Strade e sentieri
Un fittissimo tessuto di strade e sentieri percorre la Bessa
sostenuto da assi di attraversamento costituiti da carrarecce con fondo in
ciottoli e sabbia che, partendo dalle colline moreniche sulle quali sono
situati gli attuali insediamenti, scendono in direzione dell’Elvo. Da questi
assi si diramano, prevalentemente nel Terrazzo superiore, strade secondarie,
sentieri e tracce la cui lunghezza totale è stimabile in oltre 30 km. Anche se
certamente dovuta ad una stratificazione di più fasi, in cui é difficile
distinguere ciò che é pertinente ai lavori attinenti la miniera d'oro da
successive aggiunte e rimaneggiamenti, prevalentemente di carattere agricolo o
per raccolta di quarzo ad uso industriale, appare evidente che buona parte di
una così estesa rete (attualmente fortemente sovradimensionata per le necessità
di transito in un terreno quasi totalmente sterile), sia da attribuire al
periodo di sfruttamento del giacimento. Doveva quindi essere parte dell'
indispensabile tessuto connettivo tra insediamenti, zone di estrazione e di
lavaggio e tra le diverse concessioni. Infatti, la maggior parte delle
deviazioni che percorrono cumuli di ciottoli e dorsali moreniche, in zone
lontane da terreni coltivabili, appaiono collegate a gruppi di "fondi di
capanna" ed a canali.
Il recente abbandono del territorio della Bessa da parte
dell’uomo ha provocato un repentino aumento delle zone vegetate: campi, aree
prative ed umidi avvallamenti tra i cumuli di ciottoli si sono rapidamente
ricoperti di boschi a robinia e rovi, di conseguenza anche l’antica viabilità è
stata compromessa.
Le principali vie di attraversamento del Terrazzo ed i sentieri
segnalati dal Parco sono normalmente percorribili in ogni stagione; le strade
secondarie, spesso senza uscita, che si inoltrano tra i cumuli, sono
generalmente agibili solo in inverno ed inizio primavera; nei restanti periodi
la vegetazione ne rende difficile l’accesso. I sentieri o tracce di sentiero,
sono invece di incerta localizzazione e percorribilità in inverno e primavera
ed inaccessibili nelle restanti stagioni.
Strada della miniera romana (itinerario n.6) |