Niels Bohr (1885 - 1962)
Nato
a Copenaghen nel 1885 e appartenente a una famiglia della colta borghesia danese
(il padre era professore di filosofia presso l’Università di Copenaghen),
Bohr trascorse la prima giovinezza in un ambiente atto a favorire e a stimolare
la passione per lo studio e per la ricerca.
Dopo la laurea fu uno dei primi ospiti del laboratorio di Manchester, diretto da
Rutherford; qui pose le basi teoriche del primo modello quantistico
dell’atomo di idrogeno. Nel 1913 Bohr ritornò in patria per assumere la
direzione dell’Istituto di Fisica teorica dell’Università, sede della
famosa Scuola di Copenaghen. L’Istituto di Bohr, unitamente alla Scuola di
Monaco facente capo a Sommerfeld e a quella di Göttingen diretta da Born,
rappresentò il centro propulsore per lo sviluppo della meccanica quantistica.
Fra i molti fisici inglesi, tedeschi, americani, russi, giapponesi, poi
diventati celebri, che furono ospiti per periodi più o meno lunghi presso la
Scuola di Copenaghen, ricordiamo Pauli, Heisenberg, Dirac, Mott, Teller, Gamow,
Landau, Oppenheimer, Nishima e altri ancora. Durante la Seconda guerra mondiale
Bohr fuggì dalla Danimarca per rifugiarsi negli Stati Uniti dove collaborò,
senza però prendere parte attiva, alla realizzazione del progetto della prima
bomba atomica. Ritornato in patria dopo la fine della guerra, morì nel 1962.