La Soluzione Finale

    La radioattività è invisibile, non ha odore e non è percepibile dai nostri sensi. Per questo motivo, chi si avvicina alla radioattività per le prime volte, è curioso e sente subito la necessità di possedere uno strumento in grado di indicarci quali oggetti sono radioattivi e quali non lo sono.

Geiger della Difesa Civile USA, il CD-V 700 6B.     Il primo acquisto avviene dopo lunghe meditazioni e spesso ci si orienta verso la produzione dei contatori Geiger militari dismessi, il cosiddetto surplus.

    Ma ben presto gli errori della scelta risultano evidenti: sono generalmente strumenti poco sensibili in quanto fatti per misurare valori ben più alti di quelli riscontrabili in condizioni normali inoltre, per esigenze militari, sono sempre dotati di sonde, cavi e connettori proprietari, fatti in modo particolare per non essere utilizzati da nessun altro strumento.

Ratemeter inglese Nuclear Enterprises mod. RM-5.     Se è comprensibile che un esercito non gradisca che la sua strumentazione, eventualmente caduta in mano al nemico, possa poi essere da questi utilizzata, diventa estremamente limitativo avere uno strumento al quale non è possibile collegare nessuna delle sonde moderne ad alte prestazioni.

    Esempi di questi primi acquisti sono gli americani CD-V 700 6B ed i tedeschi FH 40T e SV-500, che pure hanno il grande merito del basso costo e della grande diffusione presso i neofiti.

    Ma ben presto le esigenze aumentano e si comprende che nelle valutazioni della radioattività è molto più importante l'efficienza della sonda piuttosto che quella dello strumento. Questo concetto che pian piano matura nell'appassionato di radioattività, diventa sempre più ossessivo e spinge il ricercatore verso strumenti di provenienza civile e di uso più universale.

Ratemeter Ludlum mod. 3 con sonda per liquidi FHZ 72.     Se non ci si fa prendere dalla trappola degli inutili digitali russi, è il momento dell'acquisto del Ratemeter, uno strumento sensibilissimo ed in grado di utilizzare tutte le sonde di moderna produzione e, quindi, ad altissima efficienza.

    Purtroppo ora il costo non è più contenuto, gli strumenti sono cari ed, ancora di più, lo sono le sonde moderne.

    Per chi è arrivato fino a questa fase, gli acquisti diventano quindi molto oculati, gli strumenti preferiti diventano i classici ratemeter della Ludlum o della Eberline, equipaggiati poi con la notissima sonda pancake Ludlum 44-9, dalla caratteristica forma di una frittella col manico.

Ratemeter Eberline RM-14 accoppiato allo Scaler Johonson mod. DIG-5.     Con una simile dotazione strumentale le esperienze diventano molto più interessanti, i campi di ricerca aumentano e, per forza di cose, siamo costretti a capire di più ed a leggere altri articoli divulgativi per soddisfare le crescenti curiosità.

    Ma è proprio ora che scopriamo che tutti noi siamo immersi nella radioattività, ci conviviamo notte e giorno, nelle nostre case, sul luogo di lavoro, quando andiamo al cinema o al ristorante, mentre ci divertiamo a sciare in montagna, ovunque, di più o di meno, le nostre scelte influenzano il livello di radioattività in cui viviamo.

Scaler da laboratorio RTF mod. 20026, della ex DDR .     Ed allora scatta una nuova esigenza, la ricerca della radioattività naturale e di quella indotta, non più su campioni di laboratorio o su minerali, ma dentro alle nostre case, dentro ai nostri cibi, ovunque noi viviamo.

    E' questo il momento dell'acquisto dello Scaler, uno strumento tanto semplice quanto raffinato, in grado di dare risposta ai nostri dubbi: quanto Radon 220 c'è nella camera dove dormo ? Il Radio 226 presente nella mia collezione di vecchi orologi che tengo in salotto, è pericoloso ? La finitura in bellissimo marmo del bagno è molto elegante, ma non è che poi mi ritrovo in casa il famigerato Polonio 218 ?


Ratemeter/Scaler Eberline ESP-2 con la classica sonda pancake Ludlum mod. 44-9.     Di nuovo altri acquisti, sempre più costosi ed ora anche sempre più difficili, in quanto questo tipo di strumentazione è anche poco presente sul mercato dell'usato e l'acquisto del nuovo è una chimera realizzabile solo per le ARPA, che possono spendere allegramente i nostri soldi, tanto quando vanno in rosso ce ne chiedono degli altri !

    E se esistesse uno strumento unico, in grado di svolgere nel migliore dei modi sia i compiti del Ratemeter sia quelli dello Scaler ?

    Certo sarebbe molto comodo, un unico acquisto permetterebbe di risolvere tutte le situazioni e di rispondere a tutte le domande, poi magari è anche portatile così lo possiamo utilizzare ovunque. Se poi potesse memorizzare i dati delle letture per scaricarli in un computer per le successive elaborazioni, sarebbe il massimo.

Eberline ESP-2 in funzionalità Ratemeter: conteggio in CPS.
    Lo strumento che stiamo ipotizzando, questa specie di soluzione finale, esiste e si chiama Eberline ESP-2.

    E' portatile, ha la classica forma di cassettina con il manico, è completamente digitale, dotato di CPU memorizza le letture fatte e le scarica sul PC tramite il cavo seriale, può tenere in memoria tre diverse modalità operative, in modo da adattarsi facilmente a qualsiasi ricerca: la pressione di un tasto seleziona il modo di operare (ratemeter o scaler), le regolazioni tipiche della sonda utilizzata (unità di misura, tensione di lavoro, sensibilità, ecc.) e tutto resta memorizzato, compreso la data e l'ora del rilevamento.

Eberline ESP-2 in funzionalità Scaler: base tempi di un minuto.     Aggiungiamo ancora che il campo di regolazione è completo: la HT che va da 500 a 2.500 Volt, il Dead Time, la sensibilità ed il guadagno, ecc. ecc.

    E' inutile continuare la descrizione, il manuale che trovate in http://www.pchemlabs.com/manuals/pdf/eberline-ESP2-technical-manual.pdf prevede oltre 140 pagine di descrizione, andate a leggerlo se proprio siete curiosi !


    Altre informazioni, molto più semplificate, sullo scaler e sul ratemeter le trovate su

http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/appunti/ratemeter.htm http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/appunti/scaler.htm http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/appunti/duri.htm


               E il rovescio della medaglia quale è ?

Naturalmente il costo e la difficile reperibilità.

Eberline ESP-2 collegato ad uno scintillatore Gamma di vecchia concezione, un RAM 63/3 con HT a 1.350 Volt .     Come per tutti gli strumenti digitali, è rischioso l'acquisto dell'usato: in caso di guasto la riparazione è quasi impossibile per la mancanza di schemi elettrici e di componenti. La spedizione in USA è poi improponibile per il costo e le complicazioni burocratiche. Gli stessi venditori americani hanno poi l'abitudine di vendere questi strumenti "as is" , senza alcuna garanzia, addirittura senza fare alcun test preliminare, neppure se si accende o no.

    Il risultato è che su 5 strumenti importati dagli USA, uno era funzionante, due erano irrecuperabili, gli altri due hanno dovuto subire notevoli interventi di ripristino ed una completa ritaratura per poter essere di nuovo resi utilizzabili. E' curioso come la gente si diverta a spostare tutte le regolazioni e gli interuttorini di simili strumenti, forse pensano di farli diventare dei macina caffé, chissà ?

Eberline ESP-2: porta per la diagnosi in alto, autotest e trimmer di taratura manuale in basso.     Comunque, purché perfettamente tarato e garantito, l'Eberline ESP-2 è un ottimo acquisto, che risolve in un colpo solo tutte le nostre necessità. Non è certamente lo strumento indicato per un neofita, ma chi ha già avuto un geiger ed ora sente maggiori esigenze, dovrebbe farci un pensierino.



    Dopo diversi mesi di prove in laboratorio e sul campo, posso dire che l'ESP è un vero "mulo", uno strumento robustissimo e che si adatta a qualsiasi sonda.

- Avendo i controlli Threshold, HT, DT e guadagno regolabili, si adatta a tutte le situazioni che dovessero presentarsi.

Valutazione della contaminazione radioattiva in un mattoncino decorativo . - Una volta perfettamente calibrato, ha una precisione assoluta, la stessa precisione del Pulsar digitale che utilizzo per le tarature ! E, non da meno, con gli strumenti adatti, è anche relativamente semplice da calibrare.

- Con la possibilità di introdurre un coefficiente programmato, è l'unico strumento in grado di darci letture direttamente in mR/h o microSv/h o con qualunque altra unità di misura ci serva.

- Memorizza tre diverse modalità operative e le misurazioni fatte, per poi scaricarle su una stampante o, meglio, su un PC.

- E' ideale per un professionista che deve operare presso i propri clienti, in quanto con un unico strumento risolve tutti i problemi che gli si possono proporre.

       Decisamente, se un solo strumento deve essere, allora Eberline ESP-2 sia !


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