Ricardo Piglia


..."E' vero"   disse lei  "I treni merci che attraversano la campagna, di notte. Ne vuoi ancora"   chiese,  "Ne ho, e' roba buona, no? E' Brasiliana. Da bambina, al mio paese, guardavo passare i treni e c'era sempre qualche vagabondo sopra, io vivevo dall'altra parte del Rio Negro, i treni venivano dal sud e proseguivano fino a Rio Grande do Sul"

Rimasero cosi', tranquilli, supini, in silenzio, per un po'. Ogni tanto si sentiva passare un treno e il Nene si rese conto che era quel rumore ad avergli fatto ricordare i convogli merci che transitavano da Belgrano R, quando era piccolo. La ragazza comincio' a spogliarlo. Il Nene si volto' e prese a baciarla e a palparle i seni. Lei si sedette sul letto e si tolse i vestiti in un attimo. Aveva la pelle bianca, che sembrava luminosa nella penombra della stanza.

"Aspetta" disse quando lui stava per penetrarla. Salto' via dal letto nuda. Ando' in bagno e torno' con un preservativo. "Non si sa mai dove infilate l'uccello, voialtri". Lo aveva detto in modo brutale, quasi fosse diventata un'altra persona, come se tutto fosse stato un gioco che era ormai finito e lei adesso si comportava da puttana. Lui la afferrò per i polsi, tenendola bloccata a braccia aperte sul letto, e le parlo' mentre la baciava sul collo.

" E tu?" chiese senza permetterle di muoversi. "Ti avranno scopata tutti i froci del mercato...chissa quante volte". Si penti' subito di averlo detto.
"Lo so" sospiro' lei con tristezza.
Poi si abbracciarono con una specie di ansia reciproca e lei disse:
"Non ti ho ancora detto chi sono. Mi chiamano Giselle ma il mio nome è Margarita" Gli prese il membro in mano e si mise a gambe aperte e sollevate. "Fai piano" disse guardandolo. "Ecco cosi'"

Fecero varie pause fumando altre canne e riascoltando il disco degli Head and Body e alla fine lei si alzo' nuda, nuda, e ando' ad appoggiarsi allo stipite della finestra, con il culo sollevato di schiena. Il Nene la penetro' lentamente fino a sentire le natiche della ragazza contro il suo ventre

"Infilamelo dentro dentro tutto" disse lei e si volto' per baciarlo.
Lui le strinse la nuca, i capelli corti e ispidi della nuca, e lei si volto' ancora, con gli occhi aperti e poi emise un gemito e parlo' piano, con dolcezza, come se si stesse scusando, sospirando.
Ti riempio l'uccello di merda, tutto pieno di merda"
Il Nene stava per venire e si lascio' andare
Usci' da lei e si puli' con il lenzuolo. Poi si sdraio' e accese una sigaretta. La ragazza gli accarezzava il petto e lui senti' che si sarebbe addormentato per la prima volta, dopo mesi e mesi di vita insonne........


Ricardo piglia soldi bruciati - Guanda ed. 1997