NOVITA' IN DISCOTECA

 

 

 

 

 

Si chiama «'O Matusa», e allora ha bisogno di presentazioni. Sia pur con un certo ritardo, ci piace riandare al Festival di Napoli che ha decretato il suo successo, ma soprattutto, per un giudizio più completo, alla vendita discografica che ne è seguita. Ed il merito del suo successo, non solo napoletano, è stato il miglior premio per un gruppo di ragazzi, “I balordi”, che con tale nome poco hanno a che fare. Allegro, spensierato, ricalca Carosone, ma appunto per questo riesce popolare e pieno di attrattiva. Questo disco edito dalla Durium, e , come abbiamo detto, interpretato dai Balordi, ha inciso nel retro “’A cammesella”, più lento e più calmo, anche se ugualmente spiritoso.

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Ha una voce che qualcuno definirà “quasi rauca”, ma talmente calda e suadente. E’ Lucio Battisti, cui la Ricordi ha affidato il compito di due non semplici interpretazioni. “Era” è la prima; è passata la stagione dei divertimenti e dei viaggi con relative avventure al mare, e si comincia a costruire per il prossimo anno vivendo sui ricordi. “Era” è appunto un motivo, quasi blues, con una tinteggiatura di tristezza al ricordo di ciò che lei era.

Piaccia o no, ogni nuovo esperimento va preso per quel che offre senza particolari prevenzioni...

 

Gazzetta di Reggio 

Reggio Emilia - 6 settembre 1967

 

L'articolo è stato scritto in quest'ordine; la terza novità (non riportata) erano i Bachelors...

Sembra incredibile oggi, ma Battisti veniva presentato come un "nuovo esperimento". 

 

Di lì a tre mesi lo avremmo incontrato per incidere "Non è Francesca".

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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