Gli strumenti di oggi

Contatore Geiger Ludlum mod. M5.        Cinquanta anni di sviluppo elettronico sono una eternità. Anche se esteticamente ben poco è cambiato, l'elettronica ha cambiato molto il nostro Geiger. In particolare è migliorata enormemente la stabilità nel tempo, la precisione delle misure e la loro ripetibilità. Ben poco è invece cambiato nella sensibilità, anche perché questa non dipende tanto dal contatore, ma dalla conformazione del tubo Geiger utilizzato.

Curva di risposta dei due tubi Geiger del Ludlum        Uno dei migliori contatori Geiger attuali è certamente il Ludlum mod. M5, molto compatto e leggero, ma con caratteristiche veramente notevoli. Ottima la sensibilità e, nello stesso tempo, molto ampia la gamma di misura, che si mantiene lineare da zero fino a 1000 r/H. Un simile risultato è ottenuto dall'uso di due diversi tubi Geiger entrocontenuti ed entrambi con una ottima linearità di risposta dello strumento di lettura. In questo modo si ottiene una misura che parte da 0,2 mr/h fondo scala (!), fino a ben 2.000 r/H fondo scala (!). Peccato solo che anche il costo sia proporzionato alle prestazioni, il Ludlum M5 costa oltre 1.000 $.

Plessey PDRM-82, visibile la sorgente radioattiva di controllo a forma di pastiglia bianca.        I vecchi contatori della Difesa Civile, tipo i CDV 715 e simili, sono ora soppiantati da altri strumenti che abbinano ad una notevole semplicità, una eccezionale precisione. Ad esempio, facendo prove più approfondite, ci si è accorti che i CDV-715 e simili, pur essendo precisi su basse irradiazioni, sbagliavano in modo grossolano se la radiattività era piuttosto elevata, proprio quando occorreva la massima precisione di misura. Oggi ciò è facilmento risolto dai microprocessori che controllano la taratura in continuità, un esempio per tutti il contatore Geiger inglese Plessey, uno dei migliori "Dose Rate Meters", cioé un Geiger per medio-alte concentrazioni di radiazioni.
Display del Plessey e l'unico interuttore presente.        Il Plessey mod. PDRM 82 si presenta come una vistosa scatola giallo arancio in plastica, con una unica manopolona, che è l'interuttore ed il tappo per le batterie. Appena acceso il microprocessore al suo interno esegue il test della parte elettronica e poi si mette in posizione di misura. Non ha scale da cambiare, non ha tarature da fare, nulla di nulla. Il processore fa le misure e le indica sul display digitale, controlla continuamente la taratura per confronto con una sorgente radioattiva nota al suo interno, se le radiazioni superano il livello di pericolosità immediata ci avverte acusticamente, se vi sono guasti o impedimenti ad una corretta misura si ferma informandoci del problema.
Plessey PDRM-82 a nudo: visibile il piccolo tubo Geiger in alto a destra.        Guardando il suo interno, si nota la pastiglia bianca della sorgente radioattiva di controllo ed il piccolo tubo Geiger incaricato delle misure. Notevole la parte elettronica, con un microprocessore dedicato ed appositamente progettato dalla stessa Plessey.
 IM-179/U USAF Gamma radiation dose meter geiger counter
       La spinta miniaturizzazione della odierna elettronica ha permesso poi di mettere dentro a delle custodie tipo pacchetto di sigarette sia il contatore Geiger a largo spettro di azione, sia il Dose Rate Meters, sia il dosimetro.
       Un esempio è il piccolo gioiello IM-179/U in dotazione ai piloti U.S.A.F. che operano in zone di combattimento. Tutto automatizzato, è normalmente un dosimetro, ma se si preme il pulsante rosso, diventa un normale contatore Geiger a largo spettro, per fornirci una misura immediata del livello di radioattività presente. Naturalmente, tolta la pressione dal pulsante, ritorna ad essere un dosimetro, senza aver perso neppure un impulso.

       Come vedete, non ho preso in esame gli strumenti costruiti in URSS, il motivo è semplicissimo: mentre tutti gli strumenti trattati sono di produzione militare ed espressione della massima tecnologia possibile all'epoca della progettazione, quelli importati dalla Russia sono dei giocattolini fatti apposta per soddisfare a poco prezzo la curiosità degli sprovveduti europei. Quando dai paesi della ex URSS arriverà qualche buon prodotto, sarò ben felice di provarlo e citarlo, così come ho già fatto per gli ottimi prodotti provenienti dalla Germania Orientale.

Fine/Ritorno


Index  Io Abitazione Elettronica  OM Software  Freeware  Shareware Fotografia Viaggi Appunti