Il
rischio che si corre scrivendo un pezzo su un Numero Unico è, a mio avviso, di
cadere in ripetizioni, frasi già dette e, in generale, risultare retorici. Per
questo motivo mi limiterò a tracciare dei piccoli profili di tutti voi, i miei
80 allievi. Prima, però, un po’ di retorica.
Mancavano
pochi giorni alla fine del 47° corso “Eracle”, quando appresi la notizia
della mia destinazione per i 10 mesi di servizio di prima nomina: Ufficiale
istruttore del 48° corso AA.UU.C. Nonostante non fossi sorpreso (avevo fatto
vari colloqui con i miei istruttori e con il Comandante del Corso) in quel
momento mille erano i pensieri che si affollavano nella mia mente e le
sensazioni che provavo: orgoglio, perché da me e dai miei colleghi sarebbe
dipesa la formazione di Ufficiali della Guardia di Finanza; eccitazione, perché
mi apprestavo a vivere un’esperienza unica ed irripetibile (al Co.Ge. avrei
passato 10 mesi in un ufficio a fare quello che probabilmente farò per il resto
della mia vita lavorativa); e anche un po’ di paura per le grandi
responsabilità legate alla figura dell’istruttore.
Ciò
a cui ho tenuto di più in questi mesi è stato evitare tutto ciò che di
stupido ed inutile era stato fatto a me, e ai miei colleghi di corso, da
allievo. Ho sempre pensato di aver avuto ottimi istruttori e, quindi, bastava
eliminare le cose negative per ottenere un risultato eccellente. Se sono stato
un buon istruttore o meno non posso dirlo io, ma considerando che in questi
mesi, prima di dare disposizioni e prendere decisioni, mi sono sempre
immedesimato in voi, penso semplicemente di non aver completamente fallito.
Penso
che una cosa sia trapelata abbastanza limpidamente: mi sono divertito un mondo!
Un’altra non ho potuto manifestarla compiutamente: mi sono
affezionato a voi 80 come mai avrei potuto neanche immaginare. Mi sono
sorpreso a difendervi ed a lottare per voi come mi capita di fare solo per ciò
a cui tengo veramente!
Potrei
ricordare tanti episodi simpatici e spassosi, ma voi siete il mio corso, “il
miglior corso AA.UU.C. della storia” e quindi voglio dire anche solo una
parola su ognuno di voi.
Alfano: uno dei Jackson Five che venendo qui a Castelporziano ha ritrovato il
suo fratello Pisani; Aliquò Mazzei,
serio e capocamerata di Annibali; Annibali:
cccomandi!; Baccinelli: capocamerata
di Balsamo e testimone, quindi, della sua metamorfosi; Balsamo: sguardo (e boccuccia) che col passare dei giorni è
divenuto sempre più cazzuto; Banfi:
un bambinone mai fermo e immobile, e mai in silenzio … Banfi stia punito!; Budroni:
le sue merendine hanno fatto punire Porru; Castaldi:
il più lontano dalla sua aula polmone, ma sempre in orario; Cifra: un grande sindacalista…peccato gli zoccoli da infermiere!;Ciracò:
“Ciriaco” il milanese; Colli:
“don Abbondio”; Copetti: tipica
precisione del Nord; Coltorti: una
risata imbarazzante; Corradini: i
confetti di Sulmona; Cosenza: gran
bel cognome!; Cozzolino: unica pecca
la squadra del cuore; Crida: pentium
III; Croce: dopo le difficoltà dei
primi giorni sempre a posto; D’Addario:
un bell’accento; D’Agostino: il
più vicino all’Immenso; Damiano:
il cassiere, da Nola … e ho detto tutto!; De
Caro: espressione un po’ triste; De
Nigris:… che spettacolo! Alla grande!!; De
Nunzio: per la Piazza D’Armi rinuncerebbe a tutto!; Di Cienzo: “Capocorsio” e 5° istruttore effettivo; Di
Stefano: l’amico di “Aldone”!; Di
Vico: sono convinto che con il sottoscritto è quello che più si è
divertito in questi 4 mesi; Di Marco:
quanti sensi di colpa il giorno del suo compleanno; Equizi:
faccia simpatica e saluto in movimento irresistibile; Famà: una carriera persa nel mondo dello spettacolo, la mia
“spalla” prediletta; Fontana: un
cecchino sempre pronto a soccorrere i colleghi “bisognosi”; Francia:
esperto d’arte; Gaggioli: viso
sofferente, ma cuore d’oro; Galante:
simpatico e furbo; Gervino: perché
non riesce a tener ferma la testa quando parla?; Grillo:
preciso e un po’ polemico; Imbrogno:
cazzutissimo nonostante la vocina; Landucci:…però
l’ha arbitrato!; Lanzetta: grande
amico di Lazzaro; Lazzaro: grande
amico di Lanzetta; Ligabue: genovese,
ma non tirchio, anche se sempre raffreddato; Lopes: preciso al punto da meritarsi il grado di capo camerata del
vicecapocorso; Lusi: i primi giorni
insopportabile per i colleghi, poi (dopo la stesura del profilo) per il Sten.
Monaco; Macchia: peccato solo il
Barbour troppo anni ’80 (Sten Monaco); Macrina:
belle giacche! Manzia: troppo
veloce!; Marchese: non ci sarà al
giuramento, ma sarà nei pensieri di tutto Aiace quel giorno!; Messina:
v. Imbrogno; Paciotta: mitico “olio
di gomito”; Pacifico: commosso al
sole; Pagano: Big Jim; Panasiti: molto siciliano; Pastore:
Baby birba; Pelliccia: play boy e
missionario; Perpetuini: quando
scioglie le spalle diventa un altro; Paolillo:
stia stia … stia punito!; Pascolini:
piccolo e massiccio; Piccioni: ha
dormito in un letto glorioso; Pierangeli:
il capellone; Pirani: mento alto e
sorriso buono; Pisani: un personaggio
unico, sin dal 1° giorno; Porru:
sardo e cazzuto; Ranieri: un letto ed
un termometro; Ravallese: il primo
giorno è arrivato … di notte; Remelli:
medicine per tutti e gran cuore, generoso e disponibile; Ricc e Romano: camerata splendida, sempre in sintonia; Salvatori:
preciso e cocciuto; Saveriano: grande
“responsabile di sala”; Sbardella: terminator, macchina da guerra, ma soprattutto buono e
mai inopportuno; Spoto: Sten
Calabrese II; Strada: boccuccia
imboscata; Tavanti: se inizia a
parlare può anche non finire più; Todisco:
massiccio il suo modo di partire dall’inquadramento i primi giorni; Tolino:
il preferito dal Prof. Gallippi, detto anche il “cavallino”; Tonitto:
ricordo i suoi boccoli; Tricarico:
Allegria!!!; Vidili: sembra sempre
incazzato! Zeppa: sembra sempre
scazzato!; Zota: un altro personaggio
unico, senza offesa!
Molto
bene Signori! In bocca al lupo per tutto!
E
ricordate che sarete Signori
Ufficiali, nel senso più profondo del termine,
non per soli dieci mesi, ma per tutta la vita!
S.Ten.Cpl Stefano Perciaccante