RIAPRE LA SEGHERIA DISTRUTTA DAL RACKET DELLE ESTORSIONI NELL’ESTATE DEL 1999 A SCICLI, IN SICILIA, GRAZIE AL FINANZIAMENTO DEL FONDO DI SOLIDARIETA’ DELLE VITTIME DELL’ESTORSIONE E DELL’USURA.

 

 

LA STORIA

 

La segheria “Nova Iblea Imballaggi” – attiva nel settore della costruzione di cassette per la commercializzazione dei prodotti serricoli - fu distrutta il 24 agosto 1999 da un incendio doloso. Le fiamme, riconducibili al racket delle estorsioni del ricco territorio sciclitano, provocarono danni ingenti. L’azienda e tutte le apparecchiature vennero ridotte in cenere.

L’estate del 1999 fu particolarmente “calda”. Nell’arco di quaranta giorni ci furono ventidue attentati intimidatori e due omicidi. L’incendio della “Nova Iblea Imballaggi” avrebbe dovuto essere d’esempio a chi si fosse ribellato al racket. Anche se gli attentati colpirono varie attività economiche (la residenza di due imprenditori edili, un’officina meccanica, la Standa di Donnalucata) si concentrarono sul settore agricolo, in particolare quello serricolo per la produzione di fiori, attività che rappresenta il punto di forza dell’economia sciclitana. Anche la sede della CIA (Confederazione italiana agricoltori) di Scicli venne danneggiata da un incendio doloso, per rendere il messaggio ancora più esplicito.

Il 25 settembre, però, con la cosiddetta operazione Firefox, dieci persone finirono in carcere con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata a estorsioni, droga e omicidi. I presunti colpevoli furono assicurati alla giustizia e sono attualmente in attesa del processo.

 

La segheria, rilevata da circa tre anni da Ottavio Sgarlata, era un’azienda in crescita e in pieno inserimento nel mercato degli imballaggi per ortaggi. Dopo l’incendio il proprietario si rivolse all’associazione antiracket di Modica. Pochi mesi dopo ottenne il finanziamento del Fondo di solidarietà delle vittime dell’estorsione e dell’usura che ha permesso la sua ricostruzione. Questo caso ha anche portato alla fondazione di una associazione antiracket a Scicli, che si è poi costituita parte civile nel procedimento penale in corso nei confronti degli estorsori.

 

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