Crossover Attivo 2 Vie Sub + Medio Alti

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Consigli per il Montaggio

Due saluti....

Nel pubblicare questo progetto colgo l'ocasione per salutare tutti gli amici del forum del sito di Mario HiFi (www.mariohifi.it), al quale questo schema è rivolto, nella speranza che però Mario voglia prima o poi ospitare nel suo sito una sezione dedicata ai progetti dei lettori (o meglio, navigatori!) sull'autocostruzione di elettroniche per il miglioramento del proprio impianto.

Il Filtro Crossover

Questo Crossover è nato inizialmente dall'esigenza di avere un filtro attivo passa basso avente una pendenza di almeno 24 dB/ottava, che si addicesse quindi, come forse alcuni avranno già intuito, al pilotaggio di un amplificatore per il sub-woofer.

Successivamente è stato poi aggiunto anche un filtro subsonico con pendenza di 12 dB/ottava con una frequenza di taglio di circa 22 Hz, che consentiva di evitare che al sub arrivassero frequenze eccessivamente basse, che non appartengono in pratica a nessun messaggio musicale, ma che possono essere presenti in un qualsiasi CD. Personalmente mi è capitato di vedere il cono del sub spostarsi lentamente avanti e indietro quando ascoltavo un CD "dance" registrato molto probabilmente a partire da dischi in vinile, per cui queste frequenze potevano dipendere ad esempio dal lento movimento che spesso la puntina compie su e giù mentre gira nel piatto. (Insisto sul fatto che non poteva trattarsi di un segnale musicale perchè in quel punto era presente solo la voce del cantante.)

Il filtro subsonico allegerisce quindi il carico affidato al sub-woofer, tagliando le frequenze eccessivamente basse che il sub non riuscirebbe comunque a riprodurre o che rischierebbero addirittura di danneggiare lo stesso (come ad esempio avviene nel caso dei sub caricati in reflex quando "scendono" sotto la frequenza di accordo). E' un pò come se si volesse pilotare un woofer da 10 cm con un segnale a gamma intera: sicuramente suonerebbe molto meglio se noi lo "sgravassimo" da quella parte di segnale che comunque non è in grado di riprodurre in maniera soddisfacente, oltretutto col rischio di superare i limiti di potenza tollerabile. In pratica lo stesso discorso che si può fare con il woofer da 10 cm tagliato (passa alto, si intende) a 80-90 Hz lo si può ripetere analogamente per un sub-woofer, dove chiaramente la frequenza di taglio sarà più bassa (25-30 Hz).

Il filtro subsonico rende poi più facile la vita anche all'amplificatore, il quale non avendo più a che fare con le frequenze eccessivamente basse può utilizzare l'energia altrimenti andata "persa" (leggasi altrimenti utilizzata senza vantaggio alcuno) per dedicarsi meglio a ciò che effettivamente è importante e utile (si ottimizza quindi il funzionamento).

Le vie destinate a costituire il fronte anteriore sono gestite da una coppia di filtri passa-alto (uno per ciascun canale) e da una coppia di preamplificatori: nella versione definitiva il filtro è quindi diventato un vero e proprio filtro Crossover a 2 vie, con uscita per Sub in mono (il circuito provvede a miscelare i due canali L e R dopo averli preamplificati all'ingresso) e pendenza di 24 dB/ottava, con filtro subsonico, filtri passa-alto e, caratteristica che forse aggraderà parecchi, la capacità di funzionare come line driver, ossia come adattatore tra l'impedenza (solitamente non molto bassa) presente all'uscita della sorgente verso valori più bassi che meglio si adattano al trasferimento del segnale lungo il cavo.

In tutte le sezioni del filtro sono stati utilizzati tra gli operazionali meglio prestanti in gamma audio, i famosissimi NE 5532 di produzione PHILIPS, dei veri must sempre presenti negli amplificatori e nelle elettroniche di alto livello, secondi solamente agli OPA-132 prodotti dalla Burr-Brown.