La Bussola millesimale, questa sconosciuta

Bussola E.I., tipo Berker M73, in posizione di lavoro Bussola E.I., tipo Berker M73, particolare del quadrante con gradazione millesimale        La bussola millesimale fa parte del gruppo delle bussole militari, in particolare rappresenta una variante delle bussole specializzate nel rilevamento ed assegnate a corpi militari caratterizzati dalla mobilità e dall'uso di armi balistiche. In poche parole, è la bussola per eccellenza delle squadre armate di mortaio leggero ed altre armi simili.
       Essenziale è per queste armi la precisa determinazione della distanza dal bersaglio, prima riusciranno a determinarla esattamente, prima potranno neutralizzare l'avversario che tenterà disperatamente di fare altrettanto. Principio di funzionamento del telemetro a specchi Principio di funzionamento della bussola con gradazione millesimale

       Spesso, gli strumenti che queste squadre specializzate hanno a disposizione per calcolare la distanza sono soltanto una bussola millesimale ed un comunissimo spago. Penso sia interessante vedere come fanno, non certamente per emularli, ma perchè talvolta può capitare anche ad un comune gitante della domenica di voler calcolare la distanza fra lui ed un oggetto qualsiasi visibile all'orizzonte.
       Vediamo prima su quale principio si basa la bussola millesimale, poi come la si usa nella pratica.

       L'idea parte osservando il telemetro, lo strumento principe per misurare le distanze, fatto da uno specchio che devia una parte dell'immagine su un secondo specchio ruotante e graduato. Regolandolo, l'immagine che appare sdoppiata si ricompone in una sola ed in queste condizioni si può leggere la distanza direttamente dalla gradazione dello specchio mobile. Esercito U.S.A., bussola Cammenga M27, posizione di lavoro Esercito U.S.A., bussola Cammenga M27, lettura al doppio cerchio graduato, rosso°, nero°°. A qualcuno è venuto in mente che esisterà certamente un angolo particolare, tale da vedere la base del triangolo come un "comodo" sottomultiplo della distanza. Questo angolo è stato chiamato millesimale perché vede la base come un millesimo della distanza e corrisponde ad 1/6400 dell'angolo giro. Nella bussola, la ridotta precisione dello strumento porta ad usare una misura 100 volte maggiore, suddividendo il quadrante in sole 64 parti, pertanto ogni angolo millesimale°° avrà il valore di 360/64 = 5,6°.
       L'uso pratico della bussola millesimale è quindi molto semplice, si traguarda il bersaglio facendo la prima lettura, poi ci si sposta di una grandezza nota mantenendoci paralleli al bersaglio e facendo la seconda lettura. La distanza del bersaglio in metri sarà quindi data dalla base per 10, diviso l'angolo millesimale°° ottenuto sottraendo le due precedenti letture.
       Volendo fare un esempio pratico, io vado in giardino, traguardo lo spigolo di una casa lontana e trovo un angolo rispetto al Nord di 41,3°°, mi sposto di 5 metri, faccio la seconda misurazione che risulta essere di 40,9°°. L'angolo al vertice sarà quindi la differenza 0,4°° e la distanza della casa di 5 * 10 / 0,4 = 125 metri.

Esercito tedesco., bussola Busch Rathenow, posizione di lavoro        La precisione della misura dipende dalla bussola, le migliori leggono il 1/2° o il 1/10°°, dalla ampiezza della base (almeno 5-10 mt.) e dalla manualità di chi opera. In ogni caso la precisione difficilmente può scendere sotto il 10%. Per l'uso della bussola di notte, non essendo sufficente il solito trattamento fosforescente, si è risolto il problema illuminando il punto di lettura con dei microtubi di gas Tritium, una particolare combinazione dell'idrogeno, caratterizzati dall'essere molto luminosi. In questo modo è possibile fare le letture ed i calcoli, regolare l'alzo del mortaio e sparare il primo colpo, tutto nel buio più assoluto.
Esercito U.S.A., bussola Cammenga M27, lettura nel buio assoluto grazie al Tritium H3        Spero con questo di aver chiarito l'uso di queste meravigliose bussole che sono sempre state guardate con sospetto e diffidenza, come se non fossero neppure in grado di indicare i punti cardinali. Il loro uso è normalissimo, la presenza della gradazione millesimale non ne modifica assolutamente la praticità d'uso, i punti cardinali sono sempre al loro posto, solo che, in più, è possibile con semplici calcoli determinare la distanza di un punto visibile all'orizzonte con una buona approssimazione che dipende dalla pratica e dalla lunghezza della base, il famoso "pezzo di spago" che il militare tiene in tasca assieme alla bussola, ma con un paio di nodi opportunamente fatti a distanza di 10 metri l'uno dall'altro.
Esercito U.S.A., bussola millesimale Brunton M2, i soliti esagerati ! Esercito d'Israele (I.D.F.)., bussola sessagesimale tipo Berker M88, in posizione di lavoro e sua lettura nel buio assoluto grazie al Tritium H3
       E se uno non ha la bussola millesimale, come fa ? Fa esattamente la stessa cosa utilizzando gli angoli sessagesimali, solo che determinato l'angolo al vertice facendo la sottrazione delle due letture, dovrà dividerlo per 5,6 per ottenere i corrispondenti gradi millesimali. Un'ultima nota, non ho parlato di quando la base è a "cavallo" del Nord e gli angoli vanno compensati aggiungendo l'angolo giro che sarà di 64°°, ma penso che chi usa normalmente la bussola da rilevazione non abbia difficoltà ad adeguarsi.

       N.B. Le foto a corredo sono tratte dalla collezione di bussole militari dell'autore. Mi scuso inoltre per alcune imprecisioni dettate dal forzato taglio divulgativo dello scritto, ma che nulla tolgono alla validità di quanto esposto.


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