UN ANNO DI URP:

DAL 1° SETTEMBRE 2000 AL 1° SETTEMBRE 2001

 

 

       Nel corso di quest'anno l'attività dell'URP è stata particolarmente intensificata a seguito di iniziative volte a consentire una massiva diffusione di informazioni sul Fondo di Solidarietà e sul Fondo di Prevenzione . A partire dalla campagna di informazione avviata il 20 novembre 2000 e conclusa il 17 febbraio 2001, per poi giungere alla prima Conferenza annuale contro l’estorsione e l’usura del 16 e 17 gennaio 2001, le azioni dirette ad una maggiore informazione sono state pressoché costanti, accompagnate da continui interventi locali, istituzionali, da parte del Commissario e da un'attenzione alquanto elevata da parte dei mass-media.

 

       Di conseguenza, la disponibilità telefonica dell'URP è obbligatoriamente aumentata, passando dalle quattro ore giornaliere alle attuali dieci.

 

       Altro passo importante è stata l'acquisizione del numero verde che, attivato in concomitanza della campagna di informazione per il call-center (gruppo di dieci operatori appositamente costituito da novembre 2000 a febbraio 2001), è stato successivamente "ereditato" dall'URP.

 

       Di seguito si allegano i dati statistici relativi all'attività svolta in quest'anno. Da questi si può evincere la tipologia di contatti, la provenienza e l'andamento nel tempo. E' da considerare, nell'analisi degli stessi, che il call-center, nel corso dei tre mesi di campagna informativa, ha operato parallelamente all'URP, dodici ore al giorno, dirottando a questo principalmente le telefonate relative al Fondo di Solidarietà e a problematiche particolari ed assorbendo quasi totalmente il campo della prevenzione.

 

 

 

 

 

DATI STATISTICI

 

6.144: questo il resoconto delle telefonate giunte nel corso di quest’anno all’URP (vedi tabella 1), senza considerare quelle pervenute al call-center (circa 30.000) che, parallelamente all’URP, ha svolto la sua attività nei tre mesi di campagna di informazione (20 novembre 2000-16 febbraio 2001).

 

Una media, quindi, di circa 512 telefonate al mese, con picchi riscontrabili in particolari momenti significativi. Osservando il grafico n. 1 infatti, si può notare un notevole incremento di contatti telefonici nel trimestre febbraio-aprile 2001, periodo corrispondente al passaggio del numero verde, dal call-center all’URP.

 

Altri picchi sono osservabili in concomitanza dell’avvio della campagna di informazione (novembre 2001) e della Conferenza nazionale contro l’estorsione e l’usura (gennaio 2001), come anche nel periodo (gennaio-febbraio 2001) di maggiore diffusione di notizie sulla riapertura dei termini per le vittime di usura, prevista con la legge finanziaria 2001.

 

Per poter analizzare più dettagliatamente la tipologia di telefonate pervenute, si è operata una distinzione in quattro principali aree:

 

-      Informazioni stato pratica: riguarda le telefonate di coloro che, avendo presentato istanza di mutuo o di elargizione, chiedono notizie sull’andamento dell’istruttoria

-      Informazioni accesso al Fondo: riguarda le telefonate di coloro, vittime di usura o di estorsione, in possesso dei requisiti soggettivi per poter accedere al Fondo. Queste persone sono state indirizzate alle Prefetture o stimolate a presentare denuncia, qualora non l’avessero fatto

-      Prevenzione: si tratta delle telefonate di soggetti a rischio di usura, indirizzati prevalentemente alle Fondazioni o ai Confidi

-      Varie: in quest’area sono state inserite tutte le telefonate non comprese nelle tre tematiche di cui sopra: richieste di informazioni sui tassi di usura, difficoltà nei rapporti con gli Istituti di credito, oltre che le problematiche più svariate.

 

 

 

 

LA LETTURA DEI DATI STATISTICI

 

Da una lettura più approfondita dei dati statistici relativi alle telefonate giunte nel corso di quest’anno (settembre 2000-settembre 2001) si può pervenire ad un raffronto fra le varie aree geografiche e le differenti tipologie di tematiche affrontate.

 

In particolare si osserva che:

-      la maggior parte delle telefonate sono giunte dal Sud: il 33%. Segue il nord, col 26%, il centro, col 23% ed infine le isole con il 18%. (grafico n. 2)

-      la maggior parte delle telefonate ha riguardato la richiesta di notizie sullo stato della pratica (56%). A seguire, la prevenzione (22%), le informazioni per l’accesso al Fondo (7%); infine, le varie. (grafico n. 3).

Riguardo le telefonate relative alle informazioni sul Fondo, possiamo trarre un bilancio: dalle n. 206 telefonate giunte, si è pervenuti alla presentazione di n. 66 domande al Fondo.

-      Per alcuni di questi che hanno presentato istanza a seguito delle informazioni ricevute, il lavoro dell’URP è consistito anche in un supporto e sostegno nella fase della denuncia.

 

Da un confronto tra le varie aree geografiche (grafico n. 4) emerge, inoltre, un’elevata richiesta di informazioni sullo stato della pratica provenienti dal sud. Seguono le isole, poi il nord, pressoché alla pari col centro.

 

Per quel che concerne la prevenzione, questa appare particolarmente sentita come problematica al nord e al centro; meno, al sud e nelle isole, ove probabilmente la cultura della prevenzione è meno diffusa. I contatti avvengono, per lo più, quando ormai è troppo tardi e la problematica è già esplosa.

 

Si è cercato di considerare il problema della prevenzione suddividendo le telefonate ricevute, per singola regione e per città, oltre che per richieste relative ai Confidi (da parte, quindi, di commercianti o di imprenditori) e alle Fondazioni (telefonate pervenute quindi da casalinghe, disoccupati, pensionati o dipendenti pubblici) (grafico n. 5.0 e successivi).

Raffrontando questi dati con la distribuzione dei Confidi e  delle Fondazioni operanti sul territorio, si possono rilevare alcune problematiche relative alla non rispondenza della rete esistente sul territorio nazionale con le esigenze presenti.

 

I Confidi, pur comparendo in ciascuna regione, non sono sufficienti a ricoprire le esigenze, operando questi usualmente solo per una categoria di settore (artigianato o commercio) e avendo, per lo più, competenza esclusivamente provinciale e non regionale.

 

Le Associazioni Antiracket sono presenti solo in sei regioni su 20 e le Fondazioni sono addirittura assenti in alcune regioni come l’Emilia, il Friuli, il Trentino, la Val d’Aosta e il Veneto.

 

 

RISULTATI RAGGIUNTI

 

L’attività dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico ha dato la possibilità di attivare, in maniera concreta, i canali di comunicazione con l’utenza, anche attraverso incontri diretti. L’obiettivo è stato quello di avvicinare quanto più possibile l’istituzione al cittadino, offrire trasparenza rispetto all’iter del procedimento amministrativo, dare un riferimento a chi, dopo un primo, titubante contatto,ha capito di non essere più solo.

Si è contribuito, in occasione della Legge Finanziaria 2001 che ha riaperto i termini per le istanze di mutuo, a far ripresentare l’istanza al Fondo a chi aveva precedentemente ricevuto un rigetto della domanda perché fuori termine. Si è riusciti, rendendo nota la possibilità dell’istanza di sospensione dei termini, a far bloccare procedure esecutive che avrebbero altrimenti, avuto il loro corso.

 

E poi, si è parlato, tanto, con chi aveva solo bisogno di un sostegno psicologico.. si sono presi contatti, quando necessario, con i Servizi Sociali del Comune, tramite le Prefetture per segnalare casi particolari.

 

Si è tentato, attraverso i colloqui telefonici, di non perdere occasione nel diffondere la cultura della legalità, della non omertà, si è tentato di far riflettere sui rischi dei c.d. “amici” che prestano soldi e sul denaro stesso, sul suo uso e abuso, sulla necessità di programmare, sulla capacità di rinunciare.

 

Alcuni risultati sono stati raggiunti e con soddisfazione.

 

Tanto c’è ancora da fare.

 


 

in allegato: le tabelle dei dati ed i grafici del periodo settembre 2000 - settembre 2001 [richiede il programma Microsoft Excel©]