Werner Heisenberg (1902 - 1976)
Nacque
a Würzburg nel 1902, morì nel 1976. Coetaneo e amico di Pauli, frequentò
insieme a lui l’Istituto di fisica di Monaco, del quale in seguito divenne
direttore. Dopo la laurea (1923), nominato assistente di Born, ebbe la
possibilità di perfezionare i suoi studi nei due centri di ricerca (Göttingen
e Copenaghen) dove si formarono i principali protagonisti della meccanica
quantistica. Guidato dalle profonde conoscenze fisico-matematiche del suo
maestro, influenzato dalla dottrina filosofica di Mach, Heisenberg contribuì in
modo determinante alla rivoluzione culturale operata dalla meccanica quantistica
nella struttura operativa della fisica microscopica e nel valore epistemologico
di alcuni tradizionali concetti della fisica classica.
A
soli 25 anni pubblicò sulla “Zeitschrift für Physik” il famoso lavoro sul
principio di indeterminazione dal titolo: Über den anschaulichen Inhalt der
quanten theoretischen Kinematik und Mechanik (Sul contenuto intuitivo della
cinematica e della meccanica quantistica). Le leggi statistiche legate al
concetto di probabilità divennero una realtà, l’indeterminazione un fatto
fondamentale e le relazioni connesse con il principio un limite invalicabile
nella conoscenza della natura.
Dopo
gli studi sulla meccanica quantistica, per i quali nel 1932 gli fu assegnato il
premio Nobel, Heisenberg formulò la prima teoria delle forze nucleari,
occupandosi fra l’altro di alcune ricerche teoriche sul ferromagnetismo e
sulla superconduttività. Insieme a Pauli, inoltre, mise in luce i primi legami
tra la meccanica quantistica e la teoria della relatività.
Durante
l’ultimo conflitto mondiale fu uno dei capi, però con mediocri risultati,
delle ricerche nucleari del III Reich. Dopo la guerra si trasferì
temporaneamente negli Stati Uniti d’America; ritornato definitivamente in
patria, cercò, fra mille difficoltà, di ricostruire la scuola di fisica
tedesca, distrutta dal nazismo prima e dalla guerra poi.