Le Favole Disney

The Beauty and the Beast

(La Bella e la Bestia)

In un paese lontano della Francia, viveva nel suo splendido castello un

giovane principe. Era viziato ed egoista. Durante una fredda notte

d'inverno una vecchia mendicante si presentò

al castello e chiese al giovane riparo dal freddo.

La vecchia offrì al principe una rosa, ma lui la

cacciò. Lei, allora, si trasformò in una bella fata

e per punizione gettò un incantesimo sul castello trasformando il

principe in una orribile bestia. solo se fosse riuscito a farsi amare prima

che la rosa incantata sfiorisse, sarebbe tornato uomo. In un villaggio

vicino viveva Belle, tutti credevano che fosse una ragazza strana perchè

amava tanto leggere e, quando aveva un libro in mano

non si accorgeva neppure di Gaston, l'idolo di tutte

le ragazze. Egli pensava che Belle fosse la ragazza

più carina del paese, perciò aveva deciso di sposarla senza

aver nemmeno chiesto il suo parere tanto era convinto

che nessuna potesse resistergli; la ragazza, però,

lo trovava terribilmente noioso. Il padre di Belle, Maurice,

era un inventore, e quel giorno stava sperimentando una

curiosa macchina spaccalegna da presentare a una fiera.

"Funziona!" gridò, quando lo strano marchingegno si mise in moto.

Maurice, partì per la fiera convinto di poter vincere il primo premio

e diventare famoso. Belle era felice: se il padre avesse avuto fortuna,

forse la loro vita sarebbe cambiata. A lei non piaceva stare

in quel paesino, sognava qualcosa di diverso.

Ben presto, Maurice si accorse di aver sbagliato strada.

"Andiamo di qua, Philippe,"disse l'inventore rivolto

al cavallo,ed entrò nel bosco. Ad un tratto degli ululati

minacciosi spaventarono Philippe, che fece cadere il suo padrone e

scappò. Erano lupi! Inseguito dalle belve, anche Maurice fuggì e arrivò

davanti a un cancello altissimo. Lo spinse e riuscì ad aprirlo mettendosi

in salvo. In fondo al viale vide un castello. Sembrava

abbandonato e aveva un aspetto pauroso. Ma la notte era fredda ed era

scoppiato un temporale, perciò l'uomo decise di entrare.

"C'è nessuno?" chiese. "Certamente,lei è il benvenuto!" disse

una voce. "Chi ha parlato?" esclamò Maurice, afferrando un

candeliere. "Sono qui!" rispose... il candeliere. Incredibile,

quell'oggetto parlava e si muoveva! E così pure

Tockins, l'orologio: "Sai che succederà se il padrone

lo trova qui?" Già, quello era proprio il castello in cui

viveva la Bestia. Da quando la fata gli aveva

fatto l'incantesimo, si vergognava del suo aspetto e aveva ordinato

che nessuno potesse vederlo. Così non appena si accorse di Maurice, si

infuriò: quell'uomo era venuto per curiosare. Allora

sarebbe rimasto lì per sempre! Intanto Belle era alle prese

con Gaston. Era entrato in casa sua e le stava proponendo

di sposarlo! Che idea! La ragazza mandò via quel

maleducato, aveva alto per la testa: sogni, avventure...

Quando, però, Philippe tornò a casa da solo, i sogni

di Belle svanirono in un soffio. La ragazza capì che doveva essere successo

qualcosa di brutto: "Dov'è papà?" chiese agitata. Philippe non poteva

rispondere, ma... poteva portarla da lui! Arrivarono

al castello. Belle si stupì: com'era possibile che suo

padre fosse arrivato fin laggiù? Appena varcato il

cancello trovò il cappello del padre, così con coraggio

entrò nelle sale buie... Camminando lungo i  corridoi, Belle arrivò

dove la Bestia aveva rinchiuso Maurice. "Devi andartene subito!" cercò

di spiegargli il padre, preoccupato. Troppo tardi... il mostro era già lì!

"Sono venuta per mio padre. La prego, lo liberi!" supplicò Belle. Ma la

Bestia non ebbe pietà: "Rimarrà dove si trova!" Generosamente la ragazza

propose uno scambio. "Prenda me al suo posto!" La Bestia accettò a

patto che Belle rimanesse al castello per sempre. "La prego, risparmi mia

figlia!" continuava a chiedere Maurice, mentre la

Bestia lo trascinava via. Tutto inutile: il padrone del castello

non lo ascoltava, e l'inventore fu costretto a ripartire da solo,

su una carrozza stregata. Tornato al villaggio, Maurice corse

alla taverna per chiedere aiuto, ma nessuno dei presenti,

nemmeno Gaston, volle credere alla sua

storia. In quel momento al castello, la teiera Mrs. Bric,

la tazzina Chicco,  Tockins e gli altri oggetti animati

cercavano di consolare Belle, che si sentiva molto triste.

La ragazza non voleva aver niente a che fare con la

Bestia. Gli oggetti, sapendo che il loro padrone, in fondo, aveva un

animo sensibile, cercarono di convincerlo a comportarsi da gentiluomo:

se fosse riuscito ad amarla e a farsi amare da lei, avrebbe potuto

spezzare l'incantesimo! Ma quando la Bestia provò

a invitarla a cena, lei rifiutò perchè non era stato

per niente gentile. Solo più tardi si decise a uscire

dalla sua camera per cercare qualcosa da mangiare.

Gli oggetti incantati furono felicissimi di vederla

entrare entrare nel salone e prepararono una tavola fantastica!

Dopo la cena, Belle passeggiò nelle sale del castello, attratta dal mistero

di quel luogo incantato. Arrivata all'ala ovest, ricordò che la Bestia

le aveva proibito di entrarci, ma non riuscì a resistere alla curiosità.

Fu così che scoprì la rosa fatata! Stava perdendo i suoi petali

a uno a uno... Affascinata da quello spettacolo, non si

accorse che la Bestia era lì vicino! "Perchè è venuta qui?"

le chiese pieno di rabbia, proteggendo la rosa con una

zampa. Belle non poteva saperlo, ma quel fiore rappresentava

l'unica speranza di salvezza per la Bestia. Ancora una volta

la Bestia la spaventò. Ormai la ragazza ne aveva

abbastanza: balzò a cavallo di Philippe e fuggì. Tra

gli alberi, però, i lupi erano sempre in agguato!

Circondata da quei feroci animali aveva perso ogni speranza. Ma

all'improvviso arrivò la Bestia e, lottando duramente,

mise in fuga i lupi. Nello scontro la Bestia era stato ferito e ora giaceva a

terra. Era il momento giusto per fuggire. Belle, però, decise di restare: lui

l'aveva salvata rischiando la vita. A fatica lo caricò su Philippe e lo

riportò al castello. Più tardi Belle curò le ferite della Bestia e per la prima

volta i due parlarono sul serio. Sì, lei era fuggita, ma solo perchè lui

l'aveva spaventata! "Grazie per avermi salvato

la vita," mormorò Belle alla fine. La Bestia rimase molto

colpito da quelle parole gentili. Dolcezza,

buone maniere: ecco quello

che a lui mancava. Ma

voleva cambiare... e cambiò perchè in fondo

aveva un animo nobile. Per cominciare

diventò un perfetto padrone di casa,

un vero gentiluomo... e anche un ballerino fantastico! Belle si accorse

del cambiamento, mentre la Bestia si affezionava sempre di più alla

ragazza. Belle sarebbe riuscita ad amarlo? La ragazza si sentiva felice,

ma le mancava suo padre. La Bestia le diede allora uno specchio magico,

con il quale Belle potè vedere Maurice: era solo nel bosco ed era in

pericolo! Oh, se solo avesse potuto raggiungerlo! La

Bestia era innamorato di Belle; la rosa stava sfiorendo, ma la felicità

della ragazza contava più di ogni altra cosa. Le donò lo specchio

magico e la lasciò andare. Belle ritrovò il padre nel bosco. Era venuto

da solo a salvarla, ma il freddo l'aveva indebolito. La ragazza

lo riportò a casa, e qui Maurice si riprese in fretta.

La felicità, però, durò poco... Gli abitanti

del villaggio, guidati da Gaston, arrivarono per

portare Maurice in manicomio, dicendo che aveva perso

la testa: parlava di castelli, di bestie... In realtà si trattava di una

perfida idea di Gaston, il quale avrebbe fatto liberare

Maurice solo se Belle lo avesse sposato. La ragazza sapeva

che Maurice aveva detto la verità! La Bestia esisteva

davvero e lei poteva dimostrarlo, grazie allo specchio

magico. Quando gli uomini videro il padrone del castello ne ebbero

paura, allora Belle cercò di spiegare che non era affatto malvagio.

Gaston si accorse che la ragazza si era affezionata a quella strana

creatura e ne fu geloso. Subito convinse gli abitanti del villaggio che

la Bestia era un pericolo per tutti loro. Gli uomini, guidati da Gaston,

partirono per il castello decisi ad attaccare la Bestia. Usando il tronco

di un albero, riuscirono a sfondare il portone del castello. La battaglia

stava per cominciare... Gli oggetti animati

difesero il castello con tutte le loro forze. Intanto Gaston

cercava la Bestia nelle sale e nei corridoi. E presto

lo trovò: pieno di tristezza per la partenza di Belle,

sembrava non preoccuparsi minimamente di quello che stava

succedendo.  Quando Gaston tese l'arco, non si mosse,

e quando fu colpito non reagì. Gaston spinse la Bestia sul terrazzo

del castello, ma lui ancora non si difendeva. All'improvviso Belle

entrò a cavallo nel cortile sotto di loro. Era tornata! Nel vedere la

ragazza la Bestia sentì rinascere la speranza e  cominciò a lottare.

Anche se adesso aveva una gran paura

Gaston non smetteva di stuzzicare il suo rivale:

"Sei innamorato di lei, Bestia? Pensavi 

davvero che avrebbe voluto te, quando poteva

avere uno come me?" Belle intanto stava salendo di corsa le scale

del castello... Durante la lotta, la

 Bestia aveva afferrato Gaston per il collo. Questi

lo supplicava di lasciarlo andare: "Farò

qualunque cosa!" "Vattene!" rispose allora la

Bestia, appoggiandolo sul cornicione. Belle era già sul terrazzo:

"Sono qui!" gridò felice. La Bestia si arrampicò accanto lei, fu allora

che Gaston lo colpì alle spalle! La sua malvagità fu punita: tentando di

colpire ancora la Bestia, perse l'equilibrio e precipitò nel vuoto. Era finita

per lui. Sul terrazzo, Belle era disperata: la

Bestia era ferito molto gravemente.

"Non lasciarmi, io ti amo!" disse piangendo.

E prima che la Bestia chiudesse gli occhi per

sempre, la rosa fatata perse l'ultimo petalo. In quel momento luci

magiche cominciarono a scendere dal cielo... Una pioggia di scintille

cadeva sul corpo della Bestia, che fu sollevato nell'aria. Belle non lo

sapeva, ma l'incantesimo si era spezzato. L'amore aveva vinto! Si, la

Bestia era riuscita ad amare e a farsi amare prima che la rosa sfiorisse...

e così tornò ad essere un principe. Lei, che era innamorata della Bestia,

per un attimo non capì. Ma poi vide negli occhi del giovane

la stessa dolcezza che aveva

conquistato il suo cuore e finalmente

lo riconobbe. Subito dopo anche gli

altri abitanti del castello furono liberati

dall'incantesimo. Quel giorno, sotto lo sguardo

commosso di papà Maurice, Belle e il principe danzarono a lungo. La

gioia ormai era di casa nel castello e non se ne sarebbe andata più.

(Belle)

La Bella e la Bestia

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