnie"), occhi spiritati (v. Porru), "mazzate" sui calcagni (v. Tricarico), fiumi di parole (v. Annibali - Lazzaro), un bicchiere di vino (v. Gervino), un orologio svizzero (v. Di Cienzo), il tendere a destra con rispettiva dizione (v. Daddario) e sinistra con rispettivo sorriso arcaico (v. Zeppa), il presentat arm "senz'arm" (v. "boccuccia Balsamo"), un uomo in calzoncini a -10° (rivedi De Nigris), un altro in mutande sul riposo (rivedi Paciotta), una vocina flebile che invoca un "Comandi…Sig. Tenente…non La trovo….!!!" che si perde nei meandri di un corridoio - fotogramma da Shining (v. Imbrogno), sentisse un brivido lungo la schiena provata da interminabili posture da guerriero, think positive l'addestramento formale è finito. 

Se un giorno Voi tutti, resi Uomini un po' più forti e determinati, vincitori di una sfida in primis con Voi stessi mi rincontrerete, avrete ritrovato un forziere, geloso custode di questi momenti, marchiato a fuoco da 80 piccoli segni indelebili. 

Possiate essere sempre fieri di Voi stessi.

" ...la felicità è l'atto dell'istinto…"

F. Nietsche

S.Ten.Cpl Armando A. Monaco