mal di gola

.IL MAL DI GOLA

appunti del dott. Claudio Italiano, ospedaliero
Sarà capitato anche a voi di fare un viaggio con l’aria condizionata a tutto volume, cosa assolutamente da evitare, specie d’estate. I condizionatori sono invenzioni degli americani che d’estate, anziché riposarsi, hanno fatto questa bella pensata per essere produttivi. Ma scherzi a parte, vediamo cos’è il mal di gola? Perchè è pericoloso? Cosa può accadere a nostro figlio se si ammala di mal di gola? E che differenza c'è tra tonsillite e faringite?



Innanzitutto, siete sicuri che si tratti di un mal di gola, e non di un dolore irradiato al collo, quindi di origine cardiaca? In questo caso vi sentirete oppressi e deboli, con sudore freddo profuso che dura qualche minuto. Nel caso opposto, se avrete preso freddo in un viaggio in auto con l’aria condizionata a tutta birra (!), avrete una infiammazione della faringe su base infettiva, cioè sarete affetti dalla infezione più diffuse delle prime vie respiratorie.

Epidemiologia.

Rappresenta il mal di gola o faringite, la più frequente infezione batterica delle vie respiratorie nel bambino in età scolare e, perché no, dell’adulto., da non confondere con la tonsillite che interessa, appunto, le tonsille che appaiono ingrossate, dolenti ed essudanti materaliale purulento o ricoperte da placche. Presenta un andamento stagionale a seconda delle virosi che affliggono il tratto respiratorio tra gennaio e marzo. L’incidenza invernale è compresa tra 60 e 120 casi/1000 persone. Il bambino costituisce la principale riserva di infezione intrafamiliare e comunitaria. Nell’impostare il trattamento bisogna sapere che il 50% delle faringiti dipende da virus respiratori, per il resto da batteri. Vediamo quali.

Eziologia.

Causa virale nel 50% dei casi

Streptococcus pyogenes nel 25%

Streptococchi beta emoliti del gruppo C 10%

Corynebacterium spp 5%

Chlamydia pneumoniae 5%

M. pneumoniae 5%

Bisogna dire, tuttavia, che i patogeni benchè l’haemophilus influenzae e Mycoplasma pneumoniae non siano sensibili alle penicilline, la preoccupazione fondamentale di questa infezione è legata alla infezione da streptococcus beta-emolitico di gruppo A. Le infezioni da corynebacterium diphteriae e neisseeria gonorrhoeae sono poco frequenti. Dalla fine degli anni 50 le complicanze suppurative e sistemiche della faringotonsillite acuta si sono ridotte sensibilmente grazie alla terapia antibiotica: facciamo riferimento, ovviamente, alla febbre reumaticaed ai ceppi virulenti : specie M (sierotipici 1,3,18).


 

Sintomatologia.

Importante è fare subito  un distinguo fra la faringite da streptococcica versus quella virale.

Esordio

Faringodinia

Febbre

Nausea-vomito-diarrea

Ipertrofia tonsillare

Essudato

Linfoadenite cervicale

tosse

f. streptococcica

severa

elevata > 39°C

rari

severa

frequente

frequente e severa

rara

f. da virus respiratori

lieve

37.5-38.5

frequenti

moderata

assente

rara e moderata

frequente

La diagnosi può essere basata solo sui segni clinici, come sopra riportati; se le tonsille presentano delle placche, cioè pseudomembrane bianco-giallastre adese alla loro superficie pensiamo alle faringiti batteriche; se vi sono ulcerazioni ed arrossamento, pensiamo ad un herpangina, cioè una tonsillite da virus Coxackie; se le membrane sono voluminose, la gola molto infiammata, edematosa, tanto da impedire pure il respiro: non si tratterà di difterite??

La diagnosi si avvale, inoltre, del tampone tonsillare e dell’esame colturale su piastra e sulla determinazione rapida dell’antigene; occhio all’emocromo: se i globuli bianchi sono elevati e maggiori di 12.000, pensiamo ad una tonsillite batterica, con i neutrofili aumentati; se viceversa i bianchi sono aumentati ma di poco ed i linfociti accresciuti insieme ai monociti, pensiamo alla Mononucleosi infettiva o alla malattia del bacio. La febbre reumatica e la glomerulonefrite post-streptococcica rappresentano la sequela di una infezione sistemica da streptococcus pyogenes, con danno alle membrane dei glomeruli renali. Essa insorge dopo 2-3 settimane dall’infezione streptococcica, con tachicardia, artralgie, noduli sottocutanei, elevazione del titolo antistreptolisinico (TAS), marcata leucocitosi neutrofilica, PCR elavata.

Terapia.

La cura delle tonsilliti si avvale di antibiotici. Attualmente con le linee guida ministeriali, è inutili andare a trattare un paziente con antibiotici strani, come si faceva un tempo!!

La cura si avvale di:


Penicilline

Amoxocillina o amoxocillina-acido clavulanico

Eritromicina

Azitromicina

Cefixime

Ciprofloxacina

Claritromicina

Clindamicina

Levofloxacina

roxitromicina

I cicli si conducono per almeno 6 gg o 10 giorni (penicilline), o per 3 giorni se si impiega un’azalide ; negli ultimi tempi in Italia si assiste al fenomeno della resistenza nei confronti dei macrolidi che si considerano come farmaci di seconda scelta. Ancora si possono impiegare le cefalosporine di II e III generazione, specie nei soggetti con frequenti ricadute.

 

 

>>>vedi pagina inizio(first page)

>>>vedi tutti gli argomenti RICERCA

 

Che altra parola vuoi cercare?Otra palabra que buscar?