Illuminatore d'emergenza a LED

     Alle volte, per provare un nuovo microscopio, mi serve una sorgente di luce "volante" e, guarda caso, non è mai disponibile o, se c'è, non è adeguata allo scopo.

Basetta in vetronite ramata, notare le tre isolette fresate.      Deve adattarsi perfettamente in altezza, essere allineata all'asse del microscopio e deve avere un minimo di potenza per poter fare le principali osservazioni.

Gli altri componenti necessari.      Inoltre deve essere del tipo giusto: Bianco per i casi generali, Blu per le osservazioni in Floroscopia, UV per l'osservazione di particolari sostanze luminescenti, ecc.

     Infine, deve essere otticamente modificabile con facilità, potendola quindi polarizzare, filtrare, concentrare, disperdere, avvicinare ed allontanare, ecc. ecc.

     Una soluzione molto compatta e molto semplice prevede l'uso di tre diversi LED di potenza, naturalmente utilizzati uno alla volta, montati su di una basetta facilmente livellabile e, date le minime dimensioni, collocabile ovunque.

Particolare del dado stagnato.      La posizione dei LED va poi mantenuta estrema, in modo da potersi avvicinare il più possibile allo strumento e/o lasciare più spazio per l'inserimento di eventuali polarizzatori, vetri smerigliati, filtri colorati, lenti, diaframmi, ecc.

I tre LED pronti per il montaggio.      Per la costruzione sono partito dalla mia solita vetronite ramata, opportunamente fresata, su cui verranno disposti, a triangolo equilatero, i tre LED di potenza. La basetta ha ai vertici tre viti di livello, in modo da trovare sempre un valido appoggio e per raggiungere con facilità l'allineamento voluto. Le viti sono in ottone ed il bullone è stato saldato alla pagina inferiore della vetronite.

     Il valore della resistenza dipende dalla potenza dei LED e dalla tensione disponibile: nel mio caso i LED sono da 5W e l'alimentazione fra i 6 ed i 12 Volt, pertanto ho utilizzato una resistenza da 5,1 Ohm e 10W di dissipazione. Naturalmente dovrete stare attenti nel regolare la corrente a non oltrepassare il valore massimo ammesso per i singoli LED, nel mio caso 0,75 Amper.

L'illuminatore finito: alla resistenza va il polo negativo. Illuminazione episcopica con filtro smerigliato.      I particolari costruttivi sono evidenziati nelle diverse immagini, io per evitare contatti ho utilizzato viti in plastica per il fissaggio dei LED, colla termica per fissare i dissipatori (ma solo per pigrizia: dato che scaldano sarebbe meglio usare una colla epossidica) ed una unica resistenza di caduta, tanto i LED si usano uno alla volta.


     Un ultimo suggerimento: per renderlo più stabile ho incollato sul fondo, nella faccia inferiore, alcune piastre di piombo, in modo da appesantirlo ed abbassare il baricentro della struttura. Le viti di livello hanno poi una copertura in plastica per non graffiare la superficie dei microscopi su cui si appoggiano.

          Buon lavoro !


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