Mentre gli Oasis celebrano la sontuosità del britpop con “Familiar to Millions”, il loro primo disco dal vivo, Noel racconta i segreti delle nuove vite dei fratellini Gallagher. Senza censure!


Familiar To Millions è il primo disco dal vivo degli Oasis, e arriva dopo il controverso tour di Standing On The Shoulders Of Giants. Noel ha dichiarato che era il momento migliore per fare un disco dal vivo perché il suono della band non è mai stato così potente e quella con Gem e Andy è la più forte live band del mondo. E quando Liam è un po’ giù di voce, ci sono 70.000 fan a fare il coro. Fra i brani registrati anche le cover di “Hey Hey, My My” e “Helter Skelter”.

Il nome Noel Gallagher è da sempre sinonimo di imprevedibilità, contraddittorietà, autoironia e sana pazzia. Ma in questa intervista che ci ha concesso in occasione dell’uscita del live album “Familiar To Millions”, si percepisce qualcosa di diverso. Pur mantenendo i suoi tratti salienti, Noel risulta sereno, disponibile a fornire dettagli ed a raccontare aneddoti, come quello relativo al titolo del disco che per lui doveva essere “Preaching To The Converted”. Il manager si è opposto e la successiva scelta di Familiar To Millions si è rivelata del tutto casuale, “offerta” da un ignaro giornalista che durante un servizio su Frank Sinatra ha definito la sua musica familiare a milioni di persone. Alla luce di quanto avvenuto ultimamente all’interno del gruppo questo lavoro ha tutta l’aria di un epitaffio. ma in mezzo a tante incertezze Noel concede qualche rassicurazione; gli Oasis realizzeranno un nuovo LP in studio, ma non chiedete quando. Per saperne di più continuate a leggere e traete le vostre conclusioni.
A sentirlo parlare sembra proprio diverso tant’è che viene naturale chiedersi se si sia addolcito....
«No, ma non sono nemmeno così matto come si vuol far credere. Non nego di essermi drogato molto e che a volte sono sparito per qualche giorno, ma quella non era la regola bensì l’eccezione. Probabilmente mi sono calmato a livello mentale perché non voglio più casini nella mia vita. Ho capito che essere celebri e farsi vedere in giro con persone famose sono stronzate».
Che mi dici delle voci su questa nuova fidanzata?
« Posso solo dire che sto con una ragazza meravigliosa. Tutto qui, davvero».
Che pensi della situazione di Liam?
«Cosa intendi? Il fatto che adesso vive da solo? Terrificante! Se ti riferisci invece alla sua storia con Nikki posso dirti che mi piace. E’ figa. Tutte le All Saints sono fighe. A differenza delle Spice Girls, sono più vere» .
L’altra sera pensavo a cosa accadrebbe se tra vent’anni Anais e Lennon mettessero su un gruppo insieme.
«Magari si chiamerebbero Thunder And Lightening. Questo figlio sta avendo un effetto molto positivo su Liam. E’ felice come non mai e quando lui è felice lo siamo tutti perché lui è l’unica persona nel gruppo che ha la capacità di farti sentire davvero grande e dopo un minuto una nullità. Come cantante ha la capacità di rovinare la serata a tutti, come è avvenuto al secondo concerto di Wembley, o di renderla unica, magica, come è invece avvenuto per il primo concerto di Wembley. Per questo se lui è felice lo sono anch’io.».
A proposito di te e Liam. Ma vostra madre cerca di farvi fare pace?
«No, non è necessario. Il nostro rapporto è stato sempre così. Ho mollato dei tour altre volte così come è già capitato di ritrovarsi sul punto di sciogliersi o cose del genere. Abbiamo avuto molti litigi violenti e questo sicuramente accadrà ancora. La prossima volta che andremo in tour vedrai che una sera uno dei due tornerà a casa prima. Tra noi è stato sempre così. Magari capita che poi non ci sentiamo anche per sei o sette settimane, ma poi tutto si sistema».
L’incontro chiarificatore tra tutti i membri del gruppo di cui avevi parlato tempo fa c’è stato?
«Non credo che questo sia il momento di riunirsi per dirsi “tu hai fatto questo, tu quest’altro eccetera”. Abbiamo tutti dovuto risolvere dei problemi personali. A questo punto non credo che ci sarà più perchè è passato troppo tempo. Sicuramente nessuno si ricorda più bene cosa è successo; sono trascorsi oltre otto mesi. Nel frattempo Liam è stato in studio ed ha scritto nove canzoni. Le ha pure registrate. Anche Gem ha scritto un brano. Si chiama “The Roller” ed è proprio carino. Poco meno di un mese fa Liam mi ha telefonato e mi ha invitato in studio. Stava con gli altri a provare i pezzi. Gli ho detto che avevamo appena finito un tour di nove mesi e che non mi sembrava il caso di metterci al lavoro proprio nel momento in cui entrambi stavamo affrontando un divorzio».
Quando hai intenzione di metterti a scrivere dei nuovi brani? Al ritorno da Ibiza eri molto eccitato perché avevi scritto “Revival”.
«Ho scritto anche “Shout It Out Loud” che abbiamo suonato l’altra sera. Ultimamente mi sono messo a tavolino più volte con l’intenzione di scrivere il materiale per il prossimo album. Ma ho capito che devo andarci piano, devo lasciar venire le canzoni una alla volta. Non posso pianificarle. Poi magari aprirò il mio quaderno di appunti e ci ritroverò 15 belle nuove canzoni. Adesso abbiamo il nostro studio a Wicham e voglio scrivere quando sento l’ispirazione e poi provare con calma in studio».
Niente piani definiti quindi...
«L’unica cosa certa è che ci sarà un nuovo album. Quando sono tornato dalla Spagna avevo intenzione di concentrarmi solo sui concerti. Poi ho ascoltato i nastri del live e mi sono reso conto che il gruppo era davvero al suo meglio. Il line up attuale è veramente strepitoso. Abbiamo un chitarrista che suona molto meglio di me ed è un piacere ascoltarlo. Non fare un album con dei musicisti simili sarebbe proprio un crimine. Questa volta sarà diverso perché tutti cercheranno di scrivere dei brani. Non so quanto ci vorrà, ma poi, una volta in studio, confronteremo le diverse creazioni e decideremo cosa fare. Non sarò più solo io a scrivere i pezzi».
Che te ne pare del nuovo singolo dei Blur?
«I Blur fanno spesso dei bei singoli e penso proprio che mi comprerò la raccolta. Ma “Country House” ed alcuni dei primi singoli come “There’s No Other Way” sono merda».
L’ultimo è una delle loro cose migliori.
«La cosa che mi infastidisce un po’ è che spesso la chitarra di Graham Coxon suona come uno uiiiiiiirrrrrnnn? Quando ascolto persone che non scrivono canzoni, ma proclami artistici, divento molto cinico. Per quanto mi riguarda questo modo di fare è una stronzata. Non si scrivono canzoni perché si ha paura di essere giudicati e così si sceglie la strada più facile».
Come se si fosse a corto di idee.
«Sì, e la gente dirà “bello, ma è un proclama artistico”. Quando non ci sono canzoni mi irrito perché sono un compositore».
E l’album solista di Coxon...
«L’idea di per sé non è stata certo carina. E’ come se Bonehead facesse un disco solista di calypso messicano, jungle space o cose del genere».


di Paul Connolly Trad. e adattamento Max Prestia

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