Un suprestite ha raccontato

 

Già un anno, da quel triste giorno

Come un vento che passa, è passato

Con la morte che ancora dintorno

si aggira in agguato.

 

Quanto dolore quel giorno ha lasciato,

Quante persone piangon tuttora

la scomparsa d’un caro, un amato

che cercano ancora.

 

Ma con se ha trascinato la morte,

tutto!... Senza far distinzione

Quell’infame terribile sorte

Che ho veduto arrivar dal balcone.

 

Si! Come sopra già detto,

Da quel giorno è trascorso già un anno

Ed io ricordo ancora bèn netto:

Dopo il Natale...

Attendevamo il buon Capodanno.

 

Si ricordo ancor quel mattino...

Ed il giorno che gaio  già èra!!!

Ma quel dì gaio, l’ignobil destino

Ha mutato in tragica sera.

 

Il rumore d’un sordo boato

       Avea  distolto il mio sonnecchiare

Con molleza mi sono levato

Ed ho visto venire dal mare...

Dell’apocalisse l’orribil visione.

Allibito ho guardato ho guardato...

ed ho gridato con disperazione.

 

Così son rimasto per quanto?

Non saprei! Son caduto bocconi,

e prostrato io l’incredulo, ho pianto...

ho pregato e implorato... per mé soltanto?

Se è cosi: Che Dio mi perdoni!

Ollens 005

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