GIANCO E BATTISTI

Ricki Gianco

 

 

 

 

 

Una sera a Vicenza andammo al cinema a vedere Blow up di Antonioni e c'era anche Ricki Gianco, (ma... non sono sicuro che l'Oscar della Canzone si sia fermato a Vicenza... e Gianco non partecipava all'Oscar...) 

Resta il fatto che a Ricki Gianco feci ascoltare una mia canzone,  costruita sull'arpeggio di un preludio di Bach. Al brano mancava uno sviluppo e fu Gianco ad aggiungere l'inciso. Il testo era di Gian Pieretti e s'intitolava Parla piano.

Nel 1970, dopo il militare e dopo una stagione teatrale in cui (io, Andrea e altri due musicisti) avevamo eseguito dal vivo il commento musicale di "Joe egg", commedia con Alberto Lionello e Carla Gravina, Parla piano entrò nel repertorio dell'ultima formazione a cui partecipai. Io, Andrea e due nuovi elementi alla chitarra e alla batteria, suonammo d'estate in un villaggio turistico in Puglia.

Cercando materiale sui Balordi ho riascoltato i nastri a bobina di un nostro vecchio registratore e... c'è Parla piano.

Straordinario!

La voce è di Ricki Gianco. Probabilmente faceva ascoltare per la prima volta la canzone finita...

 

Ye Ye Club di S. Giuliano Milanese

FOTO

 

Tratti da un provino, ecco gli scatti del servizio fotografico che facemmo allo Ye Ye Club di San Giuliano Milanese.

 

Lucio Battisti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L'incontro con Lucio Battisti si svolse in modo semplice. Ricordo Battisti sorridente e cordiale. Probabilmente era contento che gli incidessimo una canzone: fu molto alla mano, anche in sala di incisione...

Durante la registrazione lo stato d'animo era una sorta di eccitazione produttiva. Eravamo tutti molto concentrati, alla ricerca delle soluzioni musicali più efficaci, ma al tempo stesso lavoravamo rilassati.

Procedevamo liberamente e costruivamo l'arrangiamento man mano, improvvisando e provando...e quando riascoltammo il risultato, pensammo di aver fatto un buon lavoro.

Nell'aprile del 1998 (Battisti era vivo), conobbi Luciano Ceri, autore di "Lucio Battisti - Pensieri e parole - Una discografia commentata". Curiosamente non aveva mai incontrato Battisti di persona e mi chiese se effettivamente fosse scontroso di carattere.

Mi chiese anche perché incidemmo Non è Francesca in modo così diverso dalla versione dell'autore. 

Aveva scritto che non riuscimmo a far risplendere la piccola pietra preziosa che ci era capitata per le mani, arrangiando Non è Francesca con un'eccessiva presenza di basso, batteria e chitarra elettrica...

Per quanto riguardava il basso, ero tranquillo: Non è Francesca è l'unico nostro disco in cui non suono il basso. Lo suona Battisti. Ma fu tutta la canzone a essere stata incisa da noi e da lui, insieme.

Se fosse stato scontento era nella condizione di modificare la nostra interpretazione in ogni momento. Era in sala d'incisione con noi e l'arrangiamento lo facemmo con lui (o lui con noi)...e così anche la registrazione. 

Battisti lavorava alla nostra versione di Non è Francesca proprio perché saremmo stati noi a uscire col disco e a lanciarla (era successo per altre sue canzoni con altri cantanti).

Non è Francesca sarebbe stata dei Balordi, non di Lucio Battisti. Così come Uno in più fu di Riki Maiocchi e 29 settembre dell'Equipe 84...

Purtroppo del nostro disco furono stampate solo le prime copie...

Dopo un anno Battisti riportò Non è Francesca in sala d'incisione, interpretandola personalmente in modo diverso. Sarebbe stato inconcepibile il contrario. 

Aveva una fervida fantasia musicale, era in un periodo di massima creatività (in quegli anni scrisse gli innumerevoli successi che costruirono il suo mito)... forse, molto semplicemente Non è Francesca, così come l'incise... l'avrà sentita più sua. 

Così come un anno prima sentì più nostra la versione che realizzammo insieme.

Ceri aveva scritto anche che la nostra versione passò praticamente inosservata e che le ragioni del flop erano da ricercare nello scarso seguito di cui godevamo.

Più recentemente c'è chi ha scritto che la nostra versione fu balorda, come il nome, liquidando così un'incisione che forse non ha mai sentito (il fatto che il nostro disco non abbia avuto successo probabilmente basta a giustificarne la stroncatura)...

Ma fu davvero un flop?

Ricostruendo la nostra storia, (conservati da Beppe) ho ritrovato e scoperto molti articoli sui Balordi. La stampa si occupò sempre di noi ogni volta che uscì un nostro disco; la Durium ci sosteneva con pagine di pubblicità...

Di Non è Francesca...

Nulla. 

Ci sono articoli anche della successiva formazione dei Balordi, passati alla Carosello, ma di Non è Francesca non c'è un solo accenno.

I Balordi si sciolsero quando io partii per il servizio militare. La Durium sostanzialmente non distribuì il disco.

L'operazione Non è Francesca fu un flop, ancor più lo fu il mio anno in caserma... ma il disco?

Non gli fu concessa in realtà la possibilità di verificarlo.

 

E non era male...

 

IL COMPLESSO CHE NON HA CAMBIATO LA STORIA DELLA MUSICA ITALIANA!

Ai coetanei, che si sono divertiti con noi.

Ai pochissimi quarantenni o trentenni, che pensano ai Balordi, come a un complesso mitico.

Ai giovani che... se ci siamo riusciti noi,  possono provarci anche loro.

 

 

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