Intervista
all’on. Achille E. Mariano
1.
Lei, on. Mariano, è stato parlamentare italiano. Potrebbe
raccontarci, se c’è, un aneddoto curioso della sua esperienza
a Montecitorio?
R.
Ricordo un mio intervento in aula importante che serviva alla
conversione in legge di un provvedimento a favore degli
autotrasportatori.
Fu
un intervento decisivo con la conseguente approvazione e tanti
applausi. L'On. Alessandra Mussolini contenta, come me, del
risultato mi si avvicinò per complimentarsi e, nell'abbraccio, mi
accorsi che sul punto-vita della sua gonna aveva dimenticato il
cartellino della marca e le indicazioni della sua taglia. Non esitai
ad invitarla alla bouvette e tolsi dal suo bel fianco l'ingombrante
cartello sul quale mi rilasciò il suo autografo.
2.
Nelle amministrative del 1995 il Polo delle Libertà ha
preferito la candidatura di Ninì Toma a quella di un onorevole in
carica. Come mai?
R.
Nelle amministrative del 1995 il Polo delle Libertà a Muro
non era nelle condizioni di decidere nulla o di scegliere un
candidato. Fu mia intuizione e precisa scelta di predisporre una
lista civica composta da validi elementi della nostra società
civile che rappresentassero al meglio e compiutamente le varie
categorie professionali senza tener conto di ideologie o colori
politici.
Formammo
un gruppo operativo per la preparazione della campagna elettorale,
tra cui il Dr. Ninì Toma, bravo professionista che avrebbe dovuto
ricoprire, da super-partes, ma ricco della sua esperienza, il ruolo
di vice-sindaco, con me candidato sindaco. Doveva essere cioè
garante dell'imparzialità nei confronti dei nostri concittadini e
della trasparenza di tutti gli atti amministrativi durante la mia
assenza, in quanto in quel momento deputato al Parlamento.
Procedemmo
in pieno accordo con tutti nella predisposizione del programma e
della strategia più
idonea al conseguimento del buon risultato elettorale, ma il 19
marzo 1995, per motivi arcani e ancor oggi sconosciuti, mi si chiese
di lasciare il posto di candidato a sindaco a Ninì Toma, più di me
disponibile dal momento che io ero impegnato nell'assolvimento del
mandato parlamentare. Da parte mia ci fu subito, quella sera stessa,
la più assoluta disponibilità, anche se lasciavo intravedere in
questa decisione la probabilità di perdere qualche consenso in
quanto Ninì Toma, non troppo conosciuto e poco a contatto, nella
quotidianità, con la nostra gente. L'onorevole in carica e meglio
radicato sul territorio poteva sortire un risultato più positivo.
Mancarono
a Ninì Toma e alla lista appena 150 voti!
3.
Un onorevole che non è riuscito a diventare Sindaco cosa
augura ad un Sindaco che vorrebbe diventare onorevole e/o affini?
R.
L'On. Mariano poteva, con molta probabilità, stando ai
fatti, diventare sindaco già nel 1995. Nella tornata successiva il
Polo si defilò, coraggiosamente, all'ultimo momento, forse
perseguendo strani giochi di potere, lasciando a me l'onere e
l'onore di approntare in fretta e furia una lista di Alleanza
Nazionale, che, col risultato ottenuto, ha politicamente qualificato
l'azione del partito, ha dimostrato la qualità di tutti i
componenti la lista e infine, cosa più importante, ha assicurato
alla città di Muro la presenza di cinque consiglieri comunali, cioè
un'opposizione ferma, propositiva e determinata, garanzia certa di
controllo per i muresi.
Non
mi sottraggo dall'augurare al sindaco uscente le migliori fortune
politiche, non tanto e solo per lui, quanto per l'onore e l'orgoglio
che ne verrebbe alla nostra intera comunità.
Ricette
miracolose in politica non esistono! I risultati si ottengono sul
campo, ma si guadagnano giorno dopo giorno con la disponibilità per
gli altri, con l'attenzione ai problemi e ai disagi della gente, con
la consapevolezza che il consenso non si compra ma si merita. E, per
ultimo, un po’ di umiltà non guasta!
4.
Quali i provvedimenti dell’amministrazione comunale, a
parte la questione Consal ampiamente trattata, che più si sente di
criticare?
R.
Quanto un'amministrazione fa, attraverso provvedimenti e atti
pubblici, non è sindacabile, anche alla luce delle nuove
disposizioni di legge. Certo noi, dai banchi dell'opposizione,
possiamo criticarli, ma nello stesso tempo dobbiamo proporne altri
alternativi più validi e più confacenti ai bisogni dei nostri
cittadini. Lo abbiamo sempre fatto e lo continueremo a fare! Peccato
che il popolo murese non frequenti l'aula consiliare come dovrebbe.
Speriamo meglio per il futuro! Quello che oggi mi sento di suggerire
al Sindaco e ai suoi collaboratori è che si ponga più attenzione a
quanto è oggetto delle nostre interrogazioni: vedi miglioramento
delle strade, strisce pedonali, traffico interno ed esterno,
miglioramento dell'illuminazione, abolizione della tassa sui passi
carrabili e quella sulle insegne pubbliche, abolizione dei diritti
d'urgenza sulle affissioni di solidarietà e partecipazione al lutto
dei nostri concittadini. Migliorare la sicurezza con un migliore
coordinamento con le forze dell'ordine; prevenire meglio e
correggere in tempo il disagio giovanile con il coinvolgimento della
famiglia e la scuola. Dare assistenza ed aiuto a chi più ha bisogno
con interventi mirati e non a pioggia e scarsamente adeguati. E'
urgente e necessario fare il punto sull'entità dei mutui contratti
sinora ed evidenziarne i rispettivi impegni a scadenza. E infine
trovare modi e strumenti per una progettualità atta ad incrementare
sviluppo e forza lavoro. Non è cosa facile, ma vale la pena
cimentarsi! Per tale obiettivo non trascurerei i contratti d'area -
la formazione - la cooperazione - i patti territoriali.
Personalmente
credo, in maniera convinta, nella delocalizzazione imprenditoriale
nel nostro basso Salento.
5.
In un suo volantino, tempo fa, invitava i lavoratori
socialmente utili ad andare a “scopare”. Oggi è ancora della
stessa opinione?
R.
Non ho mai veicolato con volantini miei suggerimenti ai
lavoratori socialmente utili, sia perché non era mia competenza e
sia perché essi hanno un programma ben stabilito e concordato da
rispettare.
Quanto
allo "scopare", feci cenno, scherzosamente, nel premiare
"lu Santu spazzino" e dissi che andava apprezzato per le
sue grandi scopate che aveva fatto di giorno e di notte. E poi,
amici miei, non scandalizzatevi, scopare fa bene alla salute e
all'ambiente!
6.
In più occasioni, alcuni consiglieri di opposizione hanno
associato l’uso di stupefacenti alla frequentazione della villa
comunale. Lei è dello stesso parere?
R.
Il dramma della droga è tale e tanto grande che non è più
eludibile, purtroppo, anche qui a Muro. Un problema grosso che va
affrontato a monte e con il contributo di tutti. Non è la
frequentazione di una villa comunale che può accentuarlo. Chi è
preso da questo male va analizzato, curato ed aiutato.
Magari
bastasse chiudere loro l'accesso alla villa comunale. La società
deve chiedersi invece quanto ha fatto e se ha fatto fino in fondo
quanto le era permesso e doveva fare per evitare o per arginare il
fenomeno. Comunque non è mai troppo tardi per intervenire!
7.
Lei è in politica da molti anni: quali gli errori commessi e
quali le cose che senz’altro ripeterebbe ?
R.
E' vero sono in politica da molti anni: nel 1964 consigliere
comunale; nel 1980 consigliere provinciale; nel 1994 deputato della
Repubblica; oggi capo-gruppo di A.N. all'opposizione.
Dopo
tanta attività politica, più che di errori commessi, ci si può
rimproverare di quanto si poteva fare di più compatibilmente con il
tempo avuto a disposizione.
Vi
assicuro che avendo fatto sempre il mio dovere e sino in fondo,
ripeterei pari pari quanto ho fatto, e vi assicuro che non è poco!
Quindi, un bilancio positivo! Ho onorato il mio nome e la mia terra
e ne sono orgoglioso!
8.
Dopo questa esperienza amministrativa pensa ancora di
impegnarsi in politica?
R.
Non metto mai limiti alla Provvidenza. Mi sento ti poter dare
ancora molto. Ma soprattutto metto a disposizione dei giovani e dei
meno giovani il grosso bagaglio della mia esperienza, politica e
professionale, certo di poter essere ancora utile per la crescita
del nostro paese.
Tanto
per rimanere in tema, il 27 febbraio appena trascorso sono stato
confermato Presidente del Circolo di Alleanza Nazionale con la
totalità dei voti (un solo voto nullo). Dopo questo risultato mi
sento più impegnato a migliorare il partito e affidarlo poi a mani
più giovani e meritevoli.
9.
Ispirandoci ad un giornalista della RAI, le chiediamo tre
aggettivi per definire Achille E. Mariano.
R. Quest'ultima domanda mi imbarazza un po’, ma mi auguro di non
peccare di superbia nel dire che, a parte gli umani difetti, Achille
Enoc Mariano può essere definito: coerente, disponibile e con
grande capacità di dialogo.
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