Il nostro SV-500 con nuove sonde

    Uno degli analizzatori di radioattività attualmente più diffuso fra gli appassionati è il SV-500, uno strumento militare ma abbastanza recente, che è stato dimesso dall'esercito ed importato in grande quantità in Italia a prezzi piuttosto modesti.

    Peccato che gli importatori italiani, per contenere ancora di più i costi, non abbiano voluto lo strumento completo, ma abbiano rinunciato alla sua sonda interna originale ed agli altri accessori disponibili.

Schema delle modifiche.     In questo modo solo coloro che hanno acquistato lo strumento direttamente dalla Germania hanno avuto in dotazione la sonda Gamma interna e, talvolta, anche la bellissima sonda Beta per liquidi.

    Ben pochi invece i fortunati che sono riusciti a reperire le rarissime sonde originali End Window per questo strumento, le poche FHZ-77A che io sono riuscito ad importare ed a vendere in Italia si contano infatti sulle dita di una mano.

    Da tempo volevo fare delle prove per rendere questo simpatico strumento più flessibile nell'uso, permettendogli di collegare anche altre sonde di origine civile e ben più prestanti di quelle originali.

    Purtroppo il mio problema con l'elettronica è che io ci vedo sempre meno, mentre i componenti elettronici sono sempre più piccoli: la morale della storia è che mi ci vuole un sacco di tempo solo per fare quattro saldature in croce. E non vi dico le schifezze che mi saltano fuori.

    Comunque sia, vedete di fare le cose per bene, almeno voi !

    Se non volete rovinare il vostro SV-500, potete prenderne uno come ricambio, viene venduto per pochi Euro, oppure acquistate il solo cavetto sonda in più.

    Partiamo con il tagliare il cavetto della sonda, mettendo allo scoperto cinque fili con relativa schermatura esterna.

    Eliminiamo subito il filo verde e la schermatura.

    Dentro una scatolina montiamo un connettore standard BNC ed attorno a questo montiamo il mini circuito indicato. Come vedete è proprio essenziale, il minimo indispensabile per funzionare.

Sonde per liquidi della ex DDR, usate sullo strumento FH40-T.     Il transistor è un qualsiasi NPN al silicio tipo BC107 e simili, un paio di resistenze ed un paio di condensatori.     L'unica cosa che mi importa è che usiate un condensatore ad alto isolamento per passare il segnale al transistor, per il resto fate ed usate quello che vi pare, peggio di me non farete di sicuro.

    Io ci ho messo una intera giornata, voi lo farete in cinque minuti, comunque sia siamo pronti per collegare le sonde da provare.

    Il SV-500 ha una tensione di lavoro di circa 500 Volt, quindi può utilizzare tutte le sonde di produzione ex DDR e russe, comprese le pancake. Se invece volete sonde americane, potete trovare delle ottime End Window tipo GP-200, ma a bassa tensione, che vanno benissimo con i vostri 500 Volt .

    In ogni caso ora potete finalmente disporre di sonde ad alta sensibilità, con possibilità di operare anche con sonde pancake (purché di produzione russa, a bassa tensione) e fare tutte le vostre prove anche con le radiazioni Alfa.

    Avrei voluto sviluppare meglio la parte elettronica e sperimentare schemi più completi, spero comunque che queste poche note vi diano gli elementi e lo spunto per fare ulteriori prove.

   In caso fatemi sapere e, se lo volete, potrò integrare questo articoletto citando le vostre migliori realizzazioni.


    Addenda del Marzo 2011:
    uno schema elettrico migliore del mio è quello dell'amico Roberto Chirio che vi segnalo come vantaggiosa alternativa, lo trovate sul suo sito http://www.chirio.com/SV500.htm
    Alle sue note aggiungo solo che i quattro diodi zenner che abbassano la tensione alla sonda vanno usati solo se la sonda richiede tensioni più basse dei 550 Volt disponibili, in caso contrario, se la sonda va bene anche con i 550 Volt, non vanno montati, in modo da sfruttare tutta la tensione disponibile.

Onore al merito !


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