LA STORIA DEL CALCIO
Il calcio era conosciuto fin dai tempi greci giocato con i piedi.

Nel mondo romano prese il nome di piede-palla.
Nel periodo rinascimentale fu molto praticato e giocato nelle piazze di Firenze. Con alcune regole, lo si chiamò calcio fiorentino.

Abbiamo però molte testimonianze che si giocava anche a Bologna, Padova,ecc. In alcune città lo si proibì perché si era trasformato in un gioco violento sia con i giocatori che con i tifosi.
Questo antico gioco della palla era molto diverso dal moderno calcio, le caratteristiche sono piuttosto più vicine al rugby che non al calcio moderno.

Con una fisionomia simile all'attuale cominciò ad essere praticato in Inghilterra verso il 1700. Soprattutto in alcune scuole dove si accese la disputa per alcune regole, soprattutto quelle che dovevano decidere se giocare solo con i piedi o utilizzare anche le mani.

Lo scontro portò a due correnti: quella dell'Università di Rugby impose il suo regolamento "mani e piedi" e il contatto anche violento, mentre le altre, lo chiamarono "piede-palla", cioè "foot-ball".
All'inizio del 1963 si contavano 11 squadre e nel 1863 diedero vita al FOOTBALL ASSOCIATION

Scrissero il regolamento: misura del campo, misura e peso della palla, numero dei giocatori.

Rimaneva l'annoso problema dell'uso delle mani.
La soluzione fu quella di punire questo tipo di fallo, e nello stesso tempo fu deciso l'uomo che poteva utilizzare piedi e mani per parare la palla: il portiere.

Nel 1893 arrivò anche in Italia , venne fondata la prima società italiana, dal nome GENOVA CRICKET.

Poi a Torino nel 1896 nasce la FEDERAZIONE ITALIANA FOOTBALL, prenderà poi il nome di FEDERAZIONE ITALIANA GIOCO CALCIO (FIGC).

Il gioco nel frattempo era divenuto molto popolare anche in Sudamerica: infatti, nel 1893 era già nata la federazione Argentina, nel 1895 quella Cilena, poi subito dopo la Uruguaiana. Nella Olimpiade del 1908 che ebbe luogo a Londra, il calcio fu inserito nelle discipline olimpiche. S'imposero naturalmente gli inglesi, i "maestri" del calcio.

Nel 1930, alle Olimpiadi si affiancarono i Campionati del Mondo.italia 2° posto mondiali '70
La "scuola italiana", nel giro di quattro anni s'impose, vincendo la Coppa del Mondo 1934, poi quella del 1938 e i Giochi Olimpici del 1936, regalando a Mussolini un grande successo d'immagine.

IL CAMPIONATO DI CALCIO
In Italia, il CAMPIONATO ITALIANO di CALCIO ebbe luogo nel 1898: vi parteciparono quattro squadre.

Si aggiunsero successivamente altre squadre, tutto era affidato alla passione di alcuni gruppi di sportivi locali.

Presto il fenomeno non passò inosservato gli operatori economici: le manifestazioni iniziavano a creare nella sede della partita un indotto commerciale
Scoperto il grande business, volendo fare le cose per bene (impianti, attrezzature, ingaggio allenatore ecc.) per far assistere alla partita si cominciò a far pagare un biglietto per coprire alcuni costi, come il viaggio degli atleti nelle trasferte,il premio partita ecc.

Nel 1925 la tifoseria torinese, pur avendo già una squadra (la Juventus) creò un'altra squadra, il Torino, come era già accaduto a Milano. Poi comparve anche il Bologna, in seguito le altre.

Ma, la vera storia del Calcio Italiano comincia con l'istituzione del Torneo a girone unico, la cui prima edizione si svolse nel 1929-30 con la partecipazione di diciotto squadre (poi sedici, ventuno, e poi ancora sedici a partire dal 1967-68).

Dal 1949 la Federazione consentì il tesseramento di giocatori stranieri, che migliorò lo spettacolo grazie all'apporto di elementi stranieri, ma nello stesso tempo trasformò subito in una grande industria il calcio, con le società modificate da club dilettantistico in società per azioni.

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