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BOZZA PER LA COMPILAZIONE DELLE:

"LINEE D'INTERVENTO PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI DI REALIZZAZIONE STAZIONI DI RIFORNIMENTO DI CARBURANTE METANO E L’AMMISSIONE A FINANZIAMENTO"

NOTA  BENE: La presente bozza può essere rivista e ricorretta (con aggiunte o riduzioni) alla luce delle normative regionali differenti nelle varie regioni italiane. Rappresenta solo una linea guida per la compilazione da parte delle varie città italiane.

 

 

CITTÀ DI ______________

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Tel. _______________  Fax______________________

e-mail___________________

 

PROGETTO METANO  

 

"LINEE D'INTERVENTO PER L'AMPLIAMENTO/SVILUPPO DELLE INFRASTRUTTURE DI DISTRIBUZIONE DEL METANO PER AUTOTRAZIONE"  

 

   RELAZIONE ILLUSTRATIVA

 

               Il funzionario

      

 

         Il Dirigente/Responsabile    

 

                     Data ______________

 


1.            Premessa

In data 5/12/2001 è stato sottoscritto un “accordo di programma” tra il Ministero dell'Ambiente, la società FIAT S.p.A. e l’Unione Petrolifera per la promozione del metano per autotrazione e l'acquisto di nuovi veicoli per il trasporto merci, per i servizi di taxi e per l’ampliamento della rete di distribuzione del metano per autotrazione nelle 21 aree individuate a particolare rischio d’inquinamento atmosferico.

La città di …………… è inserita nell’elenco di città italiane individuate dall’Accordo di Programma siglato tra il Ministero dell’Ambiente, Fiat ed Unione Petrolifera ed indicate nel decreto del Ministero dell’Ambiente del 25/11/94 sui limiti di concentrazione e livelli di attenzione e di allarme nelle aree urbane. OPPURE: Rientra tra i Comuni individuati dalla Regione……nell'ambito del Piano per la qualità dell'aria elaborata ai Sensi del D.Lgs. 351/99 e del D. 60/2002 DGR……..del……….

Con Decreto del Direttore Generale del Ministero dell'Ambiente del 21/12/2001, registrato alla Corte dei Conti in data 21/2/2002, tale accordo è stato approvato e reso esecutivo e, per l’anno finanziario 2001, è stata impegnata la somma di Euro 15,5 milioni, per l’avvio della sua esecuzione.

Con Deliberazioni della Conferenza degli Assessori n. 2/2002 del 5 luglio 2002 e n.3 del 9 ottobre 2002, è stato approvato il Piano Operativo al cui art.6 sono indicate le modalità di erogazione degli Incentivi e le “Linee guida per la presentazione dei progetti di realizzazione stazioni di rifornimento di carburante metano e l’ammissione al finanziamento”.

Con Delibera di Consiglio Comunale n…. del …., la città di …….. ha aderito alla convenzione del Progetto Metano.

La città di …………….. ha provveduto alla redazione delle predette “Linee guida” per la città di ……………., da inviare al Presidente del Comitato di Progetto.

 

2.            Riferimenti normativi

La Legge Regionale n. ….. del ……….., sulla razionalizzazione del settore della distribuzione stradale dei carburanti, regola nella Regione ………… l'attività degli impianti di carburanti (I.D.C.) ………..

Le competenze sono suddivise dalla Legge tra la Regione ed i Comuni sia per quanto riguarda la pianificazione della rete, che per i criteri relativi alle concessioni e gestioni dei singoli impianti. Tra le competenze Regionali, affidate all'Assessorato industria, figura l'obbligo della predisposizione dei piani triennali di razionalizzazione e ristrutturazione della rete IDC.(dipende dalle varie Regioni italiane - verificare)

I piani regionali specificano in dettaglio i criteri di attuazione della Legge Regionale, nel tentativo di rapportare la rete degli IDC alle previsioni degli strumenti urbanistici.

I Comuni devono provvedere alla predisposizione di un piano di ristrutturazione della rete comunale, da approvare e trasmettere alla Regione i cui contenuti, sono indicati dai piani regionali. I piani Comunali contengono una descrizione degli impianti esistenti con tutte le informazioni relative, un’individuazione degli impianti da trasferire perchè incompatibili e l'indicazione di aree disponibili per la rilocalizzazione.

La legislazione della Regione ………….. fornisce già alcuni criteri discriminanti per la classificazione degli impianti; essi sono: …………………..

La città di ………………… si è dotata di un “Piano Carburanti ” che è stato redatto in attuazione della normativa suddetta ed in particolare ai sensi degli art. ……….. del Nuovo Piano Regionale/Comunale …….. approvato con ………………... Inoltre, considerata la carenza di riferimenti normativi o di regolamenti comunali sono state specificate le tipologie d'interventi ammissibili sui diversi impianti, cercando di costruire un punto di partenza organico, di chiara consultazione, per gli operatori del settore e per la pianificazione futura.

Negli artt. ……………… delle Norme di Attuazione del Piano Carburanti di ………….. sono individuati i criteri in base ai quali possono essere scelte le aree per la rilocalizzazione degli IDC provenienti da trasferimenti e quelle per gli impianti per la distribuzione di GPL e metano.

L’art. ………….. della L.R. ………………………… prescrive che non può essere rilasciata l'autorizzazione per l’apertura d’impianti nel caso di una distanza minima tra questi di 300 metri nelle strade urbane e 20 km nelle strade extra urbane.

La classificazione delle strade cui fare riferimento è prevista dallo stesso piano regionale e cioè per strada urbana si intende quella situata all'interno del perimetro urbano del Comune compresi i tratti interni di strada statale, regionale o provinciale. Per strada extraurbana s'intende quella che collega due o più Comuni, classificata ai sensi dell' 8° comma dell'art. 2 del Codice della Strada approvato con D.L. n° 285/92. Approvata la deliberazione comunale di classificazione delle strade ai sensi dello stesso D.L. n° 285/92 potrà essere fatto rifèrimento a questa per la suddivisione di strade urbane ed extraurbane.

In questa seconda categoria sono pure individuati i criteri relativi alle nuove aree per la distribuzione di GPL e metano.

Il presente piano è frutto anche degli incontri svolti con gli operatori del settore e con rappresentanti delle Società Petrolifere.

L 'art. ……………… delle Norme di Attuazione non consente nel territorio comunale l'assegnazione di aree per nuovi impianti a parte quelli per la distribuzione di GPL e metano.

Attualmente, la normativa vigente nella Regione ………….. stabilisce che per la Provincia di ………………. possono essere rilasciate soltanto n……………. concessioni per impianti di distribuzione del metano.

 

3.       Criteri per l’individuazione degli impianti

Al fine della redazione delle linee di intervento per l’ampliamento/sviluppo della rete infrastrutturale di distribuzione del metano per autotrazione della città di ………………. del Progetto Metano sono state realizzate le seguenti attività:

-       sono state effettuate diverse riunioni con i rappresentanti delle compagnie petrolifere e gli operatori privati, disposti ad investire nel settore, finalizzate alla individuazione delle localizzazioni dei distributori da realizzare o ampliare nella città di ……………;

-       è stata effettuata dagli uffici tecnici una verifica di conformità delle localizzazioni degli impianti proposti con le previsioni degli strumenti urbanistici vigenti, del Piano Carburanti e dei piani regionali di razionalizzazione della rete di distribuzione carburante;

-       per gli impianti inseriti nel presente documento, é stato già accertato che le localizzazioni individuate rispondano ai requisiti di sicurezza e risultano uniformemente distribuiti sul territorio al fine di agevolare il servizio di erogazione agli utilizzatori di veicoli alimentati a metano;

-         è stato verificata la coerenza delle localizzazioni con i piani di sviluppo urbano del traffico e degli interventi strutturali previsti per regolare la distribuzione delle merci in città;

-       è stata verificata la compatibilità ai sensi della vigente normativa sulla sicurezza D.M. 24.05.2002 “Norme di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio degli impianti di distribuzione stradale di gas naturale per autotrazione” G.U. n.131 del 06.06.2002;

-       è stata verificata la fattibilità tecnico-economica dell’allacciamento dell’impianto alla rete di metano cittadina.

-       è stato verificato che gli impianti proposti sono tutti dotati di almeno un erogatore doppio di metano.

Le analisi condotte dall’ufficio tecnico competente hanno permesso di individuare diverse localizzazioni ove sarebbe possibile installare nuovi impianti o potenziare impianti esistenti per erogare il carburante metano per autotrazione.

Sulla base delle considerazioni espresse, gli impianti di distribuzione inseriti ad oggi nel presente documento per la città di …………… sono: 

1

Ditta ………. – impianto in localita’ Via ……………….

2

Ditta ………. – impianto in localita’ Via ……………….

3

Ditta ………. – impianto in localita’ Via ……………….

4

Ditta ………. – impianto in localita’ Via ……………….

Si precisa, inoltre, che alla data odierna, esistono n…….. impianti per la distribuzione del gas metano per autotrazione nella città di ……………….. ………….

La realizzazione del piano di sviluppo degli impianti di distribuzione del metano costituisce un’importante strumento per l’Amministrazione Comunale per la promozione dei veicoli a basso impatto ambientale finalizzata alla riduzione dell’inquinamento atmosferico nell’area urbana.

 

4.            Richieste presentate dagli operatori

Le richieste presentate dagli operatori a (Regione o Comune)…………………….., per la realizzazione d'impianti a metano inseriti nel piano di sviluppo della città di ………….., sono:

1

Ditta ………. – impianto in localita’ Via ……………….

2

Ditta ………. – impianto in localita’ Via ……………….

Sono stati, altresì, individuati ulteriori n.2 impianti relativi ad operatori che hanno inviato lettere d’interesse al Comune di …………….. per la realizzazione d’impianti a metano per autotrazione. Questi operatori hanno manifestato ad oggi l’interesse di avviare l’iter autorizzativo e non hanno ancora presentato richiesta d’autorizzazione all’ente competente.  Essi sono:

1

Ditta ………. – impianto in localita’ Via ……………….

2

Ditta ………. – impianto in localita’ Via ……………….

                                                                                                                                                            

                                                                                Il funzionario/tecnico/Responsabile comunale