La legge sull'immigrazione

Il primo scenario che mi inquieta maggiormente è che questa legge produrrà soltanto manovalanza ai gruppi delinquenziali, perché gli stranieri regolari saranno più ricattabili, costeranno meno, e quindi saranno maggiormente esposti, perché di fatto non avranno garanzie. L'immigrato, da un lato, sarà sempre più schiacciato dal peso della fame, della guerra del suo paese d'origine, motivo per cui giunge qui da noi, e dall'altro, il rischio di essere trattato solo come una merce. Finito il contratto `devi andare via'. Al primo accenno di richiesta di diritti sindacali, sei licenziato. Affermare questo significa non conoscere la realtà dei paesi del Terzo mondo, significa aver fatto solo i turisti in Africa, e ignorare i problemi che affliggono milioni di persone. Questo meccanismo favorirà la clandestinità ad unico vantaggio dei gruppi criminali.
Don Ciotti                                                       links-servizi utiliLa tolleranza a cura di Umbero Eco

"Oggi, in clima di grande mobilità, è spesso difficile dire se certi fenomeni siano di immigrazione o di migrazione. Ma il Terzo Mondo sta bussando alla porta dell'Europa e porta quelle caratteristiche di ineluttabilità, per cui è abbastanza futile discutere se le studentesse iraniane devono indossare il chador nelle scuole di Parigi o su quante moschee bisogna costruire a Roma. L'Europa sarà un continente multirazziale, o se preferite, colorato ; se vi piace sarà così, e se non vi piace sarà lo stesso".
Umberto Eco, intervista su La Repubblica del 24 gennaio 1997