Passava lento,
dietro le foglie
cadenti,
il ticchettio del
tempo,
immortalando,
tra opachi colori,
il risvegliar dei
cuori.
Insospettato chiaror,
fu quel lampo nei suoi
occhi,
a ricercar quei monti,
quelle distese verdi,
che riempivano di
sospiri
i suoi giorni lieti.
Lì seduto su una
panca,
accompagnato dal
tremor
e da una vecchia
giacca,
osservava quella
foglia,
che se pur gialla,
era ancora bella,
mentre cadeva a terra.
Potessi anch’io esser
come quella foglia,
che ha abbandonato i
rami,
quella folte chioma,
ma che alla vita ha
dato,
senza chieder di più,
che esser amato. INDICE