ALLESTIMENTO DI UN ACQUARIO MARINO TROPICALE SENZA TROPPE PRETESE.

Per chi vuole iniziare l'avventura con l'acquario marino, ma è timoroso del passo che deve compiere, (sia in termini di conoscenze tecniche, sia dei costi che dovrebbe affrontare) ecco quello che fa per voi!

La vasca:

La vasca misura 120 cm di larghezza, 35 cm di profondità e 45 cm di altezza, con una capacità di 180 litri (lordi). Questa è stata realizzata con dimensioni ben precise per problemi di spazio, ma in commercio si trovano vasche con dimensioni standard ad un costo inferiore.

Come si può notare dalla foto, sul lato sono stati effettuati tre fori, uno piccolo per l'entrata del cavo elettrico del riscaldatore (n° 1) e due più grandi (n° 2 e 3) per i tubi di entrata ed uscita del filtro esterno. Tutti i fori sono a tenuta stagna assicurata da uno strato di silicone (attenzione deve essere atossico).

L'allestimento:

Per il fondo si possono utilizzare diverse granulometrie di sabbia corallina o frammenti madreporici. In quest'acquario è stata utilizzata della sabbia corallina fine per una copertura di circa 3 cm.
L'arredamento è costituito da tre pietre "vive", molto costose (15,49 euro al kg) ma utilissime alla maturazione ed il mantenimento dell'acquario.
Queste pietre sono frammenti di roccia di origine corallina che, mantenute in acqua di mare, restano "vive" e cioè mantengono intatta tutta la flora batterica presente all'interno. Più la pietra è porosa (quindi + leggera) più sono numerosi i batteri ed i microrganismi che la abitano. In proposito, il mio consiglio è d'incrementare il numero delle pietre "vive" nella fase di allestimento, perché sono il polmone dell'acquario marino.

Il filtraggio:


Il filtraggio è garantito da un filtro esterno posto nel mobile sottostante. Si tratta di un filtro dell'Askoll, modello Pratiko 300 con i seguenti dati tecnici: superficie volume biologico 56mmq, volume biologico 3,1 litri, volume totale 6,6 litri, moduli filtro 3- 1, portata max pompa 1000 l/h, prevalenza 1,6 metri per acquari fino a 300 litri.


Il riscaldatore:

La temperatura dell'acqua è garantita da un termoriscaldatore della Jager da 150 Watt. La potenza di quest'apparecchio si misura in watt (in commercio si trovano modelli di potenza compresa tra i 25 e i 300 watt). La scelta ovviamente dipende sia dal volume della vasca, sia dall'aumento della temperatura che si vuole ottenere: cioè la differenza tra la temperatura da raggiungere in acquario e quella che normalmente abbiamo nell'ambiente circostante. Per il buon mantenimento del nostro riscaldatore è necessario tenere sempre pulita la provetta in vetro, eliminando le incrostazioni calcaree con una spugnetta imbevuta di aceto. Attenzione a non usare materiali abrasivi che potrebbero danneggiarlo e di staccare la spina dalla corrente qualche minuto prima di estrarlo dall'acqua.


L'illuminazione:

Per illuminare questo tipo di vasca aperta è stata utilizzata una plafoniera con due alloggiamenti per lampade al neon. La scelta di utilizzare una plafoniera per illuminare l'acquario ha molti vantaggi, tra i quali quello di poter manovrare in piena libertà durante la manutenzione in vasca. Inoltre i tubi fluorescenti, se posti vicino alla superficie dell'acqua tendono ad incrostarsi frequentemente di sale. Per un allevamento di soli pesci possono bastare due lampade, in questo caso sono state utilizzate, una lampada a luce bianca ed una a luce blu. Per ottenere un effetto alba-tramonto, si possono utilizzare due timer separati. In commercio si trovano facilmente timer economici che soddisfino le nostre esigenze.

Le attrezzature:

Le attrezzature minime indispensabili per il buon funzionamento dell'acquario sono:
1) un misuratore di salinità o densimetro, che ci servirà per la preparazione dell'acqua salata. Il tasso di salinità, esprime in grammi il peso dei sali contenuti in un chilo d'acqua. Nei mari tropicali è compreso tra i 34” e il 36”. Il densimetro ci viene in aiuto per misurare la salinità che dovrebbe essere compresa tra i 1022 e 1024.
Oggi i sali sintetici reperibili nei negozi del settore sono eccellenti, ma andrebbero disciolti in acqua d'osmosi inversa perché quella di rubinetto potrebbe contenere silicati, fosfati o ancor peggio tracce di pesticidi.
2) i test per la misurazione dei valori chimici dell'acqua. I valori principali da tenere sotto controllo sono il PH (8-8,3) - i nitriti NO2 (0 mg/l) - i nitrati NO3 (sotto i 30 mg/l con soli pesci) - ammoniaca NH3 / ammonio NH4 (0 mg/l).
3) il termometro per la temperatura. Questa deve essere intorno ai 25°-26°. In proposito vendono dei densimetri con termometro incorporato. Personalmente preferisco avere le due misurazioni separate, applicando il termometro all'interno della vasca per monitorare costantemente la temperatura. Inoltre i densimetri galleggianti non sono di facile lettura a causa del movimento dell'acqua, mentre quello rappresentato nella figura permette la misurazione prelevando un campione d'acqua dell'acquario.
4) in aggiunta a queste attrezzature, possono essere utili un raschietto per i vetri e un retino per l'eventuale cattura dei pesci,

Gli ospiti:

il primo ospite introdotto in quest'acquario è stato lo Glyphidodontops cyaneus, questo Pomacentride è adattabile e robusto. In un secondo tempo è stato introdotto un balestra del genere Rhinecanthus aculeatus, anche questo pesce è piuttosto robusto ed è adatto ad una vasca senza invertebrati. In seguito questo tipo di vasca sarà in grado di ospitare altri esemplari. Non bisogna essere precipitosi nel popolare la vasca e soprattutto non lasciarsi attrarre da pesci che pur avendo splendide livree, sono delicati è riservati ad acquariofili esperti.
Fatevi consigliare da un negoziante esperto e controllate attentamente il pesce che volete acquistare, dal comportamento e dalla livrea si capisce se un'esemplare è in salute. Informatevi presso il negoziante se il pesce è stato quarantenato e non abbiate paura a fare domande a riguardo.

Buon acquario a tutti...