Tecnica: etimologia

La parola viene dal greco techne = arte (collegato alla poiesis, ovvero alla produzione), che rimanda ad  una radice indoeuropea, tek = tessere, la stessa da cui derivano, tramite il latino, le parole italiane: testo, tela, testa, testuggine, ecc.  Il passaggio dal greco all’italiano non è lineare e semplice. 

In latino la parola techne è sostituita da ars, artis: una parola che ha una radice in comune con artus e arma (strumento, giuntura, articolazione). Di derivazione greca, compare  nella lingua latina solo un raro aggettivo, technicus (maestro di un’arte, specialista)  impiegato da Quintiliano.

Le lingue neoromanze usano parole derivate da ars: art (francese), arte (spagnolo o italiano), mentre in inglese l’equivalente è craft. Le“arti meccaniche” indicavano infatti i lavori manuali che richiedevano una certa abilità.

L’aggettivo tecnicus riprende vita, in relazione alla diffusione dell’empirismo, nel primo ‘600 in Inghilterra, dove si ritrova tecnical (riferito a persona, 1617); mentre in Francia la prima segnalazione di tecnique è del 1721 (attestato, nel 1756, dall’Academie française). Ma nel 1764,quando esce la più famosa opera illuminista, l’Encyclopedie, essa ha come sottotitolo “Dictionnaire raisonné des sciences, des arts e des métiers” (là dove arts sta ancora per tecniche). In Italia l’aggettivo sembra sia entrato nel 1754-56, mentre il sostantivo tecnica risale al 1891.

Per curiosità si può ricordare che in Cina l’ideogramma per indicare la parola tecnica, significa al tempo stesso, arte, mistero e processo. La sua origine è il simbolo del crocevia, che significa cammino, strada, comunicazione.