Da una lampadina bruciata al LED

     Forse sono un vecchio abitudinario, ma non cambierei il mio vecchio microscopio Leitz Ortholux con nessun altro. Certo che ormai trovare ancora le sue lampade originali sta diventando sempre più difficile, per di più rapidamente scuriscono perdendo di luminosità in breve tempo.

LED ad alta potenza Luxeon.      Da un po' rimuginavo la sostituzione della lampadina con un LED di potenza, ma le prime prove non sono state felici perchè il posizionamento della sorgente di luce nei moderni (?!?) microscopi che sfruttano l'effetto Kohler è piuttosto critico: la posizione giusta della sorgente è esattamente dove il progettista l'ha calcolata !

Al LED è stato accoppiato un piccolo dissipatore.      Quindi niente da fare, se si vuole un buon risultato il LED va esattamente dove c'era il filamento della lampada.

     Dopo l'ennesima lampada bruciata proprio mentre la survoltavo per scattare una foto (ma và ?) mi è venuta l'idea giusta: il LED deve andare al posto del filamento della lampada ed il portalampada deve diventare il porta LED.
     Solo in questo modo avrei mantenuto la centratura della sorgente di luce, sfruttando normalmente quelle regolazioni che il costruttore ha previsto.

Ben visibili le griffe d'acciaio per tenere uniti i due elementi.
Mica facile !

     I LED di potenza scaldano ed hanno bisogno di un dissipatore, dove lo metto ?
     Inoltre, tutti i LED sono costruiti in modo che il dissipatore venga montato dietro di loro, ma se metto il dissipatore fra LED e portalampada, la sorgente di luce dove va a finire ?

Confronto fra la lampada originale ed il LED. La freccia indica il filamento.      Di necessità dobbiamo fare virtù: il dissipatore deve per forza essere minimo, quel tanto che basta per usare il LED senza farlo bruciare !
    E la sua altezza massima è data da quei pochi millimetri che restano fra la posizione del vecchio filamento ed il bordo del portalampada.


     Fatte le prime prove, dopo aver bruciato diversi diodi, la conclusione a cui sono pervenuto è la seguente: il LED di potenza deve essere scelto sovrabbondante come potenza disponibile, in modo da utilizzarne normalmente solo una minima frazione.


    Ed ora veniamo al mio caro Leitz ed alla modifica della sua sorgente di luce.

Il portalampada modificato con i grossi reofori di rame e la colla termica.      Il LED utilizzato è un Luxeon bianco (5500 K) da 10W, con un assorbimento di 1200 milliAmper ad 8 Volt. La nuova lampada a LED è finita, le dimensioni sono compatibili con il vecchio portalampada. Il suo costo è di 18 Euro, spesso molto meno del costo delle lampade speciali che va a sostituire, ma non scurisce, non cala di rendimento e dura una vita, o almeno finché la vostra sbadataggine non lo fulminerà.

     Il dissipatore è rotondo per transistor e le sue dimensioni sono giuste per stare fra il portalampada ed il LED.
     Per fissare il dissipatore ho preferito usare due fermi elastici in acciaio dopo aver cosparso di un velo di pasta conduttrice le superfici a contatto.

     Fate le prime prove, vedrete che fino a 150/200 milliAmper la temperatura è calda, ma resta costante, andando oltre aumenta lentamente.
     Nell'uso pratico io lo tengo sui 100 mA, è più che sufficiente per la normale microscopia, andrete a 200 solo per fare foto o per alti ingrandimenti.
La lampada  modificata è al suo posto.     Naturalmente la riserva di potenza disponibile tornerà utile quando fate foto in campo oscuro o simili, ma in questo caso i 400/500 mA li manterrete solo per pochi secondi, poi tornerete in zona di sicurezza.

     Ora passiamo al portalampada, eliminiamo con attenzione il vetro e con una punta da 3mm foriamo l'isolante fino ad uscire in mezzo al contatto centrale.
     Basta ora saldare una lamina di rame sul bordo ed un filo da 2mm, sempre di rame, al contatto centrale ed il nostro zoccolo è pronto ad accogliere la nuova sorgente luminosa.
Il mio Leitz Ortholux ora si stima: si sente ringiovanito di quasi mezzo secolo !      Una raccomandazione, non usate fili sottili: la lamina ed il filo grosso servono anche per tenere fermo il LED ed, in parte, aiutano pure loro a dissipare il calore sviluppato. Inoltre, un po' di colla termica aggiunta fisserà meglio il filo centrale.

     Ora, saldiamo assieme il gruppo LED/dissipatore con il portalampada modificato ed abbiamo la nostra nuova lampadina.

Una lampada  Olympus modificata con radiatore in tubo di rame.      Basta ora inserirla nel portalampada, regolare l'alimentatore per 7 Volt e la corrente a 100 mA. La luce sarà anche troppa, più che sufficiente anche per il Contrasto di Fase o l'illuminazione obliqua.

Sostituzione di classica lampada Zeiss 6V 15W con un led da 5 mm. !      Se poi volete dargli gas, aumentate pure la corrente, con le regolazioni fatte arriverete al massimo ai 500 mA, perfetti per foto in campo oscuro con ben 3,5 W di luce emessa, ma ancora ben al di sotto del suo massimo di 10 W.


     Naturalmente, quanto è stato fatto per le lampade del Leitz Ortholux può essere trasferito alle lampade di altre marche, magari le introvabili lampade a baionetta di Olympus, Wild e Zeiss: basta solo avere una lampadina bruciata ed il gioco è fatto !


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