LA CANZONE DELLA TAGLIAMENTO
BRIGATE NERE
A NOI LA MORTE NON CI FA PAURA
IL BRENNERO E' ITALIANO
LA CANZONE DELLA DECIMA
STORNELLI DELLE BRIGATE NERE
NON DEPORREM LA SPADA
VOGLIAMO SCOLPIRE UNA LAPIDE
SAN MARCO
AL VENTO LE BANDIERE
LE DONNE NON CI VOGLIONO PIU BENE
LE DONNE NON VI VOGLIONO PIU BENE
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- LA CANZONE DELLA TAGLIAMENTO
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- Per voi ragazze belle della via
- che avete il volto della primavera,
- per voi che siete tutta poesìa
- e sorridete alla camicia nera,
- per voi noi canteremo le canzoni
- dei nostri vittoriosi battaglioni.
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- Ohè camerati,
- degli "M" decorati,
- A noi!
- Il Don ci ha battezzati
- A noi!
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- Partiti dalla Roma madre antica
- per continuar la marcia redentrice,
- andammo nella Russia bolscevica
- portando in cuor la fede innovatrice.
- Ci precedette un'epica Legione
- ci accolse il rombo cupo del cannone.
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- Ohè camerati...
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- Poi venne il dì dell'algido squallore
- in riva al grande fiume dei cosacchi,
- allor rifulse indomito il valore
- che invermigliò la lotta negli attacchi.
- La nostra "M" ormai dal tempo stinta,
- dal sangue degli eroi venne ritinta.
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- Ohè camerati...
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- E quando a Roma noi ritorneremo,
- e per le vie dell'Urbe sfileremo,
- le nere insegne tutte insanguinate
- dinnanzi al nostro Duce inchineremo.
- Su di esse inciso v'è come nel quarzo
- tutto il valor della "23 Marzo".
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- All'erta imboscati,
- che gli "M" son tornati,
- gli eroi,
- sarete bastonati,
- da noi!
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- BRIGATE NERE
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- BRIGATE NERE, avanguardia di morte
- siam vessillo di lotte e di orror,
- siamo l'orgoglio trasformato in coorte
- per difendere d'Italia l'onor.
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- Viva l'Italia!
- Fascisti, a noi!
- Il Fascio è simbolo di tanti Eroi
- Brigate nere, dai saldi cuori
- contro i nemici di dentro e di fuori!
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- Come una rapida freccia che scocca
- scatta il pugnale che sa vendicar;
- siamo Fascisti, guai a chi ci tocca,
- ogni nemico facciamo tremar!
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- Viva l'Italia!
- Fascisti, a noi!
- Il Fascio è simbolo di tanti Eroi
- Brigate nere, dai saldi cuori
- contro i nemici di dentro e di fuori!
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- A NOI LA MORTE NON CI FA PAURA
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- O battaglion toscano
- il bello tu... sei tu
- di tutta la Repubblica
- la meglio gioventù
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- Qualcuno arriccia il naso
- vorrebbe biasimar
- ma noi non si fa caso
- si tira a camminar.
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- E con in testa il nostro comandante
- lo seguiremo lungo il suo cammin,
- canta mitraglia la rumba fulminante
- chè legionari siam di Mussolin.
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- A noi la morte non ci fa paura:
- ci si fidanza e ci si fa l'amor,
- se poi ci avvince e ci porta al cimitero
- s'accende un cero e non se neparla più.
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- Vogliam morire tutti crocefissi,
- per riscattare un'ora di viltà,
- se ci restasse di vita un sol minuto
- noi lo vivremo per un'eternità.
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- IL BRENNERO E' ITALIANO
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- Là dove Druso un dì passò, io ci ritornerò.
- La vetta dell'Italia col mio cuor difenderò.
- E guai a chi dal Brennero il cippo sposterà:
- Bolzano e l'Alto Adige Italia resteran.
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- Lassù, lassù, lassù noi resterem,
- tra i verdi boschi e l'azzurro ciel.
- Lassù, lassù, lassù noi resterem:
- sì, sì, noi resterem!
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- Bianco è il color dei nostri Monti Pallidi lassù
- E rosso è il Catinaccio quando sta per tramontar,
- e verde è l'alto pascolo: che mai si vuol di più
- per dimostrar che il tricolor non si cancella più!
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- Lassù, lassù, lassù, ecc. ecc.
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- LA CANZONE DELLA DECIMA
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- Quando pareva vinta Roma antica,
- sorse l'invitta Decima Legione,
- vinse sul campo il barbaro nemico
- Roma riebbe pace con onore.
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- Quando l'ignobil 8 di Settembre
- abbandonò la Patria il traditore,
- sorse dal mar la Decima Flottiglia
- e prese l'armi al grido "Per l'Onore!".
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- Decima, Flottiglia nostra
- che beffasti l'Inghilterra,
- vittoriosa ad Alessandria,
- Malta, Suda e Gibilterra.
- Vittoriosa già sul mare,
- ora pure sulla terra
- Vincerai!
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- Navi d'Italia che ci foste tolte,
- non in battaglia ma col tradimento,
- nostri fratelli prigionieri o morti
- noi vi facciamo questo giuramento:
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- noi vi giuriamo che ritorneremo
- là dove Dio volle il tricolore,
- noi vi giuriamo che combatteremo
- finchè riavremo pace con onore!
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- Decima, Flottiglia nostra
- che beffasti l'Inghilterra,
- vittoriosa ad Alessandria,
- Malta, Suda e Gibilterra.
- Vittoriosa già sul mare,
- ora pure sulla terra
- Vincerai!
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- STORNELLI DELLE BRIGATE NERE
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- Ci sparano alle spalle per le strade
- che di venirci avanti hanno paura,
- e per risposta noi delle Brigate
- ai mitra abbiamo tolto la sicura
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- Chi siete? Io non lo so.
- Chi siamo, ve lo dirò:
- siam le Brigate Nere
- abbiam la forza di spezzarvi il cuor.
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- Siam stati nel Piemonte e in Lombardìa
- per rompere la schiena dei ribelli,
- abbiam lasciato i morti per la via
- con sulle labbra i nostri canti belli.
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- Chi siete? Io non lo so.
- Chi siamo, ve lo dirò:
- siam le Brigate Nere
- abbiam la forza di spezzarvi il cuor.
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- NON DEPORREM LA SPADA
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- All'armi, all'armi ondeggiano
- alte le insegne nere.
- Fuoco! perdio, sui barbari,
- sulle vendute [americane, britanne, rosse] schiere.
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- Già ferve la battaglia
- al Dio dei forti, osanna!
- la baionetta in canna
- è giunta l'ora di pugnar!
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- Non deporrem la spada
- non deporrem la spada,
- finchè sia schiavo un angolo
- dell'itala contrada.
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- Non deporrem la spada
- non deporrem la spada,
- finchè dall'Alpi al mare
- non sventoli il tricolor.
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- VOGLIAMO SCOLPIRE UNA LAPIDE
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- Vogliamo scolpire una lapide
- incisa su l'umile scoglio,
- a morte il marchese Badoglio
- noi siam fascisti repubblican.
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- A morte il re
- viva Grazian,
- evviva il fascio
- repubblican!
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- Vogliamo scolpire una lapide
- incisa su pelle di troia,
- a morte la casa Savoia
- noi siam fascisti repubblican.
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- A morte il re...
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- SAN MARCO
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- Popol d'Italia avanti avanti,
- bagna nel mar le tue bandiere,
- gente di mille primavere
- l'ora dei forti suonerà.
- Stretto il patto con la morte
- chiusa in pugno abbiam la sorte,
- sui leoni l'abbiam giurato
- per l'eterna libertà, la libertà...
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- San Marco! San Marco!
- cosa importa se si muore,
- quando il grido del valore
- con i fanti eterno sta.
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- Arma la prora o marinaio,
- vesti la giubba di battaglia,
- per la salvezza dell'Italia
- forse doman si morirà.
- Come a Lissa, così a Premuda
- pugneremo a spada nuda,
- sui leoni l'abbiam giurato
- per l'eterna libertà, la libertà...
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- San Marco! San Marco!...
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- AL VENTO LE BANDIERE
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- Fratelli, amici!
- Al vento le bandiere
- Pronte le armi chè l’ora suonò.
- Contro il nemico
- o vincere o morire
- Dio questa volta ci donò.
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- Guerra per la libertà
- per la nostra terra.
- Chi ha tradito pagherà
- con la propria vita.
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- Italiani si cadrà
- per la nostra libertà.
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- LE DONNE NON CI VOGLIONO PIU BENE
- (canto dei soldati della Repubblica Sociale)
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- Le donne non ci vogliono più bene
- perchè portiamo la camicia nera
- Hanno detto che siamo da catene
- hanno detto che siamo da galera.
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- L'amore coi fascisti non conviene.
- Meglio un vigliacco che non ha bandiera,
- uno che non ha sangue nelle vene,
- uno che serberà la pelle intera.
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- Ce ne freghiamo.
- La Signora Morte
- fa la civetta in mezzo alla battaglia,
- si fa baciare solo dai soldati.
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- Sotto ragazzi,
- Facciamole la corte!
- Diamole un bacio sotto la mitraglia!
- Lasciamo l'altre donne agl'imboscati.
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- LE DONNE NON VI VOGLIONO PIU BENE
- (canto delle ausiliarie della Repubblica Sociale)
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- Le donne non vi vogliono più bene
- perchè portate la camicia nera.
- Non vi crucciate, donne da galera
- che tutti sanno avvinte da catene.
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- A voi fascisti, a voi, non si conviene,
- chi rinnegò la patria e la bandiera,
- chi si donò al nemico tutta intera,
- chi ha stoppa in capo ed acqua nelle vene!
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- Voi che correte il Palio della Morte,
- fra quattro mura intenti alla battaglia,
- che per sorteggio, arride a voi soldati,
- se un cuor di donna vi farà la corte,
- che vi ha seguito sotto la mitraglia:
- è un fuoco in meno in petto agli imboscati!
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