Ancora il cinema che parla di noi. 
Primi anni 80. Gli anni ’80 sono il trionfo delle storie di media tanto che bastano i primi 5 anni per fare un elenco di grandi film. Star 80 (1983, di Bob Fosse); The killing fields (Urla del silenzio, 1984 di Roland Joffe); The Year of the Dragon (L’anno del Dragone, 1985, di Michael Cimino); Fletch (Fletch, un colpo da prima pagina, 1985 di Michael Ritchie); Talkradio (1985 di Oliver Stone) ; Power (1985, di Sidney Lumet).

Tg5, spunti per una ricerca.
Il TG5 "come una donna che ha tutte le cose a posto". SpecialeTG/ Forme e contenuti del telegiornale (Interlinea Edizioni, Novara) a cura di Giorgio Simonelli, con prefazione di AlessandroCurzi, presenta una serie di saggi su storia, modelli, funzioni e protagonisti del genere televisivo più seguito in Italia, con i risultati delle ricerche della Scuola di specializzazione in Comunicazioni sociali dell’Università Cattolica di Milano. 
Uscito nel 1998 mi è stato assai utile quando, nel febbraio 1999, ho chiesto a Enrico Mentana di poter partecipare alla sua riunione redazionale delle 16. Del TG5 - "Il contrario di una messa cantata", mi ha detto in un’intervista che gli ho fatto in chiusura di quella mia esperienza – mi interessava testare quei meccanismi di agenda setting e soprattutto di editing che spazzarono anni fa l’attenzione semiologica, tutta ideologica, alla sola superficie dei media (il testo). Ecco alcune pillole, tratte dai miei appunti , del Mentana-pensiero.

"Non siamo una hit parade delle notizie più importanti.
 Le notizie sono un fatto incalzante e non rassicurante.

Le news sono incalzanti e un buon ritmo può entrare bene nell’attenzione degli spettatori.

(…) Non si capisce perché un fatto importante non dovrebbe essere ansiogeno.

Il TG deve avere un bilanciamento delle notizie,dei suoi generi, deve essere sfizioso (come una donna: che ha tutte le sue cose a posto)".

La satira e la stortura.
A sentire Striscia la notizia la Cassazione avrebbe di fatto sancito – nella causa che ha opposto Stefania Craxi a Francesco Rutelli – la libertà di insulto del sindaco di Roma e, per estensione, di qualsivoglia politico. Credo però che le 50.000 che sanzionano il grandissimo str…con cui Stefania Craxi apostrofa Rutelli, nello spazio pubblico di un ristorante, significhino ben altra cosa che Striscia non ha tempo e voglia di fare. 
Che cioè il buon gusto dovrebbe consigliarci di non occupare la prima fila di quelli che vogliono la testa di un potente di cui abbiamo cercato a tutti i costi essere amico. Se certo non ne condividiamo alcuna eventuale responsabilità, il fatto di averne frequentato casa e parenti, fino a pochi mesi prima della caduta, dovrebbe consigliarci un comportamento più vigilato e, se proprio lo desideriamo, un leale rammarico prima di tutto con noi stessi e con il demone, almeno, della nostra ambizione. 

Tonino Bettanini

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