Vorrei parlare dell’associazione ANVU (associazione nazionale vittime dell’usura), ma credo sia giusto parlare di me e delle vittime che hanno contribuito a che vi sia la legge, i fondi e tutto quello per cui stiamo lavorando.

 

Questa Conferenza ci farà uscire di qui più ricchi di esperienza, ma credo che oltre alla ricchezza del sapere degli altri dobbiamo sperare che questo ci porti altre cose, soprattutto a noi vittime. Io non mi definisco vittima: una volta che si esce dal giogo dell’usura non lo siamo più, siamo persone come gli altri, anche se qualcuno qui ci ha definiti anormali, forse perché abbiamo creduto troppo nelle nostre possibilità, nel nostro saper fare gli imprenditori, sperando che qualcosa cambiasse. Nel 90% dei casi di cui sono a conoscenza, c’è sempre qualche rifiuto da parte di una banca o qualche rientro immediato, comunque qualcosa che è andato storto nell’attività.

 

Noi vittime abbiamo denunciato, abbiamo lo Stato vicino, ci sono le leggi, quando ho denunciato nel 1993 eravamo completamente soli, si denunciava per disperazione, per paura e spesso anche per dovere civile, perché anche noi lo abbiamo e lo sentiamo.

 

Una cosa è certa: nonostante io dica nella mia associazione sempre di denunciare, però sono titubante quando dico “abbiate fiducia”, ho denunciato nel 1993, siamo nel 2001 ed il mio processo è ancora in alto mare perché i miei usurai sono più forti di me, hanno avvocati migliori e probabilmente il reato di usura andrà in prescrizione.

 

Mi dispiace che oggi non ci sia il Ministro Fassino perché quello che accade nei processi penali non accade in quelli civili: in attesa del completamento dei processi penali ci vediamo man mano portare via tutto, le case, le attività, quel poco che gli usurai ci hanno lasciato, ci viene portato via dalla giustizia a cui ci siamo affidati.

 

Noi non ci siamo uniti al coro di quelli che hanno chiamato usuraie le banche perché abbiamo conosciuto gli usurai veri quelli del 500% annuo, chiediamo che per le vittime di usura debbano essere rinegoziati quei mutui e così cominciare a pagare. Non vogliamo assistenza e vogliamo pagare ciò che dobbiamo pagare, ma consentiteci di farlo, se ci mettete le case all’asta, se ci togliete le aziende, è perfettamente inutile la legge, non ci aiuta.

 

Franca De Candia

Presidente ANVU