La depressione: senza voglia di vivere!
da appunti personali del dott. Claudio Italiano
Distinguiamo, a grosse linee e per farci capire, com’è nostro intento in questo
Sitoweb, un disturbo minore, la distimia, ossia il cattivo tono dell’umore,
saltuario, meno grave, più limitato nel tempo e nei segni, dal disturbo
depressivo maggiore vero e proprio, più grave e di pertinenza psichiatrica.
Distimia.
E’ un umore cronicamente depresso, presente per la maggior parte del giorno,
quasi ogni giorno per 2 anni. Gli individui col disturbo distimico si sentono
tristi e "giù di corda". Essi presentano ancora uno o più sintomi sotto
riportati:
scarso appetito o al contrario iperfagia (mangiano cioccolata, dolci, spuntini
ecc.)
insonnia o ipersonnia
scarsa energia o astenia
bassa autostima
difficoltà di concentrazione o nel prendere decisioni
sentimenti di disperazione
Distimia.
E’ un umore cronicamente depresso, presente per la maggior parte del giorno,
quasi ogni giorno per 2 anni. Gli individui col disturbo distimico si sentono
tristi e "giù di corda". Essi presentano ancora uno o più sintomi sotto
riportati:
scarso appetito o al contrario iperfagia (mangiano cioccolata, dolci, spuntini
ecc.)
insonnia o ipersonnia
scarsa energia o astenia
bassa autostima
difficoltà di concentrazione o nel prendere decisioni
sentimenti di disperazione
E’ presente distimia nel 2% degli anziani che può insorgere come perdita
dell’autostima, cioè incapacità dell’anziano a far fronte ai bisogni emergenti;
la distimia insorge specialmente nella stagione autunnale o invernale, quando
l’anziano sta più tempo in casa e da solo; essa si può associare ad altri
sentomi: sensazione di dolore toracico, dispnea, cardiopalmo, vertigine, dolore
addominale, stitichezza, pollachiuria, urgenza minzionale, dolori diffusi
muscoloscheletrici, cefalea, disturbo della memoria, capogiro. Si può associare,
ancora, a vere patologie sistemiche:
ipotiroidismo
cardiopatia ischemica (paziente cardiopatico infartuato, ospedalizzato in UTIC
ecc)
vasculopatia cerebrale (paziente con ictus cerebrale che piange, si dispera, non
è autosufficiente)
Morbo di Parkinson (paziente disorientato, aggressivo, asociale, che si sente
abbandonato e disabile)
Disturbo depressivo maggiore.
Può essere lieve, moderato o grave. Secondo studi americani ne sono affetti il
26% delle donne ed il 12% degli uomini., specie se in famiglia esiste un parente
di primo grado che ne sia affetto.
Episodio depressivo maggiore se:
Sono presenti 5 o più dei sintomi appresso riportati; si caratterizza per i
seguenti sintomi, presenti contemporaneamente per un periodo di 2 settimane, non
causate da situazioni patologiche particolari (per es. malattia grave ed
ospedalizzazione) nè associato a spunti deliranti:
Umore depresso per la maggior parte del giorno, quasi ogni giorno
marcata diminuizione di interesse e piacere per tutte le attività della
giornata;
perdita di peso o aumento di peso oppure riduzione dell’appetito quasi ogni
giorno.
insonnia o ipersonnia
agitazione e rallentamento psicomotorio quasi ogni giorno
faticabilità
sentimenti di autosvalutazione o di colpa eccessivi o inappropriati (che possono
essere deliranti), quasi ogni giorno
ridotta capacità a concentrarsi o pensare
pensieri di morte (non solo paura di morire, ma ideazione suicidaria senza un
piano specifico o ideazione di un piano specifico per commettere suicidio.
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