L'urbanizzazzione dei bovini

Nelle aree di ingrasso ( fedlots ), vicine agli stabilimenti industriali che producono mangimi, vengono nutriti fino a 200.000 bovini alla volta.
Sono perciò vere e proprie meetropoli bovine che Pollan paragona alle città del XIX secolo: senza fognature, affollate, prede di epidemie e contagi (200.000 bovini producono 6.000 tonnellate al giorno di sterco e urina).
Con il suo mattatoio da 400 buoi l'ora e i suoi Fedlots da 200.000 buoi, Greeley in Colorado, è la capitale dell'urbanizzazione.
Fino a sei mesi, la vita di un manzo è idillica: pascola insieme alla madre. Ma dopo i sei mesi viene deportato in "città" e qui in altri otto mesi deve ingrassare fino a raggiungere il peso di 600 kg, consumando circa 12 kg al giorno di mais (arricchito da altre porcherie). Ma i 100 milioni e passa di tonnellate di mais necessari a ingrassare i buoi vengono prodotti solo grazie all'industrializzazione dell'agricoltura, ai concimi, ai diserbanti e pesticidi che a loro volta sono prodotti con il petrolio. Per raggiungere il suo peso, un bue "consuma" perciò più di 1.000 litri di petrolio. Da "impianto di trasformazione" a energia solare, il bovino si è trasformato in un impianto a energia fossile.
Ma c'è un problema. Ed è che i bovini sono ruminanti, con un apparato digerente che in milioni di anni si è evoluto per trarre nutrimento da un cibo poverissimo, l'erba (noi umani moriremmo a quel regime). Sono bestie fatte per mangiare erba, non granaglie, ad alto tenore di carboidrati che producono acidità. Ragion per cui, quando cominciano a essere nutriti a cereali, i bovini si ammalano, l'acidità nel loro stomaco cresce (al contrario dei nostri, gli stomaci bovini sono neutri come acidità), le pance si gonfiano, il fegato deperisce. Quindi bisogna trattarli con dosi massicce di antibiotici potenti a largo spettro (più di 100 grammi al giorno di Rumensin che tra l'altro inibisce la produzione di gas). Ma in ogni caso i buoi non potrebbero superare i 14 mesi di età con una dieta a base di cereali, si ammalerebbero e morirebbero. Perciò, perché possano raggiunge il massimo peso entro i 14 mesi, la loro dieta va integrata con proteine, vitamine (a base spesso di farine animali che continuano a essere usate) e altre porcherie (negli Usa gli ormoni sono consentiti, in Europa no).

Marco D'Eramo - articolo del Manifesto 30/8/02

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