PADRE CARBONI
IL PAESE

I DATI

COME ARRIVARE

NUMERI UTILI

TERRITORIO

DA VEDERE

POESIE

PREGHIERE

GRUPPO FOLK

ALBUM FOTO

BESSUDE IERI

BESSUDE OGGI

PERSONAGGI

PADRE CARBONI

EMANUELE MARONGIO

VITTORIO DORE

MONS. CABRAS

GASTRONOMIA

RICETTE

SERVIZI

LIBRO VISITE

CHAT

SMS

INFO SITO

AUTORI

Francesco Carboni nacque a Bonnanaro il 12 Marzo 1746.

Era sacerdote gesuita, scrittore, poeta “troppo poco conosciuto”, amico e in corrispondenza con i più illustri italiani del secolo scorso.

Insegnò eloquenza latina all’università di Cagliari.

Condivideva vivamente le opinioni antifeudali del cavalier Angioi; era anche entusiasta delle imprese e della grandezza di Napoleone al quale dedicò un poema intitolato Napoleonide.

Queste idee e i suoi sentimenti antifeudali contribuirono a farlo cadere in disgrazia. Per questo, piuttosto che vivere onorato a Roma, egli preferì trasferirsi a Bessude dove visse, per ventidue anni, fino alla morte avvenuta nel 1817.

Le opere principali del padre furono:

-         De Sardoa intemperie (Sassari, 1772) dove parla anche della malania, malattia molto diffusa in Sardegna;

-         De coraliis (Cagliari, 1780)

-         De Extrema Christi Coena.

-         De Corde Jesu (Cagliari, 1784).

Riferisce il Valery che Padre Carboni andava tutti i giorni nel suo piccolo orto, “s’ortu altu”, piantato a pioppi, alberi da frutta e viti. Là passegiava e componeva le sue opere e beveva l’ottima acqua del ruscello che ancora passa sotto i pioppi. All’ombra di un castagno aveva finito di comporre il suo poema dedicato a Napoleone.

Ancora oggi in questa campagna esistono vecchi grossi castagni, forse già esistenti in quegli anni.

Mentre abitava a Bessude, padre Carboni fu precettore del giovane nobile Emanuele Marongio, futuro Arcivescovo di Cagliari. E fu la famiglia Marongio che mise una lapide nella tomba del padre Carboni a ricordo del colto insegnante.

 

 

carboni.jpg (28646 byte)