Edwin Powell Hubble

Edwin Powell HubbleNacque nel Missouri nel 1889, a sedici anni iniziò a frequentare l’Università di Chicago e nel 1910 si iscrisse al Queen’s College dell’Università di Oxford, dove studiò giurisprudenza.

Dopo tre anni tornò a vivere con la famiglia e lavorò come avvocato, professione che egli abbandonò per dedicarsi alla sua vera passione, l’astronomia.

Si occupò soprattutto di nebulose extragalattiche e intorno al 1940 formulò una relazione, fondamentale in cosmologia, che lega la velocità di allontanamento delle galassie alla loro distanza dalla Terra: tale relazione è nota come legge di Hubble. Morì nel 1953.

Hubble scoprì che più le galassie sono distanti, più si allontanano velocemente. Scoprì quindi la legge che afferma che il rapporto tra la distanza della galassia e la sua velocità di recessione è costante:

v = H0 * d

 

dove v è la velocità e d è la distanza; la costante H0 è chiamata costante di Hubble.

Le osservazioni di Hubble, portarono alla conclusione che in un universo in espansione uniforme, in tempi passati le galassie dovevano essere più vicine tra loro.

La galassia a spirale M33 fu uno dei primi oggetti studiati da Hubble nel suo tentativo di determinare la scala di distanze dell’universo.

Basandosi sull’osservazione di variabili cefeidi (costellazione)  in M33, Hubble dimostrò che essa si trova molto oltre i limiti noti della Via Lattea e quindi deve essere una galassia indipendente, analoga alla nostra.

Negli anni ’20 e ’30 cambiò la concezione dell’universo, così come era accaduto con la rivoluzione copernicana: dimostrò che la Via Lattea è una tra le milioni di galassie esistenti in un universo in espansione.