L'EFFETTO ALBEDO




L'albedo è la frazione di energia che si perde nello spazio per riflessione (ovvero emessa da superficie terrestre, sia suolo che oceani); la riflessione avviene anche ad opera delle nubi e ne risulta che una parte non trascurabile dell'energia che giunge dal sole al suolo viene "rinviata" nello spazio, in misura variabile in base alla caratteristica della superficie riflettente (la neve fresca ha una riflettività altissima).
Il flusso termico emesso dalle superfici dei corpi riflettenti comprende lunghezze d'onda di varia ampiezza in base alla temperatura del corpo stesso; la neve ha la caratteristica, oltre che presentare una elevata riflettività, di disperderla nello spazio in tempi molto rapidi; con suolo innevato la temperatura crolla rapidamente subito dopo il tramonto per poi scendere in modo lento e graduale. Quanto più la neve è fresca maggiore è la propria capacità riflettente (albedo maggiore) e basse le minime notturne raggiungibili (fermi restando cielo sereno e calma di vento). In ogni caso proprio in base a tali caratteristiche con suolo innevato (specie da poco) le minime notturne saranno perlomeno di 4°C-5°C inferiori che non in caso di suolo nudo (valore molto empirico, poiché subentra anche la natura del terreno stesso).


di Pierluigi Randi -Meteoromagna-