Il dolore dell’orecchio.

appunti del dott. Claudio Italiano, internista

Una delle cause principali dell’otalgia o dolore dell’orecchio è l’otite media, ossia l’infiammazione della porzione media dell’orecchio. Vi chiederete che cosa centra con un internista una tale patologia ? Eppure è proprio il medico di medicina interna che avvia dall'otorino un paziente che si rivolge a lui per un dolore strano, che gli impedisce la masticazione, spesso con tumefazione della regione auricolare e dolore evocato alla digitopressione all'antitrago, cioè davanti al meato uditivo, esternamente. E chi di noi non ha mai accusato un otite media (OM), con sensazione di avere l'orecchio tappato, come ovattato e dolore o febbricola e sbandamento? Leggiamo e cerchiamo di capire come funziona l'orecchio.

Esso, anatomicamente, si divide in:

orecchio esterno,

orecchio medio

orecchio interno:


Nozioni di fisiologia dell’orecchio


L’ orecchio esterno è costituito dal padiglione auricolare e da un condotto chiamato meato acustico.

Orecchio medio: è costituito da una cavità, detta cavità timpanica, delimitata verso l’esterno dalla membrana timpanica. Il suo compito è ricevere dal meato acustico le onde sonore, come onde di pressione; esse mettono in vibrazione, appunto, tale membrana timpanica e vengono amplificate da un sistema di leve, la “catena degli ossicini”, fra cui il primo è il martello che appoggia sul timpano, seguito dall’incudine e, quindi la staffa, che trasmette quanto è stato percepito dal timpano ad una membrana più piccola, la finestra ovale o finestra vestibolare. Gli ossicini sono collegati tra loro e con la parete della cavità timpanica per mezzo di articolazioni e di legamenti, e di alcuni muscoli, tensore del timpano e il muscolo stapedio, che ne regolano le vibrazioni della catena degli ossicini, in caso di rumore assordante. Il collegamento di questi ossicini tra di loro, con la finestra vestibolare e con la parete del timpano permette che le vibrazioni della membrana del timpano si trasmettano al vestibolo. Ancora c’è da dire che, attraverso alcuni meati e condotti, l'orecchio medio comunica con la cavità dell'osso mastoideo collocato dietro al padiglione e con l'orecchio interno e con la cavità rinofaringea situata dietro al naso. La comunicazione tra cavità del timpano e quella faringea è determinata da un lungo condotto, in parte osseo e in parte fibro - cartilagineo, chiamato tuba uditiva o tromba di Eustachio. Questo condotto consente il passaggio dell'aria nella cavità del timpano allo scopo di rendere uguale la pressione su entrambe le facce della membrana del timpano e ciò è importante quando si pratica attività subacquea per ottenere il cosiddetto “compenso”, una manovra che viene attuata dal sub quando soffia col naso chiuso per fare penetrare aria nella tuba e, dunque, nella cavità del timpano.

Ma il vero organo neurologico della ricezione è l’orecchio interno , ossia l’organo dell’udito, che svolge la funzione importante dell’equilibrio, grazie al sistema vestibolare e dei canali semicircolari, detto organo statico, formato dall'otricolo, dal sacculo e dai condotti semicircolari membranosi, contenuti nel vestibolo e nei canali semicircolari ossei, ed è unito all'encefalo dal nervo vestibolare dell'acustico. L'otricolo è un sacchetto a pareti molto sottili. Sboccano in esso, per mezzo di piccoli orifizi, i condotti semicircolari e il condotto endolinfatico, dunque responsabile della funzione dell’equilibrio e quindi del suo deficit che è la vertigine, cioè la sensazione di “sbandare” nello spazio, dunque soggettivi ed oggettiva. L'organo acustico propriamente detto è formato dal condotto cocleare contenuto nella chiocciola ossea e collegato all'encefalo per mezzo del nervo cocleare dell'acustico. Il canale o condotto cocleare, un tubo lungo e stretto avvolto su se stesso ad elica e chiuso ad entrambe le estremità, contiene al suo interno l'endolinfa, che vibrando sotto i suoni trasmessi secondo il sistema del quale sopra abbiamo detto, eccita le cellule nervose dell’udito.



Infezione dell’orecchio medio.

In USA interessa ogni anno più di 30 milioni di persone e le visite danno un costo assicurativo di 5 miliardi di dollari.

Fattor che predispongono all’otite media.

· Gruppo etnico di appartenenza, per esempio ne sono soggetti gli indiani d’America e gli Eschimesi d’Alaska

· I bambini che frequentano asili affollati, con almeno 6 bambini o più

· I pazienti di sesso maschile

· I subacquei che sottopongono l’apparato uditivo a stress durante l’immersione ed alla penetrazione di acqua di mare nel condotto uditivo.

· I pazienti di bassa condizione sociale

· I pazienti con scarse difese acquisite o congenite

· I soggetti con pazienti che hanno avuto storia di otite in famiglia.

· I soggetti fumatori

· I medici che utilizzano il fonendoscopio e traumatizzano continuamente il condotto uditivo e portano germi nel canale uditivo

· I bambini che non allattano al seno ne sono più predisposti


Fisiopatologia dell’otite media (OM)

L’alterata funzione della tuba di Eustachio può determinare l’otite media, verosimilmente per il passaggio di germi dalla tuba alla cavità timpanica, oppure perché il reflusso di materiale infetto di natura batterica o virale o la predisposizione alle allergie facilitano l’infezione per la secrezione ed il ristagno di secrezioni tubariche. La chiusura della tuba è un fattore di rischio per lo sviluppo di OM ed è determinato dal rigonfiamento della mucosa al suo interno oppure al blocco da parte di adenoidi ostuenti; inoltre anche fattori costituzionali possono predisporre alla stessa, per esempio la solidità, l’angolazione, la lunghezza e la pervietà, che può essere aggravata dalla tumefazione della mucosa al suo interno, o dalla ridotta motilità delle ciglia vibratili con ristagno di muco e catarro tubarico. Ciò è responsabile del proliferare dei germi. La guarigione, così, avviene quando la tuba si deterge e drena il materiale secreto, altrimenti di ha un’otite sierosa persistente.

Germi implicati nell’otite media (OM)

I germi implicati sono i microrganismi aerobi di cui il 65% è rappresentato dallo Streptococcus pneumoniae, Haemopholus influenzae e Moraxella catarrhalis, staphilococcus aureus, pseudomonas aeruginosa anche se nel 20% dei casi non si ha negli esami colturali lo sviluppo di microorganismi. Negli ultimi tempo, tuttavia, anche gli anaerobi si cominciano ad osservare e nel 15% dei casi si tratta di virus. I virus isolati sono gli adenovirus, gli enterovirus, il citomegalovirus, il virus dell’herpes simplex, dell’influenza A, della parainfluenza, il virus respiratorio sinciziale o RSV. I virus possono causare OM specie nei bambini per azione diretta del virus, per predisposizione all’OM alterando la capacità delle vie aeree superiori ad impedire la migrazione batterica, perché interferiscono con la risposta antibiotica ai germi.

Sintomi.

I sintomi dell’OM sono:

febbre

otalgia

ipoacusia

otorrea

vertigine

apatia

cefalea

vomito

In caso di OM l’otorinolaringoiatra, osservando la membrana del timpano attraverso il meato acustico, la vedrà sporgente ed infiammata, con eritema ed ispessimento, specie sui vasi del martello.



La terapia antibiotica.

Essa prevede inizialmente l’impiego per 48-72 ore di un semplice antibiotico fra quelli elencati:

amoxocillina

trimetoprim-sulfametossazolo (pazienti allergici alla penicillina)

eritromicina sulfisossazolo

In caso di insuccesso

Amoxocillina ed acido clavulanico

Cefprozil

Cefpodoxima

Cefacloro

Cefuroxima

Cefdinir

Cefixima

Loracarbel

Claritromicina

Azitromicina



Talora può risultare indicato il drenaggio dell’orecchio medio previo la miringotomia o timpano centesi, riservata a pazienti che soddisfano i criteri di severità e gravità o persistenza del quadro, quando la risposta agli antibiotici non è stata efficace, se è comparsa una complicanza suppurativa, specie in un paziente immunodepresso.

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