La piccola pila a bottone PX 625 era molto diffusa negli anni 70-80, come tale equipaggia innumerevoli ottime fotocamere ed altre apparecchiature dell'epoca. Purtroppo il mercurio che contiene e' altamente inquinante, di conseguenza la pila non viene piu' prodotta, lasciando nei pasticci i felici possessori delle fotocamere che la utilizzano.
    Come sostituto e' stata proposta una versione alkalina, ma questa ha il difetto di una tensione di lavoro piu' alta, di 1,5V contro gli 1,35V dell'originale. Questo sarebbe il problema minore, il guaio e' che il suo modo di scaricarsi non e' adatto all'uso fotografico prevalente, il funzionamento degli esposimetri. Infatti, le pile al mercurio sono perfette per questo, mantengono la tensione costante per tutto il tempo, poi all'esaurimento, di colpo fanno crollare la tensione, rendendo evidente che la misura non e' piu' attendibile ed occorre sostituire la pila. Pila PX 675 per protesi acustiche ed O-ring da 10 mm. Al contrario, la scarica di una pila alkalina e' progressiva nel tempo, a poco a poco la sua tensione diminuisce fino a non essere piu' utilizzabile.
    Per questo considero un palliativo tutte quelle soluzioni che alcuni suggeriscono, tipo inserire resistenze che abbassino la tensione, ritaratura degli esposimetri, staratura intenzionale della sensibilita' della pellicola, e tante altre ciofeche del genere. Fate tutto quello che vi pare, ma la pila alkalina non ha una tensione costante durante l'uso.
       Quindi, se volete una soluzione vera, una pila al mercurio puo' essere sostituita solo da un'altra pila al mercurio, punto e basta.
Le due pile a confronto     Io uso normalmente una Rollei 35 S, una compatta eccezionale che fa foto meravigliose, ma ha il problema della PX 625. Dopo diversi anni di uso, le mie soluzioni sono solo due. La prima e' che non e' vero che le pile al mercurio siano sparite, tanti negozianti di fotocamere usate ne hanno, nascoste sotto il banco, ma le hanno. Unico problema reale e' che essendo fuori legge te le vendono a prezzo di borsa nera. L'altra soluzione e' utilizzare pile non per uso fotografico, ma sempre al mercurio. Infatti, non tutte le pile inqinanti sono state ritirate : quelle per uso medicale sono in normale produzione. Le due pile in un contenitore da spazzolini Allora basta andare in un negozio di protesi acustiche ed acquistare tranquillamente una PX 675, con vero mercurio genuino e fresca di fabbrica. Resta un problema, ma e' piccolo piccolo : le dimensioni della pila sono inferiori come diametro, per poter entrare nelle protesi acustiche miniaturizzate. La soluzione e' molto semplice ed e' una soluzione meccanica, si va dall'idraulico, si compra un O-ring da 10mm. e lo si mette attorno alla piletta che in questo modo non "balla" piu'.
      Per far durare il piu' possibile le nostre pile, puo' convenire tenerle disinserite quando per lungo tempo non usiamo la macchina : ottimo allo scopo un contenitore da viaggio per spazzolini, ne contiene due e sta comodamente all'interno della stessa Rollei, in modo da essere sempre a disposizione quando serve.
       Resta solo un problema, quello della vostra coscienza ecologica. Da parte mia, mi consolo pensando alla minima quantita' di mercurio che puo' essere contenuto in una pila del genere, rispetto a quello gestito dagli impianti industriali e da tante altre attivita' umane. Non mi giustifica, ma mi fa sentire molto meglio mentre continuo ad usare la mia formidabile Rollei. Naturalmente, almeno abbiate il buon gusto di riporre le pile ormai scariche negli appositi contenitori.

P.S. A distanza di alcuni anni da quando ho scritto queste righe, anche le pile al mercurio per le protesi sono andate scomparendo. Cari signori dobbiamo rassegnarci ad usare le pile Px 625 attuali, alcaline e non al mercurio. Eventualmente starate la sensibilità di uno stop, magari fate delle prove di confronto con un altro esposimetro, ma purtroppo dobbiamo arrangiarci !     :-(


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