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TEORIA DELL'AIKIDO

AIKIDO E CONCENTRAZIONE di Itsuo Tsuda - (clicca qui)

LO SVILUPPO DELLA PERSONALITA' ... di Andrè Cognard - (clicca qui)

BUSHIDO ... dal sito www.aikidoedintorni.com - (clicca qui)

LE ARMI ... di Nino Dellisanti e Maurizio Valle dal sito www.aikidoedintorni.com - (clicca qui)

FUDO NO SHISEI - "Inamovibile postura"
Nelle arti marziali giapponesi la posizione seiza è il modo ottimale per sedersi.
Seduti a terra sui talloni, le gambe e lo spazio fra le ginocchia devono formare un triangolo equilatero, con l'alluce destro sopra il sinistro,spina dorsale diritta, mento ritratto.
Il baricentro dovrebbe trovarsi circa cinque centimetri sotto l'ombelico (kikai tanden), al centro dei triangoli formati rispettivamentedalle gambe e piedi l'uno, da ginocchia e testa l'altro.
Questa posizione consente una corretta respirazione.


JIN NO KOKYU - "Il respiro degli esseri umani"
La vita umana è il risultato della confluenza del respiro delCielo e della Terra; noi non esistiamo fintanto che i due non abbiano raggiunto l'armonia.
E' questo il kimusubi, combinazione del ki celeste e terrestre, amalgamarsi dell'infimo e del supremo.
Rimanete seduti e tranquilli con gli occhi chiusi ed a mani incorciate,con la sinistra sopra ed i pollici che si toccano leggermente, appena sottol'ombelico; proiettatevi sulle montagne più elevate e nelle valli più lontane. Restate in solitario e sereno splendore, abbandonate ogni distizione e non fate alcuno sforzo cosciente per inspirare o espirare.Confondetevi con l'ambiente che vi circonda e lasciate che il respiro fluisca da sè. Meditate le tre grandi domande: "Da dove vengo? Dove vado?Cos'è un essere umano?".
Jin no kokyu è un'auto-introspezione che ci mette in contattocon le fonti della vita (uno o due minuti prima dell'allenamento, più a lungo se si è soli).
Dopo aver completato il ciclo di respirazione Cielo-Terra-Essere umano(un processo di unificazione, purificazione ed affermazione della vita),inchinatevi con la massima gratitudine. Formate un triangolo con le mani, appoggiate gli avambracci direttamente sul pavimento e chinate la testa finchè il naso venga a trovarsi al centro del triangolo. Espirate nel fare questo, poi inspirate mentre vi rialzate.
Mantenendo gli occhi chiusi, espirate, inspirate, espirate, poi aprite lentamente gli occhi mentre inspirate. Trattenete un respiro e proiettate lontano lo sguardo. Consapevoli della vostra vera natura, con l'originaria vitalità ripristinata e con la mente purificata e determinata, siete ora pronti per cominciare, nella pienezza dello spirito e nella forma adatta, la pratica delle tecniche di Aikido.
(dal libro "Aikido - La via dell'armonia" di John Stevens a cura di Shirata Rinjiro, ed. Mediterranee)

13 KIHON CON IL BOKKEN - (clicca qui)

AIKIDO "BON-TON" - l'etichetta nel Dojo: semplici regole di vita
Quello che segue non vuole essere un rigido elenco di comportamenti da tenere all'interno del dojo, ma una sorta di "bon-ton" del praticante di Aikido.
Fondamentalmente si basa su semplici regole di buona educazione e rispetto nei confronti del maestro e degli altri praticanti. Queste regole possono essere, e spero possano diventare, "tradotte" nella pratica quotidiana, una buona base per qualsiasi rapporto con il prossimo.
Entrando ed uscendo dal Dojo ci si inchina in direzione della foto del Maestro Fondatore (solitamente si trova di fronte alla porta). Uscendo non bisogna voltare le spalle fino all'uscita.
Può succedere, durante lo studio delle tecniche, di doversi mettere in Seiza (per esempio per seguire il Maestro integrare la spiegazione della tecnica in esecuzione). In tal caso non si devono girare le spalle all'immagine del Maestro Fondatore.
E' importante curare scrupolosamente l'
igiene personale. In particolare lavarsi i piedi prima di salire sul tatami.
Tenere ben corte le unghie di mani e piedi.
Le donne devono eliminare eventuali tracce di trucco dal viso.
Prima della lezione, anche e soprattutto per una questione di sicurezza, si devono togliere tutti i monili da polsi, orecchie e collo.
Sotto il Keikogi, generalmente, solo le donne possono indossare una maglietta bianca. E' tollerato comunque l'uso anche da parte dei maschi.
Quando la lezione è già iniziata è d'obbligo aspettare in posizione Seiza che il Maestro dia il permesso di unirsi alla classe. Si deve comunque aspettare all'esterno del Dojo se si sta eseguendo il saluto iniziale al Maestro Fondatore, per non disturbare.
Durante il saluto e le spiegazioni del Maestro gli allievi sono tenuti a stare in Seiza. E' concesso sedersi a gambe incrociate nel caso di gravi problemi alle ginocchia o alle caviglie o se la spiegazione richiede molto tempo. E' cattiva educazione ascoltare il Maestro con le braccia incrociate o con le mani nascoste. Generalmente le mani vanno tenute sulle cosce con il palmo rivolto verso il basso (a contatto della gamba).
Durante la lezione si può uscire dal tatami per motivi urgenti, ma solo dopo aver chiesto ed ottenuto il permesso dal Maestro.
Quando un allievo invita qualcuno ad assistere ad una lezione, è tenuto ad informarlo sull'etichetta del proprio dojo, raccomandandogli in particolare di osservare in silenzio la pratica.
La disposizione dei praticanti sul tatami durante il saluto iniziale e finale deve seguire il grado e l'anzianità, con il grado più basso a partire da sinistra fino ad arrivare all'allievo più alto in grado e più anziano all'estrema destra. In questo modo chi sta alla nostra destra ha un grado, e quindi un'esperienza, più alto del nostro.
Tutti gli allievi più anziani sono tenuti ad aiutare i più giovani.
Dopo il saluto finale è il Maestro ad alzarsi per primo: gli allievi devono attendere rimanendo in Seiza prima di alzarsi a loro volta.