La radioattività ed il contatore Geiger

Dosimetri con relativo azzeratore - Cos'è
       La radioattività non si vede, non si sente, ma c'è e può anche uccidere con grande facilità. Quindi, per sapere se è presente, o aspettiamo di vedere le sue estreme conseguenze, come ha fatto la povera madam Curie, oppure usiamo degli strumenti appositi, come i contatori Geiger, le camere a ionizzazione, i dosimetri ed altri.
Il contatore Geiger della Difesa Civile USA        Per meglio comprenderne gli effetti, possiamo immaginarla come un finissimo pulviscolo presente nell'aria, ma perfettamente invisibile, inodore, insapore. Può essere più o meno fitto, possiamo esporci per più o meno tempo, quello che conta è il prodotto delle due quantità.
       Continuando questo esempio, il contatore Geiger e simili ci danno la misura della concentrazione delle radiazioni, invece il dosimetro ci da l'indicazione di quante ne abbiamo già assorbite.

Camera a ionizzazione (Civil Defense USA) - Tipologia degli strumenti
       Cercando di chiarire la funzione degli strumenti che vedremo, possiamo assimilare quelli a tubo Geiger a quelli con la camera di ionizzazione: entrambi misurano la quantità di radioattività presente, cambia solo la quantità da rilevare. Il Geiger è molto sensibile, rileva anche piccolissime tracce di radiazioni, ma non serve più se le radiazioni sono molte, in un certo senso si "ingolfa". Viceversa la camera di ionizzazione è più "dura", non sente assolutamente le radiazioni di bassa intensità, ma può darci una misura precisa quando la radioattività è veramente pericolosa e già una esposizione di poche ore potrebbe causare danni irreparabili.
Bussola inglese tipo Mark 1  (1944)        Gli chiamiamo contatori, ma cosa contano esattamente ? Contano quante particelle radioattive colpiscono la superficie della sonda sensibile nell'arco di un minuto. La misura la troveremo quindi espressa come imp./min. e dipende anche dalle dimensioni della sonda, o rapportata al metro quadro, in milliRoentgen/ora, più spesso con entrambe le unità contemporaneamente. Quando facciamo delle misurazioni, specie se di radiazioni minime, teniamo presente che esiste sempre anche una radioattività naturale, dovuta ai raggi cosmici che arrivano sulla terra ed ad altre fonti radioattive, che colpiscono la nostra sonda sensibile.

                       Grafico delle fonti radioattive       

- Le radiazioni
       Suddivise in diverse tipologie, hanno caratteristiche molto varie. Le alfa sono estremamente potenti ma poco penetranti, già un foglio di carta le blocca. Quindi una sorgente alfa non è molto pericolosa anche se la teniamo in mano, la pelle basta a fermarla, ma attenzione a non ingerirla o respirarla, all'interno del corpo, senza la difesa dell'epidermide, sarebbe micidiale.
Bussola inglese tipo MIII (1941) Le beta sono radiazioni intermedie, hanno una notevole energia ed una media penetrazione, ma che comunque non supera un sottile foglio di alluminio.
Le gamma sono quelle a minima energia ma a massimo potere di penetrazione, per schermarle occorre usare lastre di piombo anche piuttosto spesse.
Teniamo comunque presente che la suddivisione è solo scolastica, in realtà le radiazioni coprano tutta una gamma con continuità, quindi esisteranno radiazioni a metà strada fra alfa e beta, cosi come esistono anche tanti altri tipi di radiazioni ionizzanti, qui non accennati. Inoltre, tanto per complicarci le cose, in genere un qualsiasi oggetto radioattivo emette radiazioni di diverso tipo contemporaneamente.

Bussola inglese Barker della WWI (1916) che viaggia a 2mr/h. (alfa + beta) - Dove trovo le radiazioni ionizzanti ?
       Come già detto, la radiazione cosmica è quella più facile da rilevare, anzi in tanti casi è fin troppo invadente (circa 0,02 mr/h) e ci da fastidio nella misura di deboli sorgenti. Nelle nostre case le radiazioni possiamo trovarle nelle vernici fluorescenti di vecchi strumenti che dovevano essere visti anche al buio: orologi, bussole, vari strumenti indicatori. In questi casi i valori sono molto più alti, specie se gli strumenti sono per uso militare. Il massimo l'ho trovato nelle bussole usate dagli inglesi nella seconda guerra mondiale, con valori anche superiori ai 1,5 mr/h (gamma)(vedi bussole militari). Alla faccia della dose giornaliera considerata innocua, di 0,08 mr/h. !
       Spesso abbiamo in casa una attrezzatura da campeggio, in tal caso attenzione alle retine delle lampade a gas, contengono Torio e sono molto radioattive, specie nella gamma alfa e beta .
       Un'altra fonte di radiazioni può essere una cantina o un garage, in cui possiamo divertirci a cercare i punti in cui il Radon si concentra maggiormente: a casa mia i valori massimi sono dalla fognatura di una vecchia lavanderia e dallo scarico di un secchiaio che non ha il sifone. Scoprire questi punti è divertente, ma anche importante, in quanto il Radon è piuttosto pericoloso e rappresenta la seconda causa di morte per tumore al polmone, subito dopo al fumo. Una buona arieggiata nei locali dove si concentra farà certamente bene alla salute dei nostri polmoni.
      Dal grafico dell'INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) si vede come il peso maggiore dell'inquinamento radioattivo dell'ambiente dove noi viviamo, oltre il 60%, è dato dal Radon e da radiazioni dipendenti dai materiali che ci circondono (tufo, travertino, ecc.), in una parola, dalla nostra stessa casa.

- Principali strumenti utilizzati

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