Sono certo che il dibattito di questa mattina sarà ricco di passione civile e di alto livello come ieri, puntuale nelle analisi del fenomeno criminoso dell’usura e del racket, sia dal versante prevenzione, contrasto e solidarietà  su cui è impegnato lo Stato, sia dal versante dell’azione solidale del volontariato che poggia  sulle fondazioni antiusura, sulle associazioni antiracket e sui confidi, che hanno trovato rilievo e valorizzazione nella nuova l. 44/99.

Il Commissario Grasso ieri ha dato conto dell’attività ”robusta”, svolta in questo primo anno della sua direzione del Comitato che, crediamo di poterlo dire consapevolmente, ha visto accelerare i ritmi delle istruttorie e delle decisioni: è stato ridotto il numero delle istanze pregresse accumulatesi in conseguenza di procedure rivelatesi macchinose. Le procedure sono state innovate, consentendo risposte puntuali alle vittime che si rivolgono al Comitato per ottenere l’applicazione della legge, la quale dispone di forme di solidarietà, “elargizioni” nei casi di estorsione e mutui senza interessi nei casi di usura, per facilitare il reinserimento nell’economia legale delle imprese colpite.

Il punto di forza è ora rappresentato dall’integrazione del lavoro dei diversi soggetti, che contribuiscono a costruire le autonome decisioni del Comitato ed in cui fondamentale è l’attività delle Prefetture.

Ringrazio vivamente quanti ieri, intervenendo, hanno dato un contributo così rilevante di analisi e di partecipazione; la giornata che si è aperta con la presenza significativa del Presidente della Repubblica Ciampi, ha registrato la valutazione e l’impegno del Governo, presente con i Ministri dell’Interno Bianco, della Giustizia Fassino e del Sottosegretario Brutti. Interverranno ai nostri lavori il Ministro delle Finanze Del Turco, il Presidente della Commissione antimafia Lumia ed il Presidente della Commissione di controllo sui servizi segreti Frattini.

Il Presidente della Camera Luciano Violante ha concluso i lavori della prima giornata con indicazioni di lavoro per il futuro assai ricche e concrete, come già fece in un Forum al CNEL, richiamando particolarmente l’attenzione sulla formazione e specializzazione dei soggetti impegnati su questo terreno.

Credo che oggi potremo sviluppare ulteriormente le analisi e le esperienze arricchite ieri dalle testimonianze cariche di tensione civile e politica di chi, drammaticamente, è stato vittima dei crimini della mafia. Questi cittadini, con grande serenità e fermezza, ci hanno offerto l’esempio e l’esortazione di come sia necessario non deflettere dalla lotta alla mafia. Per tutti desidero esprimere riconoscenza, solidarietà e affetto alla Signora Pina Grassi, esempio di coraggio, abnegazione e dignità che onorano l’Italia. È emersa con forza la consapevolezza che questa battaglia non può essere affidata solamente ai corpi dello Stato, nella loro funzione istituzionale, ed a cui va la nostra gratitudine: questa battaglia può essere vinta solamente se vi è un concorso generale di forze, di persone, di associazioni: una rete che opponga la propria resistenza e iniziativa di solidarietà ai fenomeni criminosi di aggressione alla civile convivenza e di penetrazione nella economia.

Il nostro Paese ha vissuto altri momenti drammatici che sono stati superati con una grande coraggiosa unità degli italiani. Importanti battaglie per la democrazia, per la pace, per la legalità contro la mafia e il terrorismo sono state vinte grazie all’impegno ed alla coesione dell’intera società, con l’impulso delle Istituzioni e delle Organizzazioni sociali. È quindi con tale rinnovato impegno, del patto di lotta alla mafia che apriamo i lavori della sessione odierna.

 

              Federico Brini

Membro del Comitato di solidarietà