Louis-Victor Pierre Raymond de Broglie (1892 - 1987)
Nacque
a Dieppe nel 1892, morì all’età di 94 anni nel 1987. Di nobile casato
francese, si dedicò dapprima agli studi matematici; successivamente,
influenzato dal fratello maggiore Maurice, valente fisico sperimentale, fu
attratto dalle scienze fisiche. Si interessò soprattutto delle teorie, connesse
con la fisica dei quanti, mediante le quali Einstein era riuscito a interpretare
l’effetto fotoelettrico. Dopo aver pubblicato alcune memorie allo scopo di
estendere alle particelle il dualismo onda-corpuscolo messo in evidenza per le
radiazioni elettromagnetiche, sviluppò in forma organica questa originale idea
nella tesi del dottorato (1924): Recherches sur la théorie des quanta.
Questo lavoro, di fondamentale importanza per la costruzione della fisica
moderna, può essere considerato il punto di partenza della meccanica
ondulatoria. Nominato professore di fisica teorica, insegnò ininterrottamente
dal 1928 fino al 1962 nell’Università di Parigi. Nel 1929, a 37 anni, il
principe studente divenne il primo fisico ad aver ricevuto il premio Nobel per
la sua tesi di dottorato per la scoperta della natura ondulatoria
dell’elettrone. Oltre alle molte pubblicazioni di fisica teorica, de Broglie
ha scritto numerosi libri, articoli e note di carattere divulgativo sulla fisica
e sulla filosofia delle scienze. Fra l’altro è stato sempre un convinto
assertore degli indirizzi biofisici indotti dalla meccanica quantistica in molti
problemi biologici.
Lavoratore e studioso instancabile, nel festeggiare il suo ottantesimo anno
d’età ebbe a dire “di ritenere gli ultimi dieci anni trascorsi come i più
validi scientificamente della sua vita”. Era infatti convinto “di aver
capito, a cominciare dall’età di settant’anni, molte più cose di prima, e
la gioia che si prova è superiore a quella della perduta giovinezza”.