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IL

GRANDE

BRADIPO

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Il grande bradipo 1        sali

 

Se io dico bradipo, tu... che cosa dici? Probabilmente niente e pensi che sia matto, ed in effetti, bisogna esserlo un po’ per scrivere un articolo su questo animale!

Ma non disperdiamoci troppo. Bradipo, un animale piccolo (fino ad un certo punto), lento e che risulta strambo solo per il fatto di appartenere all’ordine degli Sdentati, al sottordine Xenartri, all’infraordine degli Xenartri pelosi e alla Famiglia dei Bradipodidi. Ma scusate ... Di che famiglia poteva essere un bradipo, se non dei Bradipodidi?

Ma questo insulso animale ha un nome che racchiude in sé tutta una storia di civiltà greca ed antica. Pensiamo ad esempio al nome (anche perché di classico c’è solo quello), che deriva dal greco braduV e poV che significa piedi lenti! In che cultura si muove questo animale, anzi in che coltura! Infatti passa tutto il suo tempo a mangiare appeso sugli alberi e giocare a fare la moviola, cosa che peraltro gli riesce benissimo.

Ora una domanda sorge spontanea: come ha fatto a sopravvivere per tutto questo tempo ai predatori? Molti studiosi hanno passato la loro vita su questo problema, ma solo uno, di cui purtroppo non possiamo annunciare il nome, in quanto non abbiamo pagato la tassa sulla privacy per la divulgazione in ambito socio-naturalistico-letterario dell’identità di singoli studiosi o gruppi di ricerca su argomenti socio-psico-naturaldomestici ai sensi della legge 18 bis, comma 13.7, del 26 ottobre 1998, ha risolto questo problema che ha portato all’insonnia diversi altri ricercatori.

La soluzione sapete qual è? Le alghe! ... Come? No, il bradipo non mi ha mangiato il cervello! È proprio così! Questi due famosissimi generi di alghe, il Trichophilus ed il Cyanoderma, certamente più conosciuti che visti, coprono il corpo del suddetto animale, rendendolo talmente mimetizzato, che il WWF ci ha raccontato delle stesse madri che piangono perché, ad una certa età, il loro cucciolo diventa così simile alle foglie, che non lo si vede più! L’unico svantaggio di una tale mimetizzazione è dovuto al fatto che porta gli esemplare alla morte, non certo data dalla vecchiaia, come si potrebbe credere, ma dal fatto, purtroppo frequente, che un altro bradipo, credendo di mangiare un bel piatto di foglie di quercia, condite con giovani germogli e con un contorno di fiori e frutti, azzannano il dito o altro di un loro simile. Per fortuna non sono vendicativi, altrimenti sarebbero scomparsi dopo qualche mese!

Grazie a queste caratteristiche donate dalla signora Natura al signor bradipo (non confondetemi, non sono sposati), questo esemplare di moviola vivente è sempre riuscito ad avere la meglio su tutti. Questo anche grazie alla loro grande capacità di adattamento, quindi, non dobbiamo assolutamente stupirci se fra qualche anno vedremo un bradipo guidare una macchina! In questo caso, pensate alla gioia di quegli automobilisti che sono nati calmi, ma, appena salgono su una macchina, iniziano a suonare come dei forsennati se quello davanti non parte entro un decimo di secondo da quando il semaforo è diventato verde, a costo di tamponare la vettura davanti!

Quindi la mia conclusione è ... non lo so e, poiché sono democratico, ne lascio scegliere una diversa per tutti quanti, bradipi compresi!

sali

Il grande bradipo

2° episodiosali

 

Sfidando tutte le varie tribù del sud America dei Binghi, dei Bongo, dei Bungu, ho avuto la fortuna di poter osservare da vicino un bradipo in pelle ed ossa ed un pezzo di foglia che gli stava ancora penzolando dalla bocca!

Avviso per la redazione: per questo articolo pretendo un bonus sullo stipendio di £. 480.000 per biglietti aerei e mezzi di trasporto, £. 78.500 per la guida, £. 76.300 per l’equipaggiamento, £. 108.000 per le spese per i vari tipi di foglie, frutti e semi necessari per la collaborazione del bradipo.

Tornando a noi ... lo sapevate che i bradipi hanno un altissimo livello di cultura? Anch’io stentavo a crederci, ma è così! Anch’essi, infatti, hanno una scuola, i compiti da fare, ma allora vi chiederete come mai non sono così progrediti come gli uomini. Questa loro condizione di ignoranza è dovuta al fatto che tutto il tempo necessario a studiare è sprecato poiché impiegano 10 ore per andare a scuola, 10 ore per tornare, e le rimanenti 4 sono occupate dal pranzo. Infatti, studi approfonditi di laboratori siberiani, hanno svelato che i bradipi sono una delle cause del rapido disboscamento in Amazzonia! Sono così voraci che prima mangiano le foglie, i frutti, i semi, poi passano ai ramoscelli, poi i rami, infine tutto il tronco! Non dite che non è vero, perché ho copia dei documenti che spiegano i risultati. Se qualcuno vuole vederli con i suoi occhi, è pregato di mandare un’e-mail all’indirizzo dell’Artiglio, il quale gentilmente mi avvertirà se ci sono richieste, ed io manderò al più presto le risposte degli esperimenti.

Posso ancora informarvi che i bradipi sono diventati anche animali da compagnia. Lo stesso Bin Laden ne ha un paio. Il primo di essi si chiama “Nikov” ed il secondo “Kalaŝ”. Nelle interviste continua a ribadire che questi due animali sono alla base della lotta contro gli Stati Uniti d’America, ma io non capisco proprio perché!

Ma non voglio annoiarvi con l’aspetto socio-economico-politico di quest’animale, anche perché sarebbe troppo complicato per me che devo scriverlo, quindi vi saluto e vi do l’appuntamento al prossimo numero, dove scoprirete che i bradipi, in realtà, sono anche qui vicino a noi, ...

 

Dall’America è tutto, a voi l’Artiglio, Bassi.

Teoricamente non si dovrebbero leggere queste parole.

 

sali

 

Il grande bradiposali

3° episodio

 

Continua la fantastica avventura nel regno animale del mitico Bassi (?!) che, oggi per voi è andato addirittura a far visita ad una famigliola di questi animale.Voi non sapete quante volte sono caduto dagli alberi, quanti colpi mi sono preso, quante volte mi sono appeso ad un rametto, che naturalmente non ha retto il mio peso (e le conseguenze ve le potete anche immaginare), m sono riuscito ad entrare in casa loro!

Non mi potrò mai dimenticare la loro accoglienza: così calorosa! (a mezzogiorno tocca i 35°C, ma sono altre considerazioni).

Certo che i bradipi non fanno mai niente durante il giorno: passano il loro tempo a chiacchierare ed a mangiare. Voi non sapete, però, su che argomenti discutono! Sono arrivati a parlare anche di Ungaretti, e dicono che la sua migliore poesia, anche se con qualche modifica, è “Si sta anche d’autunno sugl’alberi tra le foglie”.

Ma ora vi descrivo la giornata tipica di uno di questi animali. Si alzano con molta, molta calma verso le 8, in genere. Naturalmente appena alzati pensano bene di fare un’abbondante colazione, ma dire abbondante è dire proprio poco, voi come la chiamereste una colazione che dura quasi cinque ore? Infatti la finiscono in tempo per iniziare il pranzo. Per cui dopo una pausa, necessaria per riposare le loro mandibole, passano le prossime cinque ore abbondanti a consumare la seconda colazione.

Naturalmente è usanza anche fra di loro fare una piccola pennichella, ma l’unica differenza che distingue il loro ed il nostro riposo sono le quattro ore di sonno profondo di questi animali. Non so come facciano, ma si svegliano sempre in tempo per la cena e lo spuntino di mezzanotte, che naturalmente si inglobano a vicenda e formano un unico pasto che essi chiamano “astrelindre”, che significa più o meno “breve spuntino”.

Dopo questa descrizione non so più come chiamarli questi animali. Più che bradipi sembrano dei maiali della peggior specie, anche perché puzzano come non so che cosa.

A parte questo, la cosa più difficile è stato il mio ritorno in famiglia dopo la visita ai bradipi. Mia madre, esterrefatta dal numero di foglie che mi pendevano dalle orecchie, dal naso, dalla bocca, mi ha chiesto dove diavolo ero finito ed alla mia risposta “sono andato a fare uno scoop favoloso sui bradipi per l’Artiglio”, mi ha guardato stupefatta e mi ha portato immediatamente a vaccinare contro la “scemite excelsa”. (Per tutti quelli che si stanno preoccupando per la mia salute, cioè nessuno, posso dire che sto benissimo!).

Comunque, chiunque fosse interessato ad un viaggio nel paese dei bradipi (avendo ben chiare le conseguenze), si può rivolgere all’agenzia Bradipo Tour Agency, che è in corso di creazione alla sede ufficiale dell’Artiglio (mi dispiace, ma non posso scrivere l’indirizzo perché è top secret). Per quanto riguarda l’accompagnatore, potete stare certi che non avrete me, perché ho già sperimentato gli effetti della visita. Adesso ho i capelli che stanno diventando a forma di foglia, ho sempre sonno, mai voglia di fare niente e sono stranamente attratto dall’insalata ... ma starò mica diventando un bradipo anch’io?

                                          IL BRADIPO…CONTINUA

sali

Il grande bradipo

4° episodiosali

 

Ecco che l’inverno sta terminando e la primavera sta bussando alle nostre porte. Tutto rinasce, tutto si risveglia, anzi, meglio, quasi tutto si risveglia, infatti, i nostri piccoli animaletti del sud America si stanno preparando ad un breve periodo di sonno profondo, tanto per cambiare.

Voi sicuramente direte: “ma figuriamoci se i bradipi vanno in letargo e soprattutto in primavera!” Cercherò allora di illuminarvi: non è un vero e proprio letargo, ma dovete capire che muovere le mascelle in modo continuato per mesi è stancante! Questi animali, per contrastare il problema, hanno pensato ad un riposo totale di circa una settimana. Vi sarà certamente capitato di vedere questi esseri appesi ad un ramo con gli artigli (non tanti giornalini, ma le loro “unghie”) con la pancia in alto a prendere il sole. Ecco, questa è la loro posizione preferita per questo breve letargo.

Ma pensate che trauma per il metabolismo di questi mammiferi restare per circa una settimana senza avere niente fra i denti!!

Si organizzano quindi per restare il minor tempo possibile senza mangiare.

Si vanno a cercare un bel ramo, pieno zeppo di foglie, e mangiano a più non posso per i giorni precedenti, per avere una riserva naturale di vegetali nello stomaco. Dopo questo si tuffano in questo sonno profondo, confidando di trovare, al loro risveglio, il ramo sempre pieno di foglie. Non sarebbe neanche una stupida trovata, anzi, potrebbe anche risultare intelligente per le possibilità cerebrali di questi esseri più o meno viventi. Ma dovete capire che, per questi animali, un ramo pieno di foglie è una fonte di attrazione non da poco, quindi perché non approfittarne?

Per questo motivo, quando i bradipi si svegliano dalla loro settimana di riposo, si trovano il deserto delle foglie intorno a loro. Risulta quindi più che naturale andare alla ricerca di un’altra riserva naturale di verde. È in questa occasione che raggiungono la loro velocità di punta, che si avvicina addirittura ad un metro ogni cinque secondi! Velocità degna della “Formula bradipo”!

Dopo questa breve descrizione vi devo salutare perché i miei amici bradipi mi stanno facendo segno di stare zitto perché non riescono a dormire, quindi buonanotte a tutti!

sali

 

Il grande bradipo

5° episodiosali

 

Ore 7:00, il padre bradipo si alza dopo la sua nottata trascorsa a dormicchiare pesantemente. Si avvicina, con una lentezza disumana (anche perché è un animale) ad un ramo ed inizia ad ingurgitare foglie su foglie, come antipasto.

È uno strano essere questo tipo: più alto del normale, quasi veloce, con una corta capigliatura sulla testa disordinata e spettinata ed una voracità senza confronti. Sua mamma lo aveva chiamato Johnny.

Ma guardate un po’ chi si sta alzando! La moglie! Con gli occhi ancora gonfi dalla lunga dormita, dà il buongiorno al marito e si avvia a preparare la colazione: oggi menù diverso: latte di foglia, con i famosissimi bisottini “foglie achili”.

Johnny non sa resistere a quel profumo. Abbandona il suo ramo e si scaraventa al tavolo.

Don, don, don, don, don, don, don, din: il pendolo suona le sette e mezzo: ora di far alzare i figli.

I Mangiamolt hanno 3 figli: Johnnino, Johnninino e Johnnetta. Il primo ha quasi 8 anni, il secondo 3 e il terzo 2. (Ricordatevi che le età dei bradipi non corrispondono a quelle degli umani!)

La casa inizia a svegliarsi ed anche l’appetito fa la sua comparsa, quindi inizia la solita corso per sedersi per primi al tavolo di cucina.

Questo liquido color verdastro ha strani effetti su questi animaletti: appena ne sentono l’odore, gli occhi iniziano a muoversi, la bocca a masticare e corrono ancora più veloce!!

Finalmente si riesce a sedere anche la mamma e può divorare parte dei 10 chili che costituiscono la reazione quotidiana di foglie.

Oggi è una giornata diversa dalle altre: deve iniziare una dieta!!!

Parolona, anzi parolaccia per questi animali, ma in alcuni casi necessaria. Il medico dice che non è possibile per un animale delle dimensioni di un bradipo pesare circa 100 chilogrammi!

Per questo motivo, niente merendina a scuola per i bradipini! E se prima la scuola era già disprezzata, adesso, durante la dieta, è addirittura odiosa.

Ma non crediate che per il padre vada meglio! Anch’egli è caldamente invitato a non mangiare durante le pause di lavoro per alcuni giorni! Che tragedia!!

Nonostante questi periodi di dieta, però, la vita di questi animali non è molto stressante, anzi, direi che è proprio il contrario.

Ma adesso non sto a descrivervi la giornata di questi animaletti, ma lo potrete sapere nei prossimi episodi ... forse!!

sali

 

Il grande bradipo new

sali

6° episodio, di Bassi

Con molta tristezza e commozione ho dovuto abbandonare lo studio sui bradipi, prima di diventare io stesso un bradipo.

Ma non rinuncio… dopo faticose ricerche il mio interesse si è indirizzato verso il famosissimo essere conosciuto come Nasica.

Comprendo che l’argomento è già conosciuto alla perfezione dalla maggior parte degli artigliosi lettori dell’Artiglio, ma mi accingo ad illustrarlo ugualmente, perché, vi confesso, mi sono quasi innamorato di una nasica, che mi  ha mandato, come pegno del suo amore, la sua migliore fotografia. Ho scelto bene, vero??? Aspetto i vostri giudizi all’indirizzo

dell’Artiglio artigliomail@inwind.it. Io la trovo affascinante.

La mia amata ha un  vero fisico da teen-ager: pesa circa 20 chili e vive,

purtroppo,  un  po’  lontano, appena nell’isola del Borneo! Sono un po’

offeso  con  gli  abitanti   dell’isola  in  quanto  sostengono  che  la  mia

nasica derivi dagli antichi coloni olandesi.

Adesso  vi  spiego  meglio:  è detto che quando i primi esploratori della

Olanda   arrivarono   sull’isola   non   furono   molto   apprezzati   dagli

abitanti locali; li trovarono, infatti, con lunghe  barbe, con nasi  grossi e

rossi  e  con  enoooormi pance,  così,  quando  videro  la  mia  nasica, la

soprannominarono Monyet Belanda o “scimmia olandese”.

Io  ritengo  che  con la  chirurgia  plastica,  con  quelle  cerette che usate

voi  donne e  con  una sana  dieta,  Nasica  possa migliorare e comunque

è pur sempre attraente.Adesso che ci conosciamo bene, vi confesso l’unico mio timore. È il raffreddore borneese di Nasica.Pensate solo se è colta da starnuto!!! Bisogna portarsi dietro un ombrello matrimoniale ed un lenzuolo, sempre matrimoniale, come fazzoletto. Se si è nelle vicinanze è bene ancorarsi al primo albero prima di trovarsi a cento metri, spiccicati sul suolo! Comunque, per chi dovesse ritenere che quest’animale è ricercato solo dai propri simili, informo che la Sarawak Forestry Department la tiene sotto controllo e ne assicura la sua protezione.

SONO GELOSISSIMO!! Ci penso io a proteggere la mia amata e non ho bisogno di aiuto, CHIARO?

sali