LA TRAMA DI MAZINGA Z

        Mazinger Z è un robot gigante che l'anziano dr. Kabuto ha costruito in segreto per impedire al malvagio dr. Hell, un tempo suo collega, di conquistare la Terra grazie a mostruosi congegni meccanici elaborati dalla civiltà cretese [in realtà è la civiltà di Micene n.d.r] e ritrovati dai due scienziati durante una spedizione archeologica.
        Il dr. Kabuto rimane vittima del primo attacco del suo ex collaboratore e lascia il Mazinger Z in eredità al nipote Koji, senza poterne però spiegare il complesso funzionamento. La morte del nonno spinge il ragazzo alla vendetta.
        Koji, dopo molti maldestri tentativi, riesce ad inserirsi nella testa del robot con il Pilder, un piccolo mezzo volante che dà accesso alle funzioni dell'automa.
        Nella serie compaiono anche Aphrodite A, un robot dalle sembianze femminili pilotato da Sayaka Yumi, e Boss Borot, un goffo giocattolone guidato da un grasso teppista di periferia, che offrono un minimo aiuto al protagonista nei combattimenti contro i molti nemici.
        La serie di Go Nagai, sceneggiata da Susumu Takahisa e Keisuke Fujikawa, è abilmente diretta da Yugo Serikawa, Tomoharu Katsumata, Nobuo Onuki e Bonjin Nagaki.
        Il character design è di Yoshiyuki Hane, mentre la colonna sonora è composta da Shunsuke Kikuchi.

Tratto da: "A N I M E: Guida al cinema d'animazione giapponese"
Granata Press, Bologna 1991.