DON NINO, UN SANTUOMO
Don Nino S. viveva da single insieme a sua sorella, single pure lei,in una
modesta casa del rione San Giovanni di Milazzo.Erano orfani di ambo genitori. Lo
conobbi casualmente nel 1962, dopo 2 anni dall'arrivo mio dall'Argentina con la
mia famiglia. Da Fiumarella di Milazzo, ci trasferimmo a S.Giovanni. Mio
fratellino ebbe bisogno di punture, e così ci fu presentato don Nino da una
parente del padrone della casa che avevamo in affitto in Via Maio Mariano. Egli
lavorava come infermiere all'Ospedale di quì, e nel tempo libero faceva
iniezioni per le case della gente.Era tutto casa,chiesa e lavoro. Aveva un
fisico asciutto,statura media,occhi azzurri,capelli corti argentei e una leggera
barba incolta. Vestiva sempre in modo semplice, con un vestito grigio,una
camicia bianca, un paio di scarpe semplici,l'immancabile basco nero in testa e
un impermeabile marrone chiaro immancabile pure esso. Era molto schivo, faceva
la puntura e fuggiva via. Certe volte aveva qualche minuto di tempo e allora ti
parlava della storia di qualche santo, e i suoi occhi azzurri si illuminavano di
gioia ed egli perdeva la cognizione del tempo e anche noi. Ci parlava pure di
quando fu fatto prigioniero in Grecia, durante la brutta Seconda Guerra
Mondiale.Alla fine della cura di punture, accettava solo un quarto dei soldi che
prendevano i suoi colleghi, che lo odiavano a morte per questo, perchè faceva
loro concorrenza sleale (dicevano).Ma don Nino voleva fare solo del bene e
basta.Come se non bastasse, anche quando non lo chiamavi, egli ti visitava e ti
portava roba da mangiare(frutta,verdura,uova,regalati a lui da altri).La sua
unica compagna fu una bicicletta modesta e vecchia, con la quale si spostava per
Milazzo.Ultimamente non riusciva a salirci più, però gli serviva per appoggiarsi
mentre camminava a piedi sui marciapiedi.Ci trovò spesso, sino a quando se ne
andò per sempre in Cielo, in silenzio.Mi ricordo sempre con commozione che, dopo
avere fatto la puntura, chiedeva sempre scusa al malato.Dopo la sua morte, la
sua casa fu distrutta e ora è sorto un palazzo (peccato!I suoi parenti così
vollero).Durante la sua vita, non è stato capito dalla gente, proprio come
avviene per i santi. Spero che diventi almeno ufficialmente Beato. Io me lo
immagino ora in Paradiso, di certo, in ginocchio a pregare,così come si vedeva
spesso in chiesa........
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