Oratorio del Rosario

Oratorio del RosarioLa chiesa, ubicata nel Corso V. Emanuele, la principale strada del centro storico, è edificata, per quanto riguarda il prospetto, secondo lo stile barocco della facciata del Carmine di cui riprende il fastigio semplificandolo e modificandolo nella sommità con una slanciata struttura campanaria sotto la quale è ospitato, dal 1875, l'orologio pubblico con mensola in aggetto. A forme del tardo Rinascimento rimanda il portale d'ingresso, fiancheggiato da colonne a sezione quadrata e sormontato da un timpano curvilineo spezzato; semplice l'interno ad un'unica navata con quattro nicchie in semplice stucco, sicuramente successive alla costruzione originaria dell'Oratorio.

La chiesa di S. Pietro

Ex cattedrale di Bosa, la chiesa di S. Pietro è uno dei più antichi monumenti romanici esistenti in Chiesa di S. PietroSardegna. La sua vicenda costruttiva si svolge in almeno tre fasi, tra la metà dell'XI sec. Al periodo 1062-1073 risale il corpo principale di gusto romanico- lombardo, attribuito al costruttore Sisinnio e al vescovo Costantino De Castra, come risulta dalla lapide esistente nelle chiesa. Questa parte comprende i pilastri centrali,parte del lato nord-orientale in calcare con le piccole volte a crociera delle navatelle. Ai primi del XII sec. vennero edificati l'abside, il tozzo campanile a canna quadrata che probabilmente in origine non svolgeva neppure la funzione di torre campanaria. La terza fase costruttiva, risalente all'ultimo decennio del secolo successivo, comprende invece il prospetto e una parte del lato nord- occidentale. Attualmente la chiesa si presenta a tre navate divise da pilastri rettangolari con tetto centrale a capriate, volte a crociera delle piccole navate, l' abside che comprende l'intero presbiterio che ha forma semicircolare. Lo stile è quello gotico Francese riportato dai Cistercensi che possedevano nella zona numerose basiliche.

Cattedrale dell'Immacolata

L'attuale edificio sostituisce l'antica cattedrale dedicata a S. Maria, risalente agli inizi dell'XII secolo e restaurata nel XV. Per poter capire meglio l'origine della Chiesa bisogna risalire all'anno 1015; Mugahid Ibin Abd Allah al Amiri, signore di Denia, guida un corpo di spedizione arabo nella Sardegna, con l'intento di conquistarla. Ma con l'invito del Papa Benedetto VIII, i Pisani e i Genovesi intervengono sconfiggendo l'esercito arabo. Particolare Cattedrale dell'ImmacolataNel 1016, il Papa Giovanni XVIII, per liberare la Sardegna da queste invasioni, promette diplomi di investitura in cambio di prestazioni militari. La Famiglia Malaspina ottiene in feudo le montagne della Barbagia e la valle del Temo; in poco tempo questi marchesi diventano così potenti da costruire castelli di Bosa, do Osilo e di Figolinas. Nella prima città costruiscono sul colle che racchiude la valle e dal quale possono controllare tutta la pianura e il corso del fiume che i pirati risalivano per penetrare all'interno di "Bosa vetus", che si estendeva attorno alla Chiesa di S. Pietro. Il castello sembrava un posto sicuro ai cittadini soprattutto contro gli invasori e per questo si ha il trasferimento degli abitanti sotto di esso. La realizzazione della Cattedrale prende il via nel 1112; si cerca di interpretare lo stile della Chiesa Romana e delle prime correnti artistiche, penetrati nella Sardegna a partire dal XI secolo. L'antica Cattedrale dedicata a S. Maria risalente agli inizi del secolo XII e restaurata nel secolo XV, viene sostituita da quella attuale grazie ai lavori affidati all'architetto Salvatore Are che terminò i lavori successivamente alla stessa consacrazione ufficiale avvenuta nel 1809. L'interno si presenta ad una navata con un accenno di cappelle ricavate tra i contrafforti incassati nelle pareti laterali; il presbiterio rettangolare, rialzato rispetto alla navata, è caratterizzato da una volta a botte spezzata, che sostituisce la tradizionale copertura a crociera; all'interno, sulla parte destra, si estende un braccio con cappelle laterali e, alla testa, un vano absidato e cupolato. La facciata a capanna ha un portale ad arco acuto modanato ed un coronamento di archetti pensili ogivali nella quale è ravvisabile l'influsso della composizione della Chiesa del Carmine.

Chiesa e Convento del Carmine

Chiesa del CarmineI carmelitani, che da secoli occupavano il monastero di S. Antonio extra muros oggi distrutto, ottennero nel 1606 l'autorizzazione a trasferirsi nella vecchia chiesa di Nostra Signora del Soccorso, presso la porta di S. Giovanni; solo dopo un secolo e mezzo iniziarono però i lavori della nuova chiesa del Carmine, che furono conclusi nel 1779 e la cui consacrazione avvenne nel 1810 per opera del vescovo Gavino Murro. L'edificio è ad unica navata divisa in quattro campate da lievi sottarchi che scaricano su pilastrate, tra le quali si aprono le quattro cappelle per lato, anch'esse, come la navata, voltate a botte. Conclude l'area un alto presbiterio a pianta quadrangolare coperto da una cupola emisferica e con al centro l'altare maggiore datato al 1791. La struttura interna risente dell'influsso della chiesa del Gesù del Vignola a Roma. Il prospetto, intonacato e con membrature in trachite rossa a vista, è diviso in due ordini conclusi da un mosso frontone; il motivo del portale, sorretto da un cappello barocco misurato e armonico, entro cui è collocata l'insegna del Carmelo, si ripete ampliato nel frontespizio tutto giocato su linee concave e convesse. Degni di nota all'interno la bellissima bussola lignea e gli altari in chiaro stile barocchetto piemontese.

Bibliografia:
Fonti fotografiche:
Redazione Diego Corraine , Efisio Seu,Giuseppe Seu - Sardigna Antiga - 1994
Billia Muroni - Storia di Bosa e Planargia - 2000 - Zonza editori