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Frazzanò

  Adagiata su uno dei crinali più suggestivi della Valle dei Nebrodi, da dove si gode un panorama dei più vasti ed incantevoli sorge Frazzanò, piccolo centro della provincia di Messina.

La sua importanza è però straordinariamente grande, in quanto fu sede del più antico monastero di padri Basiliani; il famoso monastero di San Filippo di Fragalà o di Demenna, da dove nei secoli passati s'irradiarono fonti di cultura e di ricerche agiografiche.

Per quanto se ne sappia storicamente, Frazzanò doveva essere un ben munito castello del tempo dei Saraceni, ma le sue origini, bisogna ricollegarle all'835 allorchè  gli abitanti della Sicana Castrus, fondarono altre sedi alle loro abitazioni, quando la loro città venne completamente distrutta dai barbari.

In queste terre passò e sostò il Conte Ruggero dove combattè una delle prime battaglie per la liberazione della Sicilia dalla dominazione araba. Il borgo si formò presso il castello Belmonte e fu uno dei casali di San Marco durante la dominazione normanna e aragonese, nei secoli in cui queste terre facevano parte della contea dei Filangeri.

Il paese si sviluppò particolarmente nei secoli XVII e XVIII. In questo periodo l'accresciuta agiatezza fu testimoniata dalla costruzione di ricche abitazioni e di due grandi Chiese dai superbi portali barocchi.

 

Monastero

 Panorama Frazzanò

 

 

COME ARRIVARE A FRAZZANO'

Ferrovie

Stazione  di Capo d'Orlando           Stazione di Sant'Agata di Militello     

Dalle rispettive stazioni con collegamento pullman. (TAI - Emanuele)

Aereoporti

Aereoporto di Palermo                    Aereoporto di Catania                                Aereoporto di Reggio Calabria     

Autostrada

Autostrada A20,                                    uscita di Rocca di Capri Leone  proseguendo per la S.P.

 

 

     

 Chiesa Maria SS Annunziata

 Monastero

 

 Monastero

 

Monastero di San Filippo di Fragalà

L'importante complesso conventuale di San Filippo di Fragalà o di Demenna, oggi non abitato dai monaci,  si trova a circa 3 Km dal centro abitato, su di un colle raggiunto da una strada carrozzabile.

La ricostruzione dell'Abbazia fu opera dell'Abate Gregorio nel 1090 grazie ai favori concessi dal Conte Ruggero e dalla Regina Adelasia. Oltrepassando il sobrio portaletto tardorinascimentale (1614) si accede in un cortile quadrato attorno a cui si sviluppano gli ambienti del cenobio.

Al piano terra si trovano magazzini e stalle, attraverso una scala si può accedere ad un ampio terrazzo che collega gli ambienti delle celle dei monaci a destra ed al grande refettorio a sinistra. La parte posteriore della Chiesa è ancora originale con le sue absidi di stile siculo-normanno mentre la parte frontale risale al 1613. La pianta della Chiesa è a croce latina, con un transetto, una grande abside centrale e due piccole laterali.

Le absidi recano tracce di un bellissimo ciclo di affreschi, al centro la figura del Cristo benedicente entro una mandorla di luce retta da angeli, mentre più in basso sono teorie di Santi, alcuni dei quali reggono pergamene con scritte greche.