I giornalisti sciatori e quelli tennisti, i giornalisti aereospaziali e quelli telematici. In questa sezione troverete le associazioni professionali attualmente esistenti. E, ovviamente, le associazioni sindacali i cui comunicati verranno pubblicati immediatamente. Se volete pubblicizzare un'iniziativa scrivete al solito indirizzo: ilbarbieredellasera@tiscalinet.it

Risultati deludenti per la nazionale italiana giornalisti, con un unico eterno e sempiterno solista, Adalberto Minazzi (categoria ragazzi del ’99), e alcune coppie (miste e non) che han raccattato qua e là qualche premio di consolazione. Sembra quasi che qualcuno abbia dedicato al nostro tennis un languido addio ‘Se devo vivere per amarti così non è più vivere….’. E allora chiediamo al menestrello, Paolo Occhipinti, di fare il punto della situazione.

‘Preferirei parlare prima delle prospettive del tennis e i rapporti con la categoria.- sostiene, con immutata aria da cantante confidenziale- La situazione è drammatica e i giornalisti devono trovare coraggio, parlarne di più. 

Il tennis oggi vanta pochi giocatori tra i primi cento, nessuno in posizioni di testa. La televisione non se ne occupa. Ai ragazzi dunque non vengono dati modelli di riferimento. E, anche per motivi economici, i campi vengono convertiti in campi da calcetto, sport che costa meno per chi lo fa e rende di più a chi lo fa fare’.

‘Quanto al futuro dei giornalisti nel tennis la situazione è più allettante.- prosegue- La categoria, si sa, ama i premi, e i tornei attraggono molto per questo. Così non mancano tornei e giornalisti ‘tennisti’. L’Agit è comunque l’associazione più seria, con un minimo d’agonismo: nei due campionati annuali si selezionano i migliori per i mondiali. Mondiali che non possono, poi non risentire delle caratteristiche di fondo, inclusa la voglia, per molti giornalisti provenienti dai paesi più poveri, di fare una bella vacanza’. Concorda con il prof.Magrìt quando sostiene che solitamente un giornalista s’avvicina al tennis dopo un check up Casagit alla boa dei quarant’anni, nel tentativo di porre rimedio ai danni irreparabili di una vita sciagurata.

In questo sconsolato panorama, riluce comunque la tecnica di Occhipinti. ‘Faccio un gioco irritante, mai un tiro uguale all’altro.- confessa- Posso tranquillamente definirmi il pallettaro del giornalismo. A bordo campo le due, tre ore di match portano ad episodi squalificanti, gente che russa, noia mortale…Diciamocelo: il tennis è uno sport per psicopatici, gente che si diverte per ore a gettare una pallina oltre la rete… Un po’ come il golf… anzi, gli si potrebbe adattare la definizione che viene data per quest’ultimo…non è necessario essere cretini per giocare a golf, ma aiuta molto’.

Postilla: questa non la sapevo. E gli unici giornalisti che conosco che giocano a golf sono Luca Giurato e Daniela Vergara…ma non credo che Occhipinti si riferisse a loro…
La Ragazza del Bar

Caro Barbiere, vedo che nella sezione Associazioni professionali, alla voce Usigrai, manca un link al nostro sito www.usigrai.it  . Magari a qualcuno interessa raggiungerlo. Grazie per l'attenzione.

ASSOCIAZIONE LIGURE DEI GIORNALISTI
Documento della Giunta dell’Associazione Ligure dei Giornalisti

I giornali da ipermercato“Panini e maxiabbinamenti”, cantuccini e vino: ecco la “qualita’” delle notizie che scelgono gli editori.   

Ecco la qualita’ dell’informazione e della professione giornalistica che gli editori prediligono: non quella legata all’autonomia della professione (dipendente e free lance) e alla sua valorizzazione (tema da 18 mesi al centro della trattativa per un rinnovo contrattuale che rappresenta una svolta epocale), ma quella del compri tre (o quattro, o cinque) e paghi uno o due. Ma, ancora peggio per la dignita’ dei giornalisti e dell’informazione, i giornali diventano un optional per “fasciare” vari generi offerti in regalo.

Se il Corriere della Sera aveva scelto l’omaggio di una mini confezione di cantuccini distribuiti fuori dalle edicole per lanciare una propria iniziativa editoriale, la Stampa offre del vino. 

Si’, le notizie annegate in una bottiglia di (testuale dalla promozione presentata sull’edizione ligure) “Barbera doc della prestigiosa...” in offerta da oggi con la Stampa sino ad esaurimento delle scorte. Notizia che ha occupato per piu’ giorni l’intera locandina nella provincia di Savona, area scelta per la promozione.

Incredibile, ma vero: grandi reportage, grandi firme, grande impegno dei cronisti. Ma a cosa serve se tutto l’impegno della professione si riduce ad essere un corollario di un biscotto o di una bottiglia di vino? E’ questa la qualita’ dell’informazione che gli editori dicono di condividere, salvo smentirsi di fronte ad una scatoletta di biscotti, ad un pacco di pasta o ad un bicchiere di vino?

Il cannibalismo editoriale non conosce piu’ limiti. E la Liguria sembra essere diventata capofila di questa strategia legata alla concorrenza degli abbinamenti e/o dei panini tra giornali diversi con La Stampa ed Il Secolo XIX a contendersi senza esclusione di colpi il mercato dei lettori.  

Gli editori da un lato predicano l’esigenza della qualita’ del prodotto mentre dall’altro chiedono la cancellazione di tutte le regole contrattuali sui diritti della professione. Il sindacato dei giornalisti lotta da piu’ di 18 mesi per un contratto che accetta la sfida dell’innovazione e delle flessibilita’, da 18 mesi e’ per il confronto e per la trattativa con senso di responsabilita’.  

Ma responsabilita’ e senso della trattativa non significano – e’ l’ennesima volta che lo ribadiamo - la svendita della nostra professionalita’ e di quella di chi entrera’ da domani nel mondo dell’informazione. Ne’ per un biscotto, ne’ per un bicchiere di vino.

Marcello Zinola, Segretario Associazione Ligure dei Giornalisti Pierpatrizia Lava, Presidente Associazione Ligure dei Giornalisti

Gentili colleghi/e, è nato in Puglia il CIDASP (Circolo degli addetti stampa pugliesi). E' un'occasione per affrontare i nostri problemi, per elaborare progetti culturali destinati al territorio e per condividere uno spazio nuovo tutto per noi. Grazie.  
Mara Cinquepalmi