Go To Home Page



STORIA DELLA BOSSANOVA


La Bossa Nova fu presentata ufficialmente al mondo il 22 novembre 1962, quando il pianista e compositore Tom Jobim diede un famoso concerto alla Carnegie Hall, a New York, suonando pezzi classici come Desafinado, The One Note Samba (Samba de Uma Nota So) e The Girl of Ipanema (Garota de Ipanema). Tuttavia la Bossa Nova nasceva in realtà cinque anni prima in Brasile, e precisamente a Copacabana, a Rio de Janeiro. La Bossa Nova (Nuova via, New way) è il risultato di un processo iniziato negli anni '40 quando il compositore e pianista Custòdio Mesquita iniziò ad usare certe forme nei suoi Samba-Cançoes che, fino ad allora, erano usati solo nella musica erudita e nel jazz nord-americano.

In seguito lo straordinario chitarrista Garoto (Anibal Augusto Sardinha) oltrepassò i limiti della musica allora in uso, sia nelle composizioni che nelle esecuzioni, ed il chitarrista Valzinho (Norival Carlos Teixeira) sorprese tutti con i suoi accordi dissonanti. Egli suonava con un gruppo guidato da Garoto negli anni '40 che, guarda caso, si chiamava Bossa Clube, il Club Bossa. Questo genere musicalesi crebbe soprattutto quando i cantanti Dick Farney e Lùcio Alves ed il gruppi vocali come i Cariocas adottarono stili e repertorio che includevano elementi prima presenti solo nella musica americana.

Negli anni '50 un giovane membro del Sinatra-Farney Fan Club, Alfredo Josè da Silva, sorprese musicisti e cantanti con le sue ultime composizioni, divenne famoso con il nome di Johnny Alf, uno dei nomi più importanti della preistoria della Bossa Nova, specialmente per le sue canzoni come O que è amar (1952), Rapaz de Bem (1953) e per il suo stile di suonare il piano ed il suo modo di cantare nelle notti di Copacabana. Sempre all’inizio della decade il Samba-cançao Dus Contas (Garoto) fu uno dei brani più ascoltati dalla Radio Nacional. La melodia era differente dalle canzoni usuali del periodo e il testo non aveva rima, questa canzone spianò senza dubbi la strada a quello che già stava maturando.

Gli anni dal 1953 al 1956 furono pieni di novità musicali, con registrazioni di Tom Jobim e Carlos Lyra. Nel 1956, la cantante Silvinha Teles registrò un disco a 78 giri che comprendeva su un lato Menina (Carlos Lyra) e sull’altro lato Foi a noite (Tom Jobim e Newton Mendonça), il produttore Aloysio de Oliveira si rese conto che Foi a noite non era samba, nemmeno samba-cançao, e nemmeno una ballata, era qualcosa che stava nascendo e si sarebbe rivelato solo più tardi. E’ doveroso sottolineare che, nel 1956, il Brasile stava subendo profondi mutameti. Era il primo anno di governo di Juscelino Kubitschek ed il programma presidenziale di sviluppo di 50 anni in 5 era in pieno corso. Gli architetti Lùcio Costa e Oscar Niemeyer furono chiamati per progettare la nuova capitale (Brasilia), le grandi compagnie internazionali erano state invitate a creare in Brasile delle industrie automobilistiche ed il paese stava entrando in un clima di auto-affermazione, con un’economia crescente, ed un impeto culturale modernizzante che ebbe riflessi nel teatro, nel cinema e nello sport (il Brasile divenne per la prima volta campione del mondo di calcio nel 1958, Maria Ester Bueno vinse tutti gli incontri internazionali di tennis e Eder Jofre sconfiggeva tutti gli avversari nella boxe).

La musica popolare non poteva non risentire di questa atmosfera di rinnovamento, aveva tra l’altro a sua disposizione la nuova tecnologia ad alta-fedeltà ed i Long Playng a 33 giri. Un gruppo di musicisti e compositori, in numero sempre maggiore, si esibiva nelle sessioni samba-jazz di Rio e si riuniva nei club di Copacabana, a casa di Castro Neves e nell’appartamento di Nara Leao e del pianista Bene Nunes (amico personale del presidente Kubitschek), abitavano nella elegante Zona Sul di Rio e appartenevano alla classe media ("nella Bossa Nova siamo tutti borghesi" diceva Vinicius de Moraes). Avevano generalmente formazione universitaria ed erano dotati di conoscenza tecnica musicale ed uno dei loro obiettivi era quello di conferire alla MPB (Musica Popolare Brasiliana) un livello di sofisticazione somigliante a quello rilevato nei dischi importati dagli Stati Uniti. L’intenzione non era assolutamente di copiare quel materiale, ma di introdurre nel samba quelle innovazioni che lo avrebbero valorizzato. Il desiderio innovativo aveva sicuramente delle connessioni con il jazz, ma non era questa l’unica influenza portata dalla Bossa Nova. Tom Jobim per esempio non ha mai confermato questa influenza nella sua musica, egli ha rivelato piuttosto di aver attinto più dalle armonie di Chopin che dal jazz.

Joao Gilberto, con il suo rivoluzionario modo di suonare la chitarra e cantare, Vinicius de Moraes, Ronaldo Boscoli, il duo Jobim-Newton Mendonça e l’autore Carlos Lyra, modificarono la MPB nella musica e nei testi, nella forma e nei contenuti. Sebbene la Bossa Nova non abbia alterato completamente la traiettoria della MPB vi ha lasciato un segno indelebile ed ha influenzato la straordinaria generazione di musicisti che dovevano seguire: Marcos Valle, Francis Hime, Edu Lobo, Chico Buarque, Caetano Veloso, Giberto Gil e Paulinho da Viola, esplosi negli anni '60 e considerati i figli della Bossa Nova.(*)

(*) Testo tratto integralmente da Clarence.com. Si ringrazia Clarence srl per il prezioso contributo.




Mail me E mail: Bossanovaguitar.net

go to top
Torna a Inizio Pagina