Nonna Cesarina 

Mercoledì 25 dicembre 2002 - S.Natale 2002 - Come ogni anno il giorno di Natale, dopo la Messa che ricorda la nascita di Gesù, ci si trova con parenti ed amici per lo scambio degli auguri e dei regali, per l'immensa gioia non solo dei bambini. Anche io non sfuggo a questa bellissima tradizione e fra i pacchettini che famigliari e amici mi hanno riservato ho subito notato una lettera, la cosa mi ha incuriosito e chiaramente è stato anche il primo dono ad essere stato aperto. Una grande gioia nel trovarci dentro una bellissima foto della NONNA CESARINA. La mente è subito tornata ai pomeriggi di festa quando andavamo con i bambini a trovare la Nonna. Quanti fotogrammi di quei momenti ho nella memoria, i suoi racconti del periodo vissuto a Parigi, le minuziose descrizioni delle serate passate alla Scala di Milano dove ci spiegava che la stessa opera vista ed ascoltata da angolazioni diverse del teatro aveva sempre nuovi risvolti e perciò era sempre "la prima", le vicissitudini del lavoro di suo marito dall'apprendistato alle importanti opere, non solo artistiche, che aveva poi realizzato. Un particolare dei suoi atteggiamenti mi aveva da subito incuriosito in quanto baciava sempre i bambini sulle mani e un giorno alla mia domanda se ci fosse un motivo per questo fatto, me ne spiegò il motivo che era connesso ai primi lavori di suo marito. Vorrete scusarmi se mi custodisco questo piccolo segreto. Ci sarebbero ancora mille e più motivi per scrivere di questa nonnina che ci ha lasciato poco prima di poter festeggiare il suo centesimo compleanno, ma ci restano i suoi insegnamenti e il suo grande amore per la vita. Per adesso vi lascio questa splendida immagine della Nonna Cesarina che chi ha avuto la fortuna di conoscere, si è subito sentito suo nipote.

La Memoria

Non esiste separazione definitiva finchè esiste il ricordo, perchè il ricordo è sempre un luogo d'incontro (I.Allende).

Chi non ricorda il bene passato è vecchio già oggi (Epicuro). La memoria non filma, la memoria fotografa (M.Kundera).

La nostra memoria è un luogo meraviglioso: restituisce la vita a un mondo che non esiste più (A.Lansbury).

 

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